Aiuto, mio figlio bagna il letto di notte (di nuovo)!
Lo sapevi che un bambino su dieci di prima elementare fa ancora la pipì a letto di notte? Una pediatra spiega perché alcuni bambini impiegano più tempo a imparare controllare la vescica e cosa pensa degli ausili tecnici.
Qualche giorno fa, un caro amico mi ha detto, un po' imbarazzato, che sua figlia di nove anni aveva bagnato il letto. È stato il primo ad accorgersene perché sua figlia si era intrufolata nel letto dei genitori durante la notte (per l'ennesima volta) e si era sdraiata accanto a lui. A un certo punto lui si era svegliato perché aveva sentito qualcosa di caldo e umido. La figlia gli ha raccontato poi di aver sognato di fare un bagno caldo. Fortunatamente, per il mio amico, da allora non è più successo.
Tuttavia, la pediatra Barbara Deak mi rivela in un'intervista che anche altri bambini della stessa età della figlia del mio amico bagnano il letto e che sono più di quanto si possa pensare.
Signora Deak, lei è pediatra e i genitori si rivolgono spesso a lei perché i loro figli soffrono di enuresi notturna?
Barbara Deak: Sì, è un argomento molto frequente durante i consulti.
Molti genitori i cui figli bagnano il letto anche se non sono più in tenerissima età sono preoccupati e si chiedono se sia ancora «normale». A che età i bambini di solito sviluppano la sensazione di avere la vescica piena e sono in grado di controllarla volontariamente?
I neonati non hanno il controllo della vescica e urinano di riflesso da 12 a 16 volte al giorno. I bambini di due anni iniziano lentamente a essere fisiologicamente consapevoli di avere la vescica piena. Tra i 2 e i 4 anni, la maggior parte dei bambini ha acquisito il controllo della minzione durante il giorno e sviluppa la capacità di trattenere volontariamente l'urina. Le ragazze raggiungono il controllo della vescica prima dei ragazzi. Per le bambine di quattro anni la percentuale è del 98% durante il giorno, mentre per i maschietti della stessa età è solo dell'88%. Questi dati sono rilevanti in quanto i bambini iniziano l'asilo a partire da quattro anni e ci si aspetta che non usino più il pannolino di giorno.
Quali sono i motivi per cui un bambino non vuole togliere il pannolino?
Nella maggior parte dei casi, chi soffre di enuresi notturna ha uno sviluppo lento e non patologico del controllo della vescica. Ciò significa che il bambino non sente ancora lo stimolo quando ha la vescica piena e il sistema nervoso deve ancora maturare. Pertanto, il controllo della vescica non può essere influenzato dalla volontà del bambino.
Quando dice che si tratta di un ritardo nello sviluppo, i fattori ereditari possono avere un ruolo?
Sì, certamente: alcuni studi hanno dimostrato che se entrambi i genitori da bambini erano enuretici, la probabilità che lo siano anche i loro figli è del 77%. Se solo un genitore ne ha sofferto, il rischio è del 43%. Nel caso in cui nessuno dei due genitori ne avesse sofferto, il rischio scende al 15%.
Quando si parla effettivamente di enuresi notturna?
Quando un bambino a partire dai 5 anni fa la pipì a letto due volte al mese.
Esistono indagini su quanti bambini hanno problemi di questo genere?
Sì, esistono diversi studi, anche se in alcuni casi le cifre variano notevolmente. Per i bambini di cinque anni, si ipotizza che la quota sia compresa tra il 15 e il 33%. Per i bambini di sette anni tale quota si aggira attorno al 10%, mentre per i bambini di dieci anni è stimata attorno al 5%.
Questo dovrebbe rassicurare molti genitori preoccupati. Esiste un metodo medico per risolvere la problematica?
Come dice un proverbio africano, l'erba non cresce più in fretta se la tiri. Il processo di maturità è lungo e fondamentalmente non può essere accelerato. In casi eccezionali, ad esempio per un campo estivo di un dodicenne, si possono assumere dei farmaci come soluzione temporanea. Tuttavia, raccomando a tutti di parlarne con il medico curante.
Quando è consigliata una visita dal pediatra?
Se il controllo della vescica funziona durante il giorno, si può aspettare. Tuttavia, nel caso in cui il bambino diventa enuretico dopo un lungo periodo di perfetto controllo della funzione vescicale, è consigliabile una visita medica. Inoltre, noi pediatri offriamo anche sostegno alla famiglia in situazioni particolarmente complesse.
Come si scopre se c'è un disturbo dello sviluppo?
Il medico curante fa un accertamento dettagliato con un colloquio, un esame fisico e un controllo delle urine. È utile anche tenere un diario sulle bevande assunte, la minzione e i movimenti intestinali. Questo può essere utilizzato per escludere cause patologiche rare.
Cosa succede quando i bambini che per molto tempo non hanno avuto problemi simili, improvvisamente tornano a bagnare il letto di notte?
In questo caso è necessario escludere un disturbo patologico, come un'infezione della vescica o un disturbo ormonale. Naturalmente è ipotizzabile anche una situazione di stress psicosociale. Tuttavia, le malattie psicologiche non sono più frequenti nei bambini che non hanno mai raggiunto il controllo della vescica durante la notte rispetto a quelli che ne hanno il pieno controllo.
In questi casi, indirizza i genitori o i loro figli da uno psicologo infantile?
No, di solito non è necessario.
Cosa ne pensa di ausili come materassi con allarme o biancheria intima con sensori?
Non molto. Se la maturità nervosa non è ancora raggiunta, gli apparecchi non servono a nulla. Sono solo una frustrazione per tutta la famiglia: sono tutti svegli, tranne il bambino. Se invece il bambino sente lo stimolo di fare la pipì durante il sonno, questi ausili possono essere utili. A lungo andare, circa la metà dei bambini riesce ad acquisire il controllo della vescica dopo questi «allenamenti». Tuttavia, vengono utilizzati relativamente di rado.
Perché, se sono utili?
Perché non possono accelerare la maturità del sistema nervoso. Inoltre, l'uso di questi strumenti richiede molta costanza. Questo perché sono necessarie tra le 30 e le 50 notti bagnate prima che si arrivi al successo. Tre mesi in cui i genitori dormono davvero poco.
Ultima domanda: cosa non devono assolutamente fare i genitori se vogliono aiutare i propri figli?
La pressione, le aspettative che il bambino non può soddisfare o addirittura i rimproveri non sono di aiuto.
...e rassicurare che ci sono anche altri bambini della stessa età che bagnano il letto?
Può essere una consolazione, soprattutto per i genitori. Per il bambino, soprattutto se è già un po' più grandicello, questo spesso non è di aiuto. Anche lui vorrebbe dormire asciutto e tranquillo. A proposito, consiglio a tutti i genitori di leggere il libro «Babyjahre» di Remo Largo in cui si parla anche del tema dell'enuresi notturna e può essere un valido aiuto per i genitori.
Doppiamente papà, terzogenito, fungiatt, pescatore, danese per metà, spettatore hardcore e campione di gaffe.