Il mio sistema NAS – parte 3: quale sistema operativo voglio?
Retroscena

Il mio sistema NAS – parte 3: quale sistema operativo voglio?

Richard Müller
25/1/2024
Traduzione: Rebecca Vassella

Acquisto un nuovo Synology e allo stesso tempo costruisco il mio NAS. Mi sono quindi messo alla ricerca del sistema operativo giusto per me.

Ho deciso: comprerò un nuovo Synology. Allo stesso tempo, però, costruisco un mio sistema NAS perché ne ho voglia. Non vedo l'ora di scegliere l'hardware, installarlo e configurarlo. Ho descritto in dettaglio i miei requisiti per un sistema operativo NAS nei primi articoli di questa serie:

  • Retroscena

    Il mio sistema NAS – parte 1: il difficile addio a Synology

    di Richard Müller

  • Retroscena

    Il mio sistema NAS – parte 2: ho dato retta alla Community!

    di Richard Müller

In sintesi, il mio NAS autocostruito dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

  • prestazioni
  • scalabilità
  • nessun ecosistema chiuso dal produttore
  • configurabile con poche conoscenze di programmazione
  • buona documentazione
  • utilizzo di macchine virtuali e contenitori Docker

Inizio la mia ricerca su questa base e diventa subito chiaro che esistono diversi sistemi operativi NAS che potrebbero fare al caso mio.

Il miglior sistema operativo? Non esiste

Tutti i sistemi operativi NAS in cui mi imbatto sono basati su Linux o FreeBSD. Mi sono anche rapidamente reso conto che non esiste il miglior sistema operativo, ma che ognuno ha i suoi punti di forza e di debolezza.

Poiché sono «synology-addicted» (in senso positivo), cerco qualcosa di simile a DiskStation Manager. Considero le seguenti opzioni:

Tutti i sistemi operativi hanno due cose in comune: molta libertà nell'impostazione del server grazie al software open source. Tuttavia, UnraidNAS è un caso particolare perché è open source con un'interfaccia di gestione closed source. Il software Unraid è gratuito e può essere eseguito su qualsiasi computer, ma devo pagare per utilizzare questa interfaccia di gestione.

Tutti i sistemi operativi elencati dovrebbero funzionare in modo stabile e affidabile e offrire una sicurezza adeguata grazie a molti anni di sviluppo. Quest'ultimo punto è soprattutto rilevante se in un secondo momento dovessi decidere di passare completamente al NAS autocostruito. Segue una panoramica dei sistemi sopra citati.

OpenMediaVault (OMV)

Questo sistema operativo è disponibile come software libero dal 2009. OMV è basato su Debian Linux e richiede poca manutenzione. Uno dei vantaggi più grandi è che il sistema funziona anche su hardware deboli e richiede poca RAM. Questi sono i requisiti minimi:

  • CPU: processore x86-64 o ARM compatibile
  • RAM: 1 GB
  • unità per il sistema operativo: 4 GB di capacità di archiviazione

Con OMV, avrai un sistema NAS completo sia per clienti privati che per aziende che non lascia nulla a desiderare e con il quale puoi lavorare con macchine virtuali e container Docker. OMV ha una potenza sufficiente per le mie applicazioni. Il sistema è scalabile verso l'alto o verso il basso in termini di spazio di archiviazione.

OpenMediaVault è adatto sia a utenti privati che alle aziende.
OpenMediaVault è adatto sia a utenti privati che alle aziende.
Fonte: Richie Müller

Tuttavia, OpenMediaVault non è un'opzione per me. Trovo che il layout del menu sia troppo confuso. Se modifico qualcosa nelle impostazioni di sistema o configuro nuovamente qualcosa, devo ogni volta confermare due volte. Questo mi infastidisce fin da subito. Inoltre mi serve una certa conoscenza di SSH. Il numero di plug-in è modesto, anche tenendo conto dei plug-in della community.

Per saperne di più sull'OMV, consulta questa documentazione (in inglese), e questo rapporto di prova del blog tecnologico elefacts (in tedesco).

