I primi mesi con un monitor portatile
Guida

I primi mesi con un monitor portatile

Jan Johannsen
5/12/2024
Traduzione: Rebecca Vassella

Un monitor esterno è pratico: basta un cavo per aggiungere un secondo schermo al notebook. Ecco cosa devi tenere a mente.

Lo schermo da 14 pollici del mio notebook è sufficiente per qualche ora. Ma quando non sono in ufficio o in home office per periodi più lunghi, vorrei avere più superficie di lavoro. Per capire quando un monitor portatile ha senso e quando no, ho preso in prestito il ThinkVision M14t Gen 2 da Lenovo prima dell'estate. Tuttavia, in questo articolo non valuto il modello specifico quanto gli schermi portatili in generale. Ho portato l'M14t con me all'IFA e quando ho «trasferito» il mio ufficio dai miei suoceri per qualche giorno.

Il peso extra non mi disturba

Il ThinkVision M14t Gen 2 pesa 672 grammi. Insieme al cavo USB-C e alla custodia in tessuto, equivale all'incirca a una bottiglia da 0,75 litri. Quando viaggio per visitare i parenti, il peso e l'ingombro extra non mi disturbano. E anche all'IFA non mi è dispiaciuto trasportare il monitor nello zaino per tutto il giorno.

Il mio dispositivo di prova ha una custodia per il trasporto che protegge lo schermo durante i viaggi.
Il mio dispositivo di prova ha una custodia per il trasporto che protegge lo schermo durante i viaggi.
Fonte: Jan Johannsen

Quando mi serve, l'M14t è veloce da assemblare: basta estrarlo dalla custodia, ripiegare il supporto integrato e collegarlo al notebook con il cavo USB-C, che riconosce automaticamente lo schermo esterno. Nelle impostazioni di visualizzazione devo solo selezionare se la visualizzazione deve essere espansa o duplicata. Il mio computer salva poi questa impostazione.

Nelle impostazioni di visualizzazione specifico su quale lato si trova il monitor esterno.
Nelle impostazioni di visualizzazione specifico su quale lato si trova il monitor esterno.
Fonte: Jan Johannsen

Senza una presa di corrente il monitor non si accende

Il notebook, o più precisamente la sua batteria, non ha abbastanza energia per alimentare il monitor portatile. Per accenderlo, deve infatti essere collegato a una presa di corrente. È comprensibile, ma avrei preferito un funzionamento completamente autonomo.

Il tavolo deve essere sufficientemente grande

Al secondo monitor serve spazio. Sembra ovvio, ma me ne sono reso conto solo all'IFA. Il tavolo nella camera d'albergo era troppo piccolo e nel centro stampa potevo usarlo solo se lo spazio accanto a me era libero. Il tavolo da pranzo dei genitori, invece, è abbastanza grande.

Non su tutti i tavoli c'è spazio sufficiente per il secondo schermo.
Non su tutti i tavoli c'è spazio sufficiente per il secondo schermo.
Fonte: Jan Johannsen

Il monitor può trasmettere dati

L'M14t è dotato di porte USB-C su entrambi i lati. Posso collegare il cavo di collegamento al notebook sia a destra che a sinistra. Il monitor esterno è anche in grado di trasmettere dati. Se tutte le porte del notebook sono occupate, posso ad esempio collegare un disco rigido esterno al monitor, che Windows riconosce senza problemi. Tuttavia, il funzionamento può dipendere dal modello e dalla velocità di trasmissione.

Il mio dispositivo di prova non solo occupa una porta USB-C, ma ne offre anche una.
Il mio dispositivo di prova non solo occupa una porta USB-C, ma ne offre anche una.
Fonte: Jan Johannsen

Nello zaino deve starci anche una tastiera

Per poter lavorare bene con il monitor portatile, devo anche portarmi dietro una tastiera. Quando ho a disposizione solo quella del mio notebook, trovo scomodo guardare il secondo schermo. Per poter lavorare comodamente con i due display per ore e ore, devo sedermi al centro tra i due. Una digitazione confortevole è possibile solo con una tastiera esterna.

Mi serve un mouse e una tastiera per rendere il secondo schermo davvero utile.
Mi serve un mouse e una tastiera per rendere il secondo schermo davvero utile.
Fonte: Jan Johannsen

Non troppo grande e risoluzione non troppo alta

Come il mio notebook, il ThinkVision ha un display da 14 pollici. Questo è sufficiente per sfruttare i vantaggi di un secondo schermo. Un monitor più grande sarebbe bello, ma di solito non rientra nella descrizione di «portatile». Sarebbe più pesante e, se supera i 15,6 pollici, non ci starebbe in un normale zaino.

L'M14t Gen 2 ha una risoluzione di 2240 × 1400 pixel, che garantisce una riproduzione nitida delle immagini. Non sarebbe nemmeno necessario per uno schermo da 14 pollici. Se dovessi acquistare un monitor portatile, una risoluzione Full HD di 1920 × 1080 pixel sarebbe sufficiente per me. Sarebbe sufficientemente nitido con queste dimensioni e in generale più conveniente.

(Nessun) antiriflesso e opzione touchscreen superflui

Ho notato due cose sul ThinkVision M14t Gen 2: ha un touchscreen e non è antiriflesso. Quest'ultimo è particolarmente evidente rispetto al display antiriflesso del mio notebook, con il quale devo prestare molta meno attenzione a come lo allineo per evitare fastidiosi riflessi.

Un monitor antiriflesso è più comodo per lavorare.
Un monitor antiriflesso è più comodo per lavorare.
Fonte: Jan Johannsen

Il touchscreen è superfluo nella mia configurazione con tastiera esterna. Il monitor esterno è troppo lontano perché io possa raggiungerlo. Quindi non vale la pena spendere soldi per questo.

Cosa è importante per me con un monitor portatile

Sono ancora incerto se acquistare un monitor esterno. Se lo spazio a disposizione nell'ufficio mobile è sufficiente, ha sicuramente senso. Forse uno dei modelli per meno di 100 franchi/euro è sufficiente. Ma anche 150 non sono esagerati dato che lo userei spesso.

Se deciderò di acquistarne uno, mi baserò sui seguenti dati fondamentali:

  • dimensioni del display come quelle del mio notebook
  • risoluzione Full HD
  • nessun touchscreen

Queste caratteristiche portano ai seguenti modelli:

Immagine di copertina: Jan Johannsen

A 42 persone piace questo articolo


User Avatar
User Avatar

Quando ero uno studente delle elementari, mi sedevo nel salotto di un amico con molti dei miei compagni di classe per giocare al Super NES. Ora metto le mani sulle ultime tecnologie e le provo per te. Negli ultimi anni ho lavorato presso Curved, Computer Bild e Netzwelt, ora presso Digitec e Galaxus. 


Potrebbero interessarti anche questi articoli

Commenti

Avatar