Quando esce di casa, Ida non ha nulla con sé, se non la vecchia e scrostata valigia rigida di sua madre, alcuni vestiti preferiti e il suo MacBook. Probabilmente si tratta di un addio per sempre alla piccola città in cui ha trascorso tutta la sua vita finora. Ida non è molto brava a dire addio; non è nemmeno riuscita a partecipare al funerale di sua madre due mesi fa. Alla stazione ferroviaria, sceglie il treno più lontano - non vuole assolutamente andare da sua sorella Tilda ad Amburgo - e finisce sull'isola di Rügen. Senza un piano, solo con un grosso grumo di rabbia, dolore e senso di colpa nello stomaco, vaga per l'isola baltica. Finalmente incontra Knut, il proprietario del pub locale, e sua moglie Marianne, che accolgono Ida senza ulteriori indugi. I tre fanno colazione ogni mattina con panini al forno, Ida trascorre poi la giornata con Marianne, passeggiano insieme nella foresta o giocano a skip-bo, la sera Ida lavora con Knut alla Robbe. E conosce Leif, che è ferito quanto lei. Improvvisamente tutto è un po' più facile, più sopportabile nella vita di Ida. Fino a quando, poco dopo, il suo mondo viene nuovamente sconvolto.
Dopo il suo acclamato debutto "22 Bahnen", Caroline Wahl racconta la storia di come Ida affronta la vita con il suo inconfondibile sound. Un romanzo emozionante, intenso e allo stesso tempo immensamente confortante su figlie, sorelle e madri, sul presunto senso di colpa e sul perdono - di se stessi e degli altri.