Amigo Lama
5 giochi che rendono belli i giorni grigi d'autunno
L'autunno è una stagione dal tempo incerto. Se splende il sole si esce e si va in mezzo alla natura. Se il tempo è brutto, beh, allora si resta dentro ad annoiarsi. O ci si riunisce attorno a un tavolo con tutta la famiglia a giocare.
Non vuoi che le tue figlie o i tuoi figli restino incollati alla Switch solo perché il tempo è brutto? Allora forse potresti proporre loro un pomeriggio di appassionanti giochi da tavolo. Ecco cinque giochi che ho testato per te. Sono tutti facili da configurare e semplici da capire.
L.A.M.A.
Scopo del gioco: lo scopo di questo gioco di carte è quello di scartare il maggior numero di carte possibile. Se hai ancora carte in mano quando una delle altre persone in gioco finisce o abbandona, ricevi punti in negativo sotto forma di fiches. Puoi sbarazzarti di queste fiches se vinci al prossimo turno, ovvero se riesci a finire le carte prima di tutti gli altri. Tra l'altro, la carta con il lama deve essere scartata il più rapidamente possibile, perché fa guadagnare il maggior numero di punti in negativo.
Per chi: L.A.M.A. è pensato per bambine e bambini dagli otto anni in su, ma è divertente anche per le ragazze e i ragazzi in prima adolescenza, perché ha un buon mix di fortuna e tattica. Teoricamente si può giocare anche in due, ma il divertimento aumenta in tre o più persone.
Azul Mini
Scopo del gioco: ricevi un tabellone su cui disporre in fila delle tessere quadrate nella maniera quanto più tattica e abile per raccogliere punti. Per farlo, raccogli le tessere seguendo un determinato schema dal centro. Tuttavia, può essere che qualcun altro stia adottando la stessa tattica. Quindi devi agire d'astuzia e pianificare varie mosse per arrivare al tuo obiettivo.
Per chi: ad Azul si può giocare in due, in tre o in quattro, ma è più divertente giocarci in tre o in quattro. È pensato per bambine e bambini dagli otto anni in su, ma più grandi si è meglio si gioca. Nella versione mini, le tessere sono un po' piccole e richiedono una certa agilità se hai le mani grandi. Inserirle negli incavi del tabellone è una buona cosa per non farle scivolar via.
Il mio collega Lorenz ha testato e valutato dettagliatamente la versione da viaggio nel seguente articolo:
Skyjo
Scopo del gioco: davanti a te hai dodici carte a faccia in giù, disposte su quattro file. Ognuna di esse ha un valore numerico, da meno a più dodici. Il tuo obiettivo è raggiungere il minor numero di punti scoprendo man mano le tue carte, scambiandole abilmente con quelle del mazzo centrale e sommando i valori finali delle tue carte. La partita finisce quando qualcuno raccoglie 100 o più punti dopo una serie di turni. Vince chi ha il minor numero di punti.
Per chi: per giocare a Skyjo bisogna saper fare bene i conti a mente. Non solo quando si sommano i punti alla fine di un turno, ma anche durante la partita. A quel punto valuti se è davvero il caso di terminare il turno, perché hai la certezza di avere meno punti degli altri. L'età minima di otto anni ha senso proprio per la questione del calcolo. Skyjo non è un gioco corto: ci vogliono almeno 20 minuti se non 30, prima di stabilire chi ha vinto. È un gioco divertente con un giusto equilibrio tra tattica e fortuna. Significa che i più piccolini possono vincere anche se giocano con persone adulte.
Kluster
**Scopo del gioco: un cordino delimita il campo nel quale bisogna posizionare a turno delle pietre magnetiche con una certa distanza, senza farle attaccare tra loro. Altrimenti devi riprenderti tutte le pietre che si sono attaccate con la forza magnetica. Chi finisce per primo tutte le pietre vince.
Per chi: Kluster è perfetto per chi non ha voglia di studiare le regole di un gioco lungo. Il principio si capisce al volo, anche per bambine e bambini che vanno ancora all'asilo, ma il fatto che la scatola indichi come età «14+» è fuorviante. Ogni volta che posizioni una pietra, sei sulle spine perché temi che possa venire attratta da un'altra pietra ed è proprio questo il fascino di Kluster. Più avanti vai con la partita, meno spazio c'è tra una pietra e l'altra e le forze magnetiche aumentano. Anche da soli, può essere impegnativo riuscire a piazzare tutte le pietre all'interno del campo senza farle attaccare tra loro. Possono giocarci fino a quattro persone contemporaneamente.
Just One
Scopo del gioco: in questo gioco, tutti combattono insieme invece che l'uno contro l'altro. L'obiettivo è indovinare un determinato termine. La persona a cui tocca indovinare riceve degli indizi dalle altre, ma si tratta sempre di singole parole scritte su un piccolo tabellone. Puoi usare solo i singoli indizi, i doppioni vengono eliminati. Ad esempio, se bisogna indovinare la parola «Egitto» e due persone su quattro scrivono «piramidi», l'indizio non può essere usato. Le altre due persone scrivono «Cleopatra» e «Nilo», in tal caso non c'è un doppione.
Per chi: Just one richiede una certa cultura generale e una certa capacità di esprimersi. È adatto anche alle famiglie, perché i bambini e le bambine spesso non pensano in modo prevedibile come le persone adulte. In questo modo riduci anche al minimo il rischio di duplicare gli indizi. Con 110 carte per un totale di 550 parole, è difficile annoiarsi.
Ai tuoi figli o alle tue figlie non interessano questi giochi? Va bene, allora forse puoi motivarli a uscire e a passare del tempo in mezzo alla natura. Buona fortuna!
Giornalista dal 1997 con sedi in Franconia, sul lago di Costanza, a Obvaldo e Nidvaldo e a Zurigo. Padre di famiglia dal 2014. Esperto in organizzazione editoriale e motivazione. Focus tematico sulla sostenibilità, strumenti per l'ufficio domestico, cose belle in casa, giocattoli creativi e articoli sportivi.