Huawei Mate X3 alla prova: uno smartphone pieghevole senza i servizi Google
Il display pieghevole davvero ampio e un buon sistema di fotocamere non bastano per compensare i grossi difetti del Mate X3, anche se non è tutta colpa di Huawei.
Lo smartphone pieghevole Mate X3 di Huawei si può classificare come buono o molto buono. Almeno per gli aspetti dove il produttore può operare liberamente. A livello di software e connettività 5G, tuttavia, le sanzioni statunitensi influiscono ancora pesantemente.
Il display raddoppia
Il Huawei Mate X3 è uno smartphone da aprire come un libro per ottenere due schermi. Quello sul lato esterno serve per gli usi più classici, mentre lo schermo più grande all’interno ti offre tutti i vantaggi di uno smartphone pieghevole.
Chiuso, il Mate X3 è spesso 11,8 millimetri. Ovvero, un pelo più spesso della maggior parte degli smartphone attuali di forma classica, ma comunque maneggevole. All’esterno trovi un display OLED piuttosto lungo. Misura 6,4 pollici in diagonale e ha un’ottima resa cromatica. È abbastanza luminoso da poter essere utilizzato in pieno sole. 2504 × 1080 pixel garantiscono un’immagine ricca di dettagli a una frequenza di aggiornamento massima di 120 hertz.
Per aprirlo devi usare tutte e due le mani. La cerniera è un po’ dura. Non riesco subito a trovare un buon punto di aggancio per le dita per applicare la forza necessaria e aprirlo. L’apertura è migliorabile, ma questo aspetto da solo non è un buon motivo per mettere da parte questo smartphone.
Il display interno misura 7,85 pollici ed è quasi quadrato. La superficie è costituita da 2496 × 2224 pixel che offrono un’immagine nitida. La frequenza di aggiornamento raggiunge i 120 hertz ed è sufficientemente luminosa per essere utilizzata anche in pieno sole. Una volta aperto, il touchscreen è bello piatto e la piega al centro si nota appena. Te ne accorgi solo se scorri con un dito sul display e lo guardi dall’alto. Nel Samsung Galaxy Z Fold 4, ad esempio, lo schermo è completamente diverso.
Nonostante le parti mobili, il Mate X3 è impermeabile secondo IPX8. Ciò significa che dovrebbe resistere senza riportare danni all’immersione in 1,5 metri d’acqua per 30 minuti.
Tanta potenza ma niente 5G
Per il Mate X3, Huawei utilizza Snapdragon 8+ Gen 1 in una variante speciale. Non ha accesso alle reti 5G, ma supporta solo l’LTE. Non è una scelta volontaria, bensì una conseguenza delle sanzioni adottate dagli USA nei confronti del produttore. Che comunque è fortunato che Qualcomm produca un chipset speciale per i suoi prodotti, perché in realtà Snapdragon sarebbe disponibile solo con il 5G.
A parte la questione delle reti mobili, Snapdragon 8+ Gen 1 ha una potenza di calcolo sufficiente per l’uso quotidiano. È allineato alle prestazioni di altri smartphone con lo stesso chipset. Com’era da aspettarsi, il più recente Snapdragon 8 Gen 2 ha prestazioni migliori. Ma è difficile che tu te ne accorga nel quotidiano.
Huawei ha installato dodici gigabyte di RAM nel Mate X3. La memoria interna, invece, è di 256 o 512 gigabyte, oppure un terabyte. È espandibile, ma soltanto con una scheda di memoria nano usata solo da Huawei. Si inserisce nello slot che utilizzeresti anche per una seconda scheda SIM.
Il display influisce sulla durata della batteria
La batteria del Mate X3 ha una capacità di 4800 mAh. Tra gli smartphone pieghevoli, rientra quindi tra quelli con la batteria più grande. Il Galaxy Z Fold 4, ad esempio, ha solo 4400 mAh. L’alimentatore in dotazione fornisce allo smartphone fino a 66 watt e garantisce la ricarica completa della batteria in circa 45 minuti. In modalità wireless l’X3 rallenta anche di 50 watt, ma carica comunque molto rapidamente per essere wireless. Questo, però, solo con il supporto SuperCharge di Huawei. Con la ricarica inversa, il pieghevole ricarica altri dispositivi fino a 7,5 watt.
La durata della batteria varia molto a seconda del display utilizzato.
Le tempistiche derivano dal test della batteria di PCMark, durante il quale uno smartphone viene fatto funzionare ininterrottamente. Ai fini del test ho aumentato la luminosità del display al massimo. Pertanto, i tempi rilevati sono valori minimi. Ovvero, con le impostazioni automatiche della luminosità la durata della batteria sarà maggiore.
Nessun servizio Google, ma funzioni per grandi display
Con il Mate X3, devi inoltre fare a meno dei servizi Google installati in fabbrica. Questo perché sono oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti. Huawei utilizza invece l’interfaccia utente EMUI 13.1, che a sua volta si basa sulla versione open-source di Android. Huawei non ha ancora fornito dettagli precisi sugli intervalli di aggiornamento.
Ma anche senza i servizi di Google, Huawei si sforza di offrire un’ampia gamma di applicazioni. Difficilmente sentirai la mancanza di un’applicazione o una funzione. Però basta che ti manchi anche solo un’app importante, perché lo smartphone diventi inutilizzabile per te. Nel mio caso è l’app della mia banca.
