Test del prodotto

Da una prova di pazienza a un'opera d'arte: il modellino «Sakura Densya»

Natalie Hemengül
20/12/2023
Traduzione: Leandra Amato

Mi piace dare un po' di brio alla mia libreria. La mia ultima aggiunta decorativa è un «Book Nook» auto-assemblato. Il kit fai da te di Robotime mi è costato non solo la mia pacatezza, ma anche molta autostima.

Immagina di lasciar vagare lo sguardo su uno scaffale in cui i dorsi di libri sono ordinatamente allineati uno dopo l'altro. Ma lì, proprio tra due libri, si apre una piccola nicchia. Si guarda dentro e si scruta un altro mondo. Tutto in miniatura. Non si tratta del classico inizio di un romanzo fantasy per giovani adulti, ma di un cosiddetto «Book Nook», un elemento decorativo per la tua libreria che puoi acquistare già pronto o realizzare come progetto fai da te – sia liberamente guidato dalla tua creatività, sia con l'aiuto di un kit di modellismo.

Una porta verso un altro mondo: il dorso di libro 3D di Robotime misura 18x11x24 centimetri.
Una porta verso un altro mondo: il dorso di libro 3D di Robotime misura 18x11x24 centimetri.
Fonte: Natalie Hemengül

È da un po' di tempo che guardo i dorsi di libri creativi come questo. Ho fatto la mia prima esperienza con il set «Rolife Sakura Densya» di Robotime, un kit di modellismo. Il piccolo cancello trasporta lo spettatore in un Giappone ornato di fiori di ciliegio e offre la vista di un treno che attraversa uno stretto fiume.

La persona che assembla l'oggetto, invece, viaggia dritta all'inferno su questo treno. Ma di questo parlerò dopo.

Robotime Sakura Densya (340 pezzi)
Puzzle

Robotime Sakura Densya

340 pezzi

Tutto ciò che viene fornito e dovrebbe essere fornito

Il set contiene vari fogli di legno, cartone e plastica da cui si possono estrarre numerosi elementi numerati da incollare o incastrare. Tutto secondo le istruzioni. Sono incluse anche due piccole luci a LED, colla per i cavi, viti e un cacciavite, oltre a un piccolo pezzo di carta vetrata, che diventerà il mio più stretto alleato nel corso del progetto.

Un po' di elettronica...
Un po' di elettronica...
Fonte: Natalie Hemengül
... e tanti fiori di ciliegio in cartone.
... e tanti fiori di ciliegio in cartone.
Fonte: Natalie Hemengül
In cosa mi sono cacciata?
In cosa mi sono cacciata?
Fonte: Natalie Hemengül

Consiglio anche molta pazienza, pinzette (ricurve) e mollette da bucato. Tra un attimo ti spiegherò il perché. Alla fine sono necessarie anche due batterie AAA, non incluse.

Varta Energia (24 pz., AAA, 1200 mAh)
Batterie
Sconto sulla quantità
EUR12,42 EUR0,51/1pz.

Varta Energia

24 pz., AAA, 1200 mAh

Varta Energia (24 pz., AAA, 1200 mAh)
Sconto sulla quantità
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Varta Energia

C'è una linea sottile tra «assemblare» e «collassare»

All'inizio, vado avanti in modo sospettosamente rapido e mi stupisco di quanto i singoli elementi si incastrino bene tra loro. Le istruzioni sono facili da capire e la colla è più forte dei miei nervi. È inoltre facile da dosare grazie all'apertura stretta e affusolata.

Lo ammetto: gli archi di legno mi hanno un po' scoraggiata. Troppe parti piccole.
Lo ammetto: gli archi di legno mi hanno un po' scoraggiata. Troppe parti piccole.
Fonte: Natalie Hemengül

Utili extra

Il fatto che stia facendo così tanti progressi è in parte merito delle mie pinzette, che ho aggiunto come strumento supplementare. In questo modo è più facile afferrare, posizionare e tenere ferme le parti delicate mentre applico la colla. Riesco a fissare in particolare i piccoli fiori di ciliegio con molta precisione. A volte uso anche la punta della pinzetta per allungare un po' i fori degli elementi di legno, in modo che le parti si incastrino più facilmente. Anche il manico della pinzetta è molto utile. Lo uso per distribuire la pressione su elementi lunghi o dalla superficie larga. Questo mi impedisce di premere troppo in alcuni punti e di strappare o rompere le parti.

Facile da dosare: la colla inclusa nel set.
Facile da dosare: la colla inclusa nel set.
Fonte: Natalie Hemengül

Le mollette da bucato si dimostrano utili, soprattutto nella prima parte della mia avventura, dove devo incollare tanti piccoli elementi per formare un insieme. La colla tiene molto bene, ma ci vuole un po' per fare presa. Per evitare che gli elementi scivolino via mentre si asciugano, li fisso in posizione con delle mollette per qualche minuto.

