L’iPhone 13 di notte: di cosa è capace la modalità Notte «migliorata»?
Apple dice che l'iPhone 13 scatta foto ancora migliori al buio. Il test mostra lo sviluppo di Apple con la fotografia notturna.
Bremgarten, notte, ore 22. Un treppiede e sette iPhone. Questo è il test delle fotocamere che mostra quanto sia migliorata la modalità Notte sull'iPhone 13.
Il test si riferisce anche a una domanda dell'utente ggfoto, che chiede:
Informazioni su questo test
Il test è semplice e mostra la fotografia con gli iPhone in condizioni reali. Solo il treppiede distingue il test da un'immagine point-and-shoot. Ho usato il treppiede perché ho allineato le griglie delle fotocamere degli iPhone allo stesso punto. Così posso anche vedere subito quanto sia grandangolare la fotografia dell'iPhone. Inoltre, la stessa immagine da più fotocamere fornisce del materiale di confronto migliore e più accurato.
Lo scopo del testo è di scoprire cosa intendeva Apple quando ha semplicemente fatto apparire «Night Mode» al lancio dei nuovi dispositivi.
La notte in cui faccio le foto è scelta a caso. Il cielo è leggermente coperto, vedo qualche stella. Alla mia destra la calda illuminazione del ponte di legno di Bremgarten, alla mia sinistra i lampioni e le luci delle finestre delle case circostanti.
Ho scelto la posizione in modo da avere nella foto sia i toni caldi dell'arancio e del rosso, sia i toni freddi della notte blu sullo sfondo. In mezzo, il fiume che mostra come lo smartphone gestisce la lunga esposizione notturna. L'acqua sarà liscia o si vedranno delle singole onde?
Sono le 22:26 quando premo il pulsante di scatto dell'iPhone SE (2a generazione) per la prima volta. Le altre foto vengono scattate fino alle 22:33. In questo periodo la luce non è praticamente cambiata.
Tutti i telefoni sono aggiornati a iOS 15.
Modalità Notte: cosa si nasconde dietro alla tecnologia?
La modalità notturna di uno smartphone è una funzione intelligente che combina hardware e software. Sul lato hardware, sono rilevanti la dimensione del sensore e l’apertura del diaframma.
- Più grande è il sensore, più luce può elaborare la fotocamera.
- Più basso è il numero di F-stop, più luce può colpire il sensore attraverso l'obiettivo.
Sul lato software, tre elementi giocano un ruolo importante:
- Tempo di esposizione: più a lungo il diaframma è aperto, più luce può catturare. Gli smartphone vogliono mantenerlo il più breve possibile, in modo che l'immagine notturna non risulti sfocata.
- Luminosità dell'immagine: di solito viene aumentata drasticamente, in modo che non sparisca tutto nella notte. Il risultato sono i cieli azzurri nelle foto degli smartphone e il rumore dell'immagine.
- Filtro diffusore: viene applicato per non rendere troppo evidente il rumore dell’immagine. I bordi troppo aspri diventano sfocati e così il rumore dell’immagine diminuisce. C’è però il rischio che i bordi dritti diventino irregolari e l'immagine perda nitidezza.
Di conseguenza, le aperture del diaframma sono importanti nei sistemi di fotocamere della serie iPhone 13.
Qualsiasi intelligenza artificiale (IA) su uno smartphone che scatta di notte bilancia questi elementi e altro, dandoti un'immagine a prova di social media. Ha un aspetto fantastico o almeno accettabile su schermi piccoli, ma mostra delle debolezze su schermi più grandi.
Le fotocamere della serie iPhone 13
La serie iPhone 13 ha due diversi sistemi di fotocamere. L'iPhone 13 mini e l'iPhone 13 ne condividono una e i due telefoni Pro ne condividono un’altra. Esternamente, si può notare la differenza perché ci sono due o tre lenti della fotocamera sul retro del telefono.
Per questo test, tuttavia, sono importanti solo alcuni degli aspetti che compongono un sistema complessivo.
Sensibilità alla luce dell’iPhone 13 mini e dell’iPhone 13
La fotocamera integrata nell'iPhone 13 mini e nell'iPhone 13 è identica. Ha due lenti.
- 12 megapixel, grandangolo f/1,6
- 12 megapixel, ultra-grandangolo f/2,4
Sensibilità alla luce dell’iPhone 13 Pro e dell’iPhone 13 Pro Max
Anche le fotocamere delle due versioni Pro dell’iPhone 13 sono identiche. Inoltre, è integrato un sensore di profondità per supportare gli obiettivi con la tecnologia Light Detecting and Ranging (LiDAR).
- 12 megapixel, grandangolo f/1,5
- 12 megapixel, teleobiettivo f/2,8 con zoom ottico 3x
- 12 megapixel, ultra-grandangolo f/1,8
- Sensore di profondità 3D LiDAR TOF (Time of Flight)
Tutto sommato, le fotocamere dei modelli Pro dovrebbero fare i migliori scatti notturni.