Oltre ai problemi di base del sistema operativo, il Mate X3 offre diverse funzioni speciali per il grande display. A cominciare dalle modifiche al layout dell’app di posta elettronica o delle impostazioni.
Non pensato esclusivamente per i pieghevoli, ma molto pratico in questo caso è lo schermo diviso che ti consente di posizionare due app una accanto all’altra per utilizzarle contemporaneamente. Quindi non avrai più bisogno di andare avanti e indietro tra un’app e l’altra. Nel display esterno, la stessa funzione mostra i programmi uno sotto l’altro.
La «finestra non ancorata» è una piccola finestra di anteprima libera. Se oltre a vederla vuoi anche usarla, devi ingrandirla. L’app si sovrappone all’app principale invece di affiancarcisi, come nel caso dello schermo diviso.
Puoi inoltre combinare più finestre non ancorate in modalità multi window. In questo caso vedrai sempre solo due applicazioni contemporaneamente, indipendentemente dall’ampiezza delle finestre. Per accedere rapidamente alle altre puoi usare il piccolo pulsante sul bordo del telefono, che ti permette di aprirle a schermo intero o chiuderle, secondo necessità.
A livello visivo, Huawei ha parzialmente adattato l’interfaccia utente all’ampio display e fornisce funzioni che facilitano il multitasking. Non sono però ancora del tutto convinto. Mi piacerebbe comunque che venissero apportate delle modifiche per utilizzare lo smartphone anche da chiuso, adattando non soltanto il software, ma anche la cerniera.
Buon sistema di fotocamere
Il Huawei Mate X3 ha cinque fotocamere in tutto: tre sul retro e una in ciascuno dei display:
- fotocamera principale: 50 megapixel, 23 mm, f/1,8
- fotocamera ultra-grandangolare: 13 megapixel, 13 mm, f/2,2
- teleobiettivo: 12 megapixel, 125 mm, f/3,4, zoom 5x
- fotocamera frontale: 2x 8 megapixel, f/2,4
Colore/contrasto
Sia la resa cromatica sia la precisione dei dettagli della fotocamera principale del Mate X3 sono ottime. Non si nota alcuna perdita di qualità sui bordi e gestisce ottimamente anche i forti contrasti.
Grandangolo
Anche la fotocamera grandangolare offre un alto livello di dettaglio e una discreta resa dei colori. Il software compensa le eventuali distorsioni ai bordi dell’immagine.
Zoom
Il teleobiettivo del Mate X3 ha una lunghezza focale di 125 millimetri convertita in formato 35 mm. Rispetto alla fotocamera principale da 23 millimetri, questo corrisponde a poco più dello zoom 5x dichiarato da Huawei. L’ingrandimento non è sufficiente per riconoscere le persone dall’altra parte dell’Elba, ma il livello di dettaglio è comunque elevato. Puoi usare tranquillamente il teleobiettivo alla luce del giorno senza alcun problema.
Si perde un po’ di qualità solo quando lo zoom passa al digitale. Con un ingrandimento 10x le distorsioni non sono così evidenti sullo smartphone, ma sono comunque visibili. Invece con l’ingrandimento massimo di 50 volte, l’immagine risulta pixelata anche sul display del Mate X3.
Notte
Con il buio mi convince solo la fotocamera principale. Non so, però, se la preferisco in modalità automatica o notturna. Non danno risultati proprio identici, ma non riesco a vedere un netto vantaggio nell’esposizione più lunga.
Con la fotocamera ultra-grandangolare, invece, preferisco utilizzare la modalità notturna. Che per quanto non riesca a produrre un’immagine nitida, è sempre meglio di quello che si ottiene con la modalità automatica.
Selfie
Con la fotocamera si fanno bellissimi selfie con un’elevata qualità di dettaglio. Al massimo le immagini virano un po’ troppo sul giallo, un difetto che si nota soprattutto se le confronti con i selfie scattati con la fotocamera principale. L’applicazione fotocamera si può utilizzare anche sul display esterno. Anche se non è proprio comodissimo reggere lo smartphone quadrato con una sola mano e contemporaneamente premere il pulsante di scatto.
In conclusione: un buon telefono con due grandi difetti
Il Huawei Mate X3 è un buon smartphone, che però ha vari difetti. Tra gli aspetti positivi metto il display, le prestazioni, la batteria e le fotocamere. Il software, poi, offre alcune opzioni per sfruttare al meglio l’ampio schermo interno. Anche se si potrebbe fare qualcosina in più. Sarà comunque interessante vedere quali saranno i miglioramenti promessi da Google per i display di grandi dimensioni in Android 14 e quali di questi potranno essere adottati da Huawei in futuro.
Per contro, però, Huawei non può usare il 5G e i servizi di Google. Per di più lo smartphone si apre con una certa difficoltà. Ecco perché ritengo che un prezzo intorno ai 2000 euro/franchi, com’è ormai normale per gli smartphone pieghevoli, sia eccessivo. Preferisco di gran lunga vedere che cosa ha da offrire Samsung con il Galaxy Z Fold 5 o come si comporta il Pixel Fold.
Immagine di copertina: Jan JohannsenQuando ero uno studente delle elementari, mi sedevo nel salotto di un amico con molti dei miei compagni di classe per giocare al Super NES. Ora metto le mani sulle ultime tecnologie e le provo per te. Negli ultimi anni ho lavorato presso Curved, Computer Bild e Netzwelt, ora presso Digitec e Galaxus.