«Balatro» alla prova: un gioco di carte che crea dipendenza

Il mahjong su Facebook era una droga in formato app. Partite rapide per ottenere un punteggio elevato che ti dà la sensazione di avere qualche punto in più la prossima volta. Insomma, la carota che viene tenuta davanti al naso. Il semplice concetto di gioco, abbinato alle infinite possibilità, crea dipendenza.

L'idea è semplice: devo scegliere le mani di poker da una selezione di carte. Migliore è la selezione, più punti mi vengono accreditati. L'obiettivo è battere un numero predeterminato di punti (chiamato «blind» nel gioco). Il blind aumenta di turno in turno. Per tenere il passo, devo investire il denaro guadagnato in vari bonus tra un round e l'altro. Ad esempio, ottengo più punti per un colore o quando gioco determinate carte che ho potenziato. Le carte Jolly mi danno dei bonus permanenti, ad esempio un moltiplicatore, se ho solo tre carte segnate invece del massimo di cinque.

Fibonacci o meglio walkie-talkie?

Di conseguenza, presto non gioco più le combinazioni effettivamente più alte, ma combinazioni che contengono il maggior numero possibile di bonus. In una partita, ad esempio, ho giocato solo a coppie. In un altro gioco, solo le carte della serie di Fibonacci 1 (asso), 2, 3, 5 e 8. La posa delle linee di poker, inizialmente piuttosto insensata, degenera presto in un rompicapo ottimizzato e nella ricerca della combinazione ottimale. Con il tempo, sblocco sempre più nuovi jolly, che danno bonus sempre più assurdi. La carta walkie-talkie, ad esempio, che si basa sulla serie televisiva «Highway Patrol» e che premia 10 e 4. «10-4» era il messaggio radio per «capito» nella serie.

Il fatto di fallire spesso durante il gioco perché combino i bonus sbagliati o semplicemente mi vengono presentate carte jolly sbagliate conferisce al gioco un fattore di dipendenza. Ho sempre la sensazione che le cose andranno meglio nella prossima partita.

Mike Shiva sarebbe felice

I nuovi jolly e i nuovi mazzi che sblocco nel tempo aprono nuove opportunità di vittoria. Quando improvvisamente ho un mazzo così buono da superare il marchio richiesto di 10 000 punti molte volte con la mia prima mano, mi fa sentiro uno stratega migliore di Napoleone. Nel caso in cui perda alcune partite di fila, scelgo un mazzo diverso e quindi una nuova strategia. Quindi «Balatro» colpisce la stessa tacca nel mio centro di ricompensa di «Vampire Survivors», «Dead Cells» o «Facebook Mahjong».

I riferimenti all'astrologia (le carte dei tarocchi), all'astronomia (le carte dei pianeti) e ai giochi di carte collezionabili (i booster pack) vestono il gioco, già di per sé avvincente, di un manto meravigliosamente assurdo che gli si addice incredibilmente. La grafica retrò a pixel non è una novità, ma qui si adatta come un guanto.

«Balatro», dopo «Inscryption» nel 2021: sarà di nuovo un gioco di carte il mio gioco dell'anno? Molto probabilmente.

«Balatro» è disponibile su tutte le console e per PC. Costa circa 15 franchi.