TrueNAS Scale e TrueNAS Core

Come OpenMediaVault, TrueNAS (ex FreeNAS) è sul mercato dal 2009 ed è probabilmente il sistema operativo NAS più diffuso. TrueNAS è progettato per il funzionamento nei data center ed è disponibile in tre versioni: Scale, Core ed Enterprise. TrueNAS Scale è basato su Debian Linux, le altre due versioni su FreeBSD.

TrueNAS è destinato a un uso professionale.
TrueNAS è destinato a un uso professionale.
Fonte: Richie Müller

Ho dato un'occhiata alle versioni Scale e Core. In generale, TrueNAS funziona in modo affidabile ed è estremamente stabile. Se vuoi utilizzare un file system potente sul tuo NAS, TrueNAS è la scelta giusta. Il software è considerato uno dei sistemi operativi NAS più robusti, anche grazie al formato di file ZFS utilizzato. Questo è caratterizzato, tra l'altro, da un basso rischio di errori e da una funzione di auto-riparazione. Se vuoi saperne di più sul file system ZFS, leggi questo testo (in tedesco). Questi sono i requisiti minimi:

  • CPU: 64 bit
  • RAM: 8 GB
  • unità per il sistema operativo: 16 GB di capacità di archiviazione

TrueNAS può essere gestito tramite un'interfaccia web. Ho letto che è facile da usare e ben strutturata, ma non posso confermarlo. Mi sono un po' perso tra i numerosi sottomenu. L'unico modo per uscirne è documentarmi ulteriormente, anche se non ne ho voglia.

TrueNAS offre ai professionisti molte opzioni nei sottomenu. A me, invece, confonde solo.
TrueNAS offre ai professionisti molte opzioni nei sottomenu. A me, invece, confonde solo.
Fonte: Richie Müller

È un peccato, perché puoi lavorare con macchine virtuali e container e il numero di plug-in disponibili è impressionante.

Anche se ci sono molti aspetti positivi, questo sistema operativo NAS è troppo grande per me. Qui trovi ulteriori informazioni su TrueNAS Scale e TrueNAS Core (in inglese).

Rockstor

Anche Rockstor è un sistema operativo NAS gratuito e open source. È basato sulla distribuzione Linux CentOS e supporta il file system BTRFS. Questi sono i requisiti minimi:

  • CPU: processore Intel o AMD a 64 bit
  • RAM: 2 GB
  • unità per il sistema operativo: 8 GB di capacità di archiviazione

Rockstor ha un grande vantaggio: il software funziona senza problemi anche su un hardware più vecchio.
Dal punto di vista visivo, l'interfaccia web basata sul browser mi ha subito colpito. Tutti i servizi, come Samba o NFS, possono essere attivati o disattivati con un clic. Questo vale anche per i plug-in.

Anche se le estensioni sono basate su Docker, possono essere installate in modo semplice e anche da chi non ha familiarità con i container.

Rockstor si avvicina molto alle mie esigenze ed è anche molto facile da usare.
Rockstor si avvicina molto alle mie esigenze ed è anche molto facile da usare.
Fonte: Richie Müller

Rispetto al mio Synology DS916+, Rockstor è un chiaro vantaggio. Synology non è ancora riuscita a realizzare un'installazione semplice tramite un solo clic. Nella maggior parte dei casi, devi comunque configurare l'applicazione Docker in seguito. Un piccolo inconveniente è che i plug-in vengono semplicemente elencati nella panoramica dei programmi con una breve descrizione. I loghi o le icone delle singole applicazioni come Plex, Emby e così via non vengono mostrati da nessuna parte.

Con questo sistema operativo posso lavorare con macchine virtuali e container. Inoltre, l'archiviazione di rete è scalabile. Rockstor soddisfa quindi i requisiti che ho per il mio secondo sistema.

I menu e i sottomenu sono organizzati in modo chiaro. Inoltre, per ogni campo di input viene fornita una breve spiegazione quando ci passo sopra con il puntatore del mouse. In questo modo non devo sempre andare a leggere la documentazione, ottenendo le informazioni più importanti direttamente nell'interfaccia web.

