Dalla costa al salotto: mobili stampati in 3D realizzati con plastica oceanica riciclata
È stato inaugurato al Pireo il primo laboratorio greco per il riciclo della plastica marina proveniente dalla pesca e dalla navigazione. BlueCycle sviluppa soluzioni innovative e sostenibili per il riutilizzo dei rifiuti plastici.
L'altro giorno ho sentito dire che in realtà non esistono nuovi materiali, perché tutti gli atomi esistono già sulla Terra e noi li stiamo solo riorganizzando. Questo è esattamente ciò che BlueCycle, un'azienda fondata da Suzanna Laskaridis in Grecia, sta facendo trasformando i materiali da pesca provenienti dal mare in un design completamente circolare.
All'ultima fiera del mobile di Parigi Maison&Objet (M&O), BlueCycle ha presentato la collezione "Second Nature". Si tratta di mobili e oggetti curvi realizzati nel laboratorio BlueCycle del Pireo a partire da rifiuti plastici marini riciclati provenienti dall'industria navale e della pesca greca. I disegni a forma di onda riflettono il legame con il mare e dimostrano come i materiali riciclati possano essere utilizzati in modo creativo ed ecologico.
Fonte: Pia Seidel
Fonte: Pia Seidel
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Trasformare i materiali da pesca in un design completamente circolare
Si incontra spesso il greenwashing quando si tratta di riciclare i rifiuti marini. C'è una mancanza di trasparenza, vengono utilizzati termini fuorvianti e la produzione sostenibile passa spesso in secondo piano. BlueCycle, invece, ha deciso di dare una scossa all'economia circolare.
Il progetto è iniziato nel 2017 con la Fondazione Aikaterini Laskaridis, che ha prodotto il film The New Raw insieme agli architetti di "Second Nature". Questo film, diretto dalla candidata all'Oscar Daphne Matziaraki, ha ispirato l'idea di fare buon uso dei rifiuti di plastica. Oggi l'azienda collabora con diverse ONG e organizzazioni esperte di produzione, ambiente ed economia circolare per perseguire un approccio olistico con il proprio laboratorio.
Dai pellet ai mobili: oggetti 3D realizzati con rifiuti marini
BlueCycle trasforma la plastica marina in pellet - piccoli granuli di plastica che servono come materia prima - e li utilizza per produrre filamenti riciclati per la stampa 3D. Questo può essere ulteriormente trasformato in oggetti utili come vasi e mobili per esterni. Suzanna Laskaridis sottolinea in un'intervista con M&O: "Avere un oggetto che restituisce qualcosa al pianeta è rassicurante."
Suzanna crede fermamente che ci sia una soluzione scientifica a ogni problema se ci si prende il tempo per pensarci.
Fonte: Pia Seidel
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Ad esempio, l'azienda greca ha appena scoperto una tecnica per combinare i rifiuti con altri materiali, che viene mostrata in una nuova serie domestica. Il risultato è stato esposto alla fiera M&O: Mobili che combinano la stampa 3D con il terrazzo e una tecnica segreta.
Era esposto anche il prodotto principale, la sedia Ermis. È prodotta roboticamente da un unico filo di plastica a forma di spirale che segue la geometria e crea una texture grafica unica sulla superficie.
Immagine di copertina: Pia Seidel
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Pia Seidel
Senior Editor
Pia.Seidel@digitecgalaxus.chSono la cheerleader del buon design e ti informo su tutto ciò che ha a che fare con l'arredamento, parlandoti delle ultime trovate dell’interior design – dalle più semplici alle più sofisticate – mostrandoti i nuovi trend e intervistando le menti creative del design direttamente sul loro posto di lavoro.