Le mollette tengono ferme gli elemnti incollati.
Le mollette tengono ferme gli elemnti incollati.
Fonte: Natalie Hemengül

Sensibilità richiesta

Il treno, il pezzo forte, è particolarmente difficile per me. È composto da diversi elementi in filigrana che devono essere messi insieme. Questo richiede forza. Ma non troppa, perché si rischia di appiattire il veicolo verde. Per questo motivo penso molto attentamente in anticipo a dove premere, con mano leggera e molta sensibilità. Da questo momento in poi, uso anche la carta vetrata in modo più generoso e levigo un po' gli elementi per garantire un assemblaggio omogeneo, aggiungendo una goccia di colla ovunque – anche se le istruzioni non lo dicono. L'installazione dei cavi richiede grande destrezza. Questi faranno luce sulla scena.

Ora si fa sul serio.
Ora si fa sul serio.
Fonte: Natalie Hemengül

Scopro che il treno (il mio problema principale) non è all'altezza di ciò che sta per accadere: il compito apparentemente più semplice, ovvero unire le singole pareti laterali e i pannelli grandi, si trasforma in un vero e proprio calvario. Solo ora posso vedere se ho lavorato bene fino a questo punto. Spoiler: no! Purtroppo, devo premere, levigare e «forzare» molto per far sì che i fori e i perni corrispondenti siano esattamente l'uno sull'altro.

I progressi vanno presi con cautela. Tutto potrebbe crollare da un momento all'altro.
I progressi vanno presi con cautela. Tutto potrebbe crollare da un momento all'altro.
Fonte: Natalie Hemengül

Nell'arco di quattro giorni, mi faccio coraggio più volte e affronto questo compito. Ma ad ogni tentativo, sono più le cose che vanno in frantumi che quelle che si mettono insieme. Dopo innumerevoli tentativi, chiedo aiuto al mio ragazzo: lui tiene, io aggiusto. Alla fine, in qualche modo, tutto si risolve e non oso quasi toccare l'oggetto. Ho troppa paura che crolli tutto. Anche il fissaggio delle piccole viti negli angoli è snervante. Ne ho fatto cadere una più e più volte nella struttura contorta, tanto che ho dovuto capovolgerla e scuoterla con molta attenzione. Piuttosto audace per una cosina così fragile.

Il pulsante per le luci si trova in basso a destra.
Il pulsante per le luci si trova in basso a destra.
Fonte: Natalie Hemengül

E luce fu!

Il tocco finale: inserire le batterie nell'apposito vano sotto il modello, posizionare l'interruttore su «On» e toccare il simbolo di accensione touch in basso a destra della facciata in pietra. E trattenere il respiro. Le piccole luci integrate si accendono. Ho quindi collegato correttamente i cavi. Wow!

Ne è valsa la pena!
Ne è valsa la pena!
Fonte: Natalie Hemengül
Con le luci accese si notano i numerosi dettagli.
Con le luci accese si notano i numerosi dettagli.
Fonte: Natalie Hemengül

Dopo dieci ore di gestione della rabbia lavoro artigianale, sono rimasti alcuni mini pezzi di legno. Sono particolarmente suscettibili alla rottura e sono quindi inclusi nel set in più versioni. Oppure ho tralasciato qualche passaggio importante e a un certo punto la struttura crollerà. Solo il tempo potrà dirlo. Nel complesso, sono molto soddisfatta della qualità. Gli elementi sono tagliati con precisione e sono facili da rimuovere dal foglio. Qua e là un pezzo si è strappato, ma non così gravemente da comportare la fine del mio progetto.

Potrei perdermi qui dentro.
Potrei perdermi qui dentro.
Fonte: Natalie Hemengül
Quasi non si vede, ma gli elementi della facciata sono composti da numerose parti singole.
Quasi non si vede, ma gli elementi della facciata sono composti da numerose parti singole.
Fonte: Natalie Hemengül

Conclusione: un altro biglietto per l'inferno, per favore!

All'inizio fila tutto liscio. Gli elementi si incastrano in modo ordinato e preciso come per magia. Ma con ogni nuova parte, il costrutto diventa più fragile. Le imprecisioni iniziali si notano soprattutto verso la fine, dove cumulativamente fanno a pezzi la tua autostima. Il mio percorso verso il «Book Nook» finito è stato lastricato di sclerate, pause forzate e dubbi, ma guardando indietro devo ammettere che mi sono divertita. E il prodotto finale è semplicemente favoloso e un vero e proprio richiamo visivo su una libreria altrimenti monotona. Probabilmente passerà un po' di tempo prima che prenda di nuovo in considerazione un progetto simile. I miei nervi devono prima riprendersi dallo sforzo. Ma non posso escluderlo: mi godo troppo la nuova nicchia tra i miei manga.

Il «Book Nook» da lontano.
Il «Book Nook» da lontano.
Fonte: Natalie Hemengül

Anche il nostro collega Ramon Schneider si è cimentato con un modellino in legno di Robotime e ha fallito miseramente:

Immagine di copertina: Natalie Hemengül

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