Amazfit «T-Rex 3» alla prova: un orologio sportivo dall’ottimo rapporto qualità-prezzo
Test del prodotto

Amazfit «T-Rex 3» alla prova: un orologio sportivo dall’ottimo rapporto qualità-prezzo

Patrick Bardelli
18/10/2024
Traduzione: Martina Russo

Luminoso display AMOLED, fino a 27 giorni di autonomia e oltre 170 modalità di allenamento. Queste sono solo alcune delle caratteristiche del nuovo Amazfit «T-Rex 3». Un orologio sportivo che alla prova convince su tutta la linea, per di più a un prezzo molto interessante.

Un sacco di funzioni, tantissime possibilità d’uso interessanti, il tutto a un prezzo eccezionale. Da dove conviene iniziare la valutazione? Forse meglio dall’inizio. Da qualche settimana è disponibile sul mercato il nuovo attesissimo orologio sportivo «T-Rex 3» di Amazfit. Noi di Galaxus ne abbiamo parlato più volte. Il produttore mi ha fornito un modello da provare.

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Su YouTube si trovano già molti video dei soliti recensori. In quei video il «T-Rex 3» viene spesso messo a confronto con il «Fenix 8» di Garmin. Sorprende che vengano considerati quasi alla pari due prodotti che, a livello di prezzo, rientrano in due fasce totalmente diverse. Attualmente il «T-Rex 3» da Galaxus costa poco meno di 300 franchi mentre per il «Fenix 8» devi sborsarne più di 800. Già questo la dice lunga sulla qualità dell’ultimo modello di Amazfit.

Amazfit «T-Rex 3»

Le caratteristiche principali

  • Colori: onyx, lava
  • Misure: 48,5 × 48,5 × 13,75 mm
  • Peso (senza cinturino): 68,3 grammi
  • Materiale della cassa: lunetta in acciaio inossidabile, telaio centrale in polimero
  • Pulsanti: 4
  • Grado di resistenza all’acqua: 10 ATM
  • Certificazione per l’apnea: EN13319, ISO 6425, GB/T 18828 fino a 45 metri
  • Display: AMOLED con luminosità fino a 2000 nit
  • Dimensioni: 1,5 pollici
  • Risoluzione: 480 × 480
  • Touch screen: Gorilla Glass

Dotazione

La dotazione include, oltre all’orologio, la stazione di ricarica, un piccolo attrezzo e due adattatori. L’attrezzo ti permette di sostituire il cinturino e, grazie agli adattatori, di montare qualsiasi braccialetto da 22 millimetri compatibile con il «T-Rex 3». Particolarità: Amazfit ha deliberatamente rinunciato al cavo di ricarica. Se a prima vista la cosa può sembrarti bizzarra, pensandoci meglio ha perfettamente senso.

È probabile che tutti noi abbiamo già a casa diversi cavi di ricarica USB-C. Io di sicuro. Amazfit sostiene di risparmiare in questo modo 3 grammi di metallo e 4,5 grammi di plastica per cavo. Secondo il produttore, la confezione è realizzata al 100% in materiale riciclabile, non contiene plastica ed è biodegradabile.

Amazfit rinuncia deliberatamente al cavo di ricarica USB-C per il «T-Rex 3».
Amazfit rinuncia deliberatamente al cavo di ricarica USB-C per il «T-Rex 3».
Fonte: Patrick Bardelli

Aspetto, design e display

La prima cosa che salta all’occhio del «T-Rex 3» è la cassa ottagonale. A qualcuno servirà un po’ di tempo per farci l’occhio ma a me è piaciuta subito. La cassa ha un diametro di 48,5 millimetri. Questa è l’unica misura disponibile (almeno per ora). Quindi si tratta di un orologio piuttosto massiccio, non adatto a polsi sottili.

Il «T-Rex 3» è spesso 13,75 millimetri e pesa in media 68,3 grammi. La lunetta in acciaio inossidabile conferisce all’orologio un aspetto robusto e di alta qualità. Grazie al display AMOLED da 1,5 pollici con luminosità fino a 2000 nit e risoluzione di 480 × 480 pixel si legge molto bene, anche in presenza di luce solare intensa e diretta. Il display è anche molto colorato e con contrasti forti, com’è tipico degli AMOLED.

Per il suo nuovo orologio, Amazfit offre anche una modalità notturna che fa brillare il display rosso scuro.