Se hai difficoltà con la configurazione, puoi contare su una community reattiva o consultare la documentazione dettagliata (in inglese). Se vuoi saperne di più, ti consiglio di guardare questo video come anche la sua seconda parte. Sto seriamente considerando il sistema operativo Rockstor per il mio NAS autocostruito.

Unraid

Ma Rockstor è Unraid o Unraid è Rockstor? Questo è quello che mi sono chiesto quando dopo Rockstor do un'occhiata al sistema operativo Unraid. I due sistemi sono molto simili. Unraid si basa maggiormente su elementi visivi e dà un'impressione complessivamente più moderna. Ad esempio, le numerose estensioni, che in Unraid vengono chiamate applicazioni, sono contrassegnate da una piccola icona.

Anche i plug-in di questo software NAS sono basati su Docker, permettendo una facile e diretta installazione delle app. Sento subito una familiarità con Unraid. Perché? Non lo so. Alla fine, mi convince il confronto di Digital Spaceport:

Questi sono i requisiti minimi:

  • CPU: processore a 64 bit con capacità di 1GHz
  • RAM: 4 GB
  • unità per il sistema operativo: chiavetta USB con capacità di archiviazione di 2 GB

Il sistema è flessibile e scalabile, ma si avvia solo da una chiavetta USB. Questo non è necessariamente uno svantaggio, poiché il sistema viene caricato nella RAM all'avvio e funziona rapidamente. Solo le modifiche alla configurazione vengono scritte sulla chiavetta USB, in modo che sia facile creare o espandere array (pool di archiviazione) con dischi rigidi di diverse dimensioni e tipi. Se non dovessi più sapere cosa fare, accanto ai campi di input vengono visualizzate brevi informazioni quando ci passo sopra con il puntatore del mouse. Se anche questo non dovesse essere d'aiuto, esiste una documentazione ben curata, attualmente in fase di revisione.

L'interfaccia utente di Unraid mi ha convinto subito.
L'interfaccia utente di Unraid mi ha convinto subito.
Fonte: Richie Müller

Infine, ma non meno importante, la community di Unraid è molto utile. Infatti, risponde alle mie domande in modo rapido e competente. Il software non è gratuito, il prezzo si basa sul numero di dischi rigidi installati. A mio parere, tuttavia, i prezzi sono equi, soprattutto perché si tratta di un pagamento una tantum:

  • **Basic per 59 dollari: fino a sei dischi rigidi
  • Plus per 89 dollari: fino a dodici dischi rigidi
  • Pro per 129 dollari: numero illimitato di dischi rigidi

Non mi pesa pagare per questa facilità d'uso e per le opzioni di espansione. In fin dei conti, il mio denaro andrà a beneficio dell'ulteriore sviluppo di Unraid.

Un altro punto a favore è che hai 30 giorni di prova in cui puoi testare e provare tutto con calma. Se vuoi saperne di più su Unraid, ti consiglio l'articolo di elefacts (in tedesco).


Dopo tutte le mie ricerche so che sceglierò Unraid come sistema operativo per il mio NAS autocostruito. Sceglierò il modello più costoso così non dovrò mai preoccuparmi del numero di dischi rigidi installati. Dopo aver scelto il sistema operativo, nel prossimo articolo mi occuperò della scelta dell'hardware.

Sicuramente ci sono altre persone che si fanno le stesse domande. Quali approfondimenti mi consigli? Quale sistema operativo NAS ti convince di più e perché? Fammelo sapere nei commenti.

Immagine di copertina: Richie Müller

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Giornalista con più di 20 anni di esperienza, soprattutto nel settore del giornalismo online. Il mio strumento di lavoro principale? Un portatile – preferibilmente con connessione a Internet. Questi apparecchi mi affascinano a tal punto che, di tanto in tanto, mi piace smontare PC e portatili, ripararli e riassemblarli. Perché? Perché mi diverte! 


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