![Ravensburger Labirinto (Tedesco)](/im/productimages/8/6/1/8/8/2/3/1/4/8/7/3/9/6/8/4/3/7/7/6d00017a-84e9-4263-8c19-f9b137d3b347_cropped.jpg?impolicy=product&resizeWidth=720)
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«Il mio gioco preferito»
Per sopravvivere in modalità lockdown, la famiglia è la squadra vincente. Io aggiusto la lavatrice e mia figlia di otto anni prende il mio posto e scrive questo articolo. Un bambino, un computer e «Labirinto magico».
Lunedì mattina. Poiché tutta la famiglia è a casa ed essendo sotto Natale l'umore non può certo calare, decido allora di tenere mia figlia di otto anni con me mentre lavoro da casa. «Papà, adoro scrivere al computer», mi ha confessato il giorno prima. «Avrei un’idea migliore», le ho risposto io. Per esempio, riparare la lavatrice che ha appena allagato il bagno. Aha! Faremo così. Dato che la piccola è un’esperta di liste dei desideri e di Natale, lei presenterà un gioco, mentre io mi occupo dell'elettrodomestico capriccioso e della montagna di biancheria. Dobbiamo solo venderla alla commissione competente come un'idea di Galaxus creativa e piratesca.
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Insieme vogliamo convincere il severo tribunale editoriale che i ruoli sono così ben distribuiti. Lei è in seconda elementare, io al massimo sono un giocatore di terza categoria. «Papà, mi lavo i denti e poi mi metto al lavoro», esclama entusiasta prima di partecipare al meeting. Questa sua voglia di fare l’ha ereditata da sua madre, che non si risparmia: «Tua figlia è molto più motivata e meno cara di te. Il tuo lavoro potrebbe essere riorganizzato». Beh, grazie. Il mio capo sembra pensarla allo stesso modo e nella videochiamata inizia proprio nelle trattative sullo stipendio: «A quanto ammonterà la tua paghetta?».
![Trattative in videoconferenza.](/im/Files/4/0/5/2/9/0/4/7/Bildschirmfoto%202020-12-21%20um%2008.58.20.png?impolicy=resize&resizeWidth=430)
Ha risparmiato per alcuni mesi per potersi permettere il «Labirinto magico». Uno dei suoi giochi preferiti che tanto vorrebbe presentare. Aggiornamento dall'incontro di redazione: alle 8:35, la redattrice Carolin T. confessa che le ci sono voluti anni per cogliere il doppio significato di «magico» nel titolo. Il classico gioco è pieno di segreti e, i redattori sono tutti d’accordo che vale sicuramente la pena scrivere una recensione.
Mettiamoci al lavoro! Installiamo il computer nella cameretta, annottiamo qualche domanda e la piccola può iniziare. Io mi dedico nel frattempo alla lavatrice.
Il labirinto magico
Cosa c’è sulla scatola?
Gioia, 8 anni, esperta di divertimento e giochi: un labirinto un gufo 2 fantasmi un pipistrello un drago un troll uno scrigno del tesoro un anello e una spada.
Cosa c’è nella scatola?
4 pedine 1 piano di gioco 34 tessere del labirinto e 24 figurine degli incantesimi.
Come funziona il gioco?
Si distribuiscono le figurine degli incantesimi, su ogni figurina c'è un'immagine raffigurata, ogni immagine è raffigurata su una tessera del labirinto, se si inserisce una tessera è possibile costruire dei passaggi per arrivare alla meta.
Quanto dura il gioco?
Dipende da quanto sono lontani gli incantesimi da raggiungere raffigurati sulle figurine.
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Quanti giocatori possono partecipare?
quattro
Perché ti piace questo gioco?
È divertente.
Quanto ti piace il gioco, quando vinci?
Tantissimo!
Quanto ti piace il gioco, quando perdi?
Anche tanto perché è divertente.
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**Può giocare anche il tuo fratellino (5 anni e attualmente molto arrabbiato perché nessuno gli presta attenzione)?
Sì, ma sulla scatola c’è scritto solo da 8 anni.
Ci si annoia in fretta con il gioco?
No, perché bisogna avere delle strategie
Strategia, una buona parola chiave. Mi faccio vivo dal bagno, dove la tensione aumenta. Chissà se la lavatrice funzionerà? Ora proprio non posso allontanarmi.
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Così, per guadagnare tempo le pongo ancora una domanda pedagogicamente di grande importanza e al contempo del tutto incomprensibile, tipo quelle presenti in ogni buon esame e in ogni colloquio di lavoro.
La teoria del gioco è una teoria matematica secondo cui le decisioni cambiano in base alle situazioni in cui più partecipanti interagiscono tra loro. Essa cerca in particolare di descrivere un comportamento decisionale razionale nelle situazioni di conflitto sociale. Che ruolo ha questo approccio nel «Labirinto magico»?
Mi rimprovera un po’ e poi elimina la domanda. Ottima decisione, direi. Nel frattempo la centrifuga della lavatrice sembra funzionare. Ora manca solo un certificato di tirocinio di Galaxus e possiamo passare alla conclusione.
Conclusione
Il «Labirinto magico» è un gioco a cui amavo giocare da bambino e che oggi piace molto a mia figlia perché divertente e strategico. Lei lo descrive così: «Il mio gioco preferito!». Io invece dico, che la nostra lavatrice funziona di nuovo. Pertanto, ne raccomando l’acquisto!
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Aggiornamento di cinque minuti dopo: «Forse non è proprio il mio gioco preferito; Bonk è anche bello».
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Scrittore semplice, papà di due bambini. Ama essere in movimento, si muove nella vita familiare di tutti i giorni, si destreggia con diverse palline e di tanto in tanto fa cadere qualcosa. Una palla. O un'osservazione. O entrambe.