Si legge benissimo anche in spiaggia con la luce diretta del sole.
Si legge benissimo anche in spiaggia con la luce diretta del sole.
Fonte: Patrick Bardelli
Il «T-Rex 3» di Amazfit in modalità notturna.
Il «T-Rex 3» di Amazfit in modalità notturna.
Fonte: Patrick Bardelli

Durata della batteria

Quando si tratta della durata della batteria ammetto di essere viziato. Molto viziato. Dopo il «Fenix 6» di Garmin, quattro anni fa ho scoperto gli orologi sportivi di Coros e, dopo avere posseduto il «Vertix» e il «Pace 2», adesso indosso il «Vertix 2», che è una vera potenza a livello di batteria. Parliamo di una durata fino a 60 giorni. Al suo confronto i 27 giorni del «T-Rex 3» sembrano piuttosto modesti. Alla prova pratica la batteria, con l’uso dell’orologio che ne faccio io, mi dura tre settimane buone. Non male, tutto sommato.

Anche in questo caso possiamo dare un’occhiata alla concorrenza, ovvero al nuovo «Fenix 8» di Garmin. Secondo il produttore, in modalità smartwatch la batteria dura fino a 29 giorni con una singola carica. Se consideriamo l’enorme differenza di prezzo, anche questa volta il «T-Rex 3» esce vincitore.

La durata della batteria è adeguata. Ma come siamo messi con l’accuratezza dei dati? Il «T-Rex 3» ha il sensore ottico a impulsi.
La durata della batteria è adeguata. Ma come siamo messi con l’accuratezza dei dati? Il «T-Rex 3» ha il sensore ottico a impulsi.
Fonte: Patrick Bardelli

Sport disponibili e accuratezza dei dati

Il nuovo «T-Rex 3» di Amazfit supporta 177 modalità sportive. Dalla semplice camminata all’immersione in apnea fino alla modalità Hyrox Race, ci trovi di tutto e di più. Dal mio punto di vista, non manca niente. L’orologio si può collegare a periferiche di allenamento come la fascia cardio, il misuratore di potenza ciclistica, il ciclocomputer e il sensore di cadenza. I dati ottenuti, invece, si possono sincronizzare con app di fitness di altri produttori, come Strava, Adidas Running, Komoot, Relive, Google Fit e Apple Health.

Le scorse settimane ho utilizzato l’orologio in bicicletta e durante l’allenamento di forza. E durante una breve sessione di jogging, che non facevo da un’eternità.

Qualche dato...
Qualche dato...
...rilevato per il jogging.
...rilevato per il jogging.
Fonte: Patrick Bardelli
Qualche dato...
Qualche dato...
...rilevato per l’allenamento di forza.
...rilevato per l’allenamento di forza.
Fonte: Patrick Bardelli

Il «T-Rex 3» raccoglie una infinità di dati e li visualizza in modo ordinato nell’app Zepp. Due domande che sorgono sempre in questi contesti: quanto sono precisi i dati forniti da questi wearable e come posso interpretarli correttamente? Un paio di anni fa ho condotto un’interessante intervista con il dottor Silvio Lorenzetti dell’Ufficio federale dello sport. A questo link trovi tutta la conversazione:

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    di Patrick Bardelli

A mio parere la qualità dei dati del «T-Rex 3» non lascia nulla a desiderare ed è paragonabile, ad esempio, a quella del mio ciclocomputer «Edge 1040 Solar» di Garmin.

Un giro sulla gravel bike registrata con il «T-Rex 3» di Amazfit.
Un giro sulla gravel bike registrata con il «T-Rex 3» di Amazfit.
Fonte: Patrick Bardelli
Lo stesso giro registrato con l’«Edge 1040 Solar» di Garmin.
Lo stesso giro registrato con l’«Edge 1040 Solar» di Garmin.
Fonte: Patrick Bardelli

Funzioni per la salute

Ancora una volta, il «T-Rex 3» si distingue per le sue tante funzioni. Le due principali per me sono la misurazione della frequenza cardiaca e la variabilità della frequenza cardiaca, in breve HRV. Anche in questo caso si pongono questioni simili a quelle dei dati sportivi. Si presume che la misurazione della frequenza cardiaca con un sensore ottico al polso non sia precisa come quella ottenuta con una fascia toracica. La mia esperienza con il nuovo orologio di Amazfit sembrerebbe confermarlo. Ecco la registrazione di un giro con la gravel sulla piattaforma Strava. La differenza maggiore si nota nella zona cardiaca 4 (barra rossa), in cui secondo il Garmin sono rimasto per 12 minuti, ma secondo l’Amazfit solo per 4.

Frequenza cardiaca misurata con il «T-Rex 3».
Frequenza cardiaca misurata con il «T-Rex 3».
Fonte: Patrick Bardelli
Lo stesso giro: frequenza cardiaca misurata con l’«Edge 1040 Solar».
Lo stesso giro: frequenza cardiaca misurata con l’«Edge 1040 Solar».
Fonte: Patrick Bardelli

Un valore importante in relazione al recupero è l’HRV. L’orologio misura il tempo che intercorre tra i battiti cardiaci successivi durante il sonno. Questo valore indica come il mio corpo reagisce allo stress fisico e come gestisce il recupero. Dopo qualche settimana di utilizzo il «T-Rex 3» ha rilevato i valori corrispondenti e imposta un valore inferiore, superiore e medio dell’HFV.

Ricorda: non ha alcun senso confrontare la variabilità della tua frequenza cardiaca con quella di altre persone. È un valore dell’ordine dei millisecondi che varia da individuo a individuo. Se però il valore misurato dovesse essere, ad esempio, più basso del valore medio, potrebbe essere indice di una malattia in arrivo. Cosa che era vera nel mio caso, visto che attualmente sto combattendo con un raffreddore e la mia HRV è più bassa del solito. Quindi grazie al «T-Rex 3» sapevo già da qualche giorno che stava arrivando una sorpresa non proprio gradita.

Navigazione e GPS

Tramite l’app Zepp si possono caricare mappe sull’orologio. Puoi selezionare l’area e il raggio desiderati e il formato di mappa che ti interessa. Puoi scegliere tra mappe di base, mappe sciistiche e mappe con profili e curve di livello. Le mappe si possono poi utilizzare sull’orologio durante un allenamento o un’escursione.

Ho usato le mappe sia a casa, sia durante le mie vacanze autunnali a Maiorca. Riportano i nomi delle strade, i punti di interesse oppure, nel caso delle mappe topografiche, le curve di livello e i sentieri escursionistici. Non ho invece provato altre funzioni gratuite, come l’importazione del percorso o il back to start.

Materiale cartografico ottimo per il «T-Rex 3».
Materiale cartografico ottimo per il «T-Rex 3».
Fonte: Patrick Bardelli

Il nuovo orologio di Amazfit utilizza un GPS a doppia banda con supporto per sei sistemi satellitari. E anche in questo caso, sempre a mio parere, non manca davvero nulla. Per quanto riguarda la precisione del GPS l’orologio se la cava egregiamente, sia su percorsi aperti che impervi.

Il «T-Rex 3» mi guida con precisione millimetrica.
Il «T-Rex 3» mi guida con precisione millimetrica.
Fonte: Patrick Bardelli

Funzioni smart

Concludo con un breve sguardo alle numerose funzioni smart del «T-Rex 3». Anche in questo caso c’è un’ampia scelta di applicazioni. Per le sportive e gli sportivi senz’altro la funzione più interessante è la possibilità di riprodurre musica dall’orologio e di caricare le proprie canzoni preferite. Lo spazio di archiviazione massimo per mappe, musica, mini programmi, dati di allenamento e quadranti dell’orologio è di 26 GB. Visto che l’orologio non ha un altoparlante incorporato, per ascoltare la musica servono delle cuffie Bluetooth. Sono supportati solo file musicali MP3.

Un’altra funzione pratica è il pagamento contactless tramite Zepp Pay. Grazie all’integrazione della tecnologia NFC, Zepp Pay ti permette di collegare al «T-Rex 3» fino a otto carte bancarie in contemporanea, consentendo pagamenti contactless protetti da password direttamente dal polso. Questa è una funzione che non ho provato e nemmeno quella musicale.

Ci sono molte altre funzioni smart, come la possibilità di registrare note vocali o di controllare l’orologio interamente con la propria voce grazie a Zepp Flow, basato sulla tecnologia GPT-4o di OpenAI. Ma elencare tutte le funzioni esula dallo scopo di questo articolo.

In breve

Il «T-Rex 3» di Amazfit ha un incredibile rapporto qualità-prezzo

Con ogni probabilità attualmente l’Amazfit «T-Rex 3» offre il miglior rapporto qualità-prezzo sul mercato. Non conosco nessun altro orologio sportivo che offra così tanto a meno di 300 franchi. È un eccezionale orologio entry-level, ma è anche perfetto per tutti coloro che non vogliono spendere 1000 franchi o più per un orologio sportivo.

Pro

  • Incredibile rapporto qualità-prezzo
  • Lavorazione solida e di pregio
  • Display AMOLED ampio e luminoso
  • Buona durata della batteria
  • Molte utili funzioni di allenamento
  • Interfaccia utente superveloce
  • E molto altro ancora

Contro

  • Onestamente, a questo prezzo, non trovo nulla da criticare

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Da giornalista radiofonico a tester di prodotti e storyteller. Da corridore appassionato a novellino di gravel bike e cultore del fitness con bilancieri e manubri. Chissà dove mi porterà il prossimo viaggio.


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