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Android 12L: Google mostra il sistema operativo per i grandi display

Dominik Bärlocher
28/10/2021
Traduzione: Leandra Amato

Con Android 12L, gli sviluppatori possono ora avventurarsi nello sviluppo di app per display di grandi dimensioni, a vantaggio non solo degli smartphone pieghevoli, ma anche dei tablet. Tuttavia, Android 12L solleva anche delle domande.

I foldable sono il futuro. Ora anche Google ci crede e presenta Android 12L. La versione di Android destinata a semplificare il lavoro con gli smartphone pieghevoli affronta uno dei maggiori problemi del sistema operativo in relazione a questi ultimi.

Il rilascio della distro è previsto per la primavera del 2022, ma è già possibile dare uno sguardo alla Developer Preview. Se vuoi provare 12L, Google mette a disposizione un emulatore, a condizione che tu abbia un account corrispondente.

Immagini di Android 12L

Nella Developer Preview, Google mostra delle immagini di come dovrebbe funzionare Android 12L. Il sistema operativo è progettato per i «responsive display», cioè per schermi che sono a volte più piccoli e a volte più grandi. Di solito si tratta di schermi foldable, ma in futuro potrebbero includere altri fattori di forma.

Android dovrebbe avere un supporto Multi Window migliorato.
Android dovrebbe avere un supporto Multi Window migliorato.
Fonte: developer.android.com

Durante lo sviluppo, sembra che Google si concentri sulla facilità d'uso e sull'efficienza di utilizzo del sistema operativo. Non sono previste nuove funzioni di base e, per quanto si sa, non ne saranno aggiunte in seguito.

Le funzioni non sono semplicemente ingrandite, ma gli elementi dell'app vengono riorganizzati.
Le funzioni non sono semplicemente ingrandite, ma gli elementi dell'app vengono riorganizzati.
Fonte: developer.android.com

Uno di questi elementi è il cosiddetto Window Snapping, che descrive il comportamento del software nell'agganciare automaticamente una finestra a un bordo del display. Con 12L, lo Snapping è anche fornito con una definizione delle dimensioni della finestra. Le app occupano automaticamente metà dello schermo.

Un'app non ancora ottimizzata per schermi grandi.
Un'app non ancora ottimizzata per schermi grandi.
Fonte: developer.android.com

Quale problema risolve?

Con la presentazione di Android 12L, tuttavia, Google potrebbe alimentare il più grande problema dei pieghevoli: la tecnologia non è ancora pronta per il mercato. I pieghevoli sembrano ancora sperimentali. Le app non supportano ancora gli smartphone foldable e i dispositivi stessi non hanno ancora concordato una forma standard. Il «foldable standard» si piega sul bordo lungo o sul bordo corto? Quanto spesso si piega? Forse può anche rotolare? Queste sono domande che si stanno testando sul mercato in questo momento e ogni produttore cerca di conquistare il maggior numero di clienti con la sua idea.

Noi clienti dovremmo decidere quale dispositivo vince la gara. Proprio come il primo iPhone è stato un tempo una chiara presa di posizione: questo è l'aspetto di uno smartphone. Poiché la gara è appena iniziata, ogni produttore vuole guadagnare il più possibile con i propri smartphone pieghevoli.

Android 12L potrebbe invogliare altri produttori ad essere presuntuosi, lanciando un dispositivo sul mercato e sperando in una svolta o in acquirenti stupidi che finiscono per aver speso molti soldi per poche prestazioni. E alla fine, noi consumatori finali ci rimettiamo, dato che siamo dei beta tester a pagamento.

Ma dove tutti parlano di pieghevoli, Google parla di «grandi display». Anche i tablet Android hanno dei display grandi. Finora, il software li ha trattati esattamente come uno smartphone, tranne che sono più grandi. Alcuni produttori hanno fatto lo sforzo di adattare il supporto Multi Window nelle loro interfacce utente come Emui o One UI, mentre Google non ha fatto molti sforzi. Fino ad ora.

Android 12L solleva poi un'altra questione: con il Pixel 6 che ridefinisce senza tante cerimonie Android e fortemente legato allo sviluppo di Android 12... c'è un tablet Android in arrivo?

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Giornalista. Autore. Hacker. Sono un contastorie e mi piace scovare segreti, tabù, limiti e documentare il mondo, scrivendo nero su bianco. Non perché sappia farlo, ma perché non so fare altro.

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