

Hero Hockey: il successore di Klask
Dopo «Klask», l’inventore di giocattoli Mikkel Bertelsen lancia «Hero Hockey». Un gioco di abilità magnetico. Sarà meglio del predecessore? Testiamolo!
Quasi due anni fa, il gioco di abilità Klask ha preso d'assalto il mondo intero. Tanto che oggi si tengono addirittura i campionati mondiali di Klask. Ora Mikkel Bertelsen, l’inventore del gioco, ne propone una versione diversa: Hero Hockey. Saprà tenere il passo con il predecessore?

Le regole del gioco di Hero Hockey sono quasi le stesse di quelle di Klask. Si gioca in due e bisogna cercare di tirare la palla nella porta avversaria con la propria pedina, che viene mossa da un magnete sotto il tabellone. Chi arriva a sei punti vince la partita. A differenza di Klask, in Hero Hockey non ci sono i piccoli ostacoli magnetici bianchi che si attaccano alla pedina se ti avvicini troppo ad essi. Le pedine magnetiche di Hero Hockey sono invece dotate di un bastone che estende sia la portata che la potenza di tiro. Ecco perché si chiama Hockey. Anche se sembrano più delle mazze da baseball che dei bastoni da hockey.

Prima impressione: meglio di Klask?
Devo ammettere che la mazza rende il gioco più dinamico. Le palle sfrecciano più velocemente e nella difesa devi coprire un campo più esteso. Eppure, mi mancano i piccoli ostacoli magnetici bianchi. Sono un elemento centrale in Klask e danno una marcia in più a tutto il gioco.

Sono anche deluso dai materiali utilizzati. È tutto di plastica! Rispetto al legno di Klask, la plastica di Hero Hockey sembra scadente. Inoltre, il tabellone traballa sul tavolo. Devi tenerlo con le mani mentre giochi. E i suoi piedini non mi sembrano molto stabili. Montando e smontando il gioco, i pezzi in plastica sottile si consumano e rischiano di rompersi.
Se hai già Klask e lo adori, puoi dare un’occhiata anche a Hero Hockey. Per cambiare, di tanto in tanto, non è male. Ma ai novellini e alle novelline consiglio l'originale gioco in legno. Vi piacerà di più e più a lungo.
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Andare in moto mi fa sentire libero, pescare lascia uscire il mio lato da cacciatore e dietro la fotocamera libero la mia creatività. Mi guadagno da vivere gingillando con i giocattoli da mattina a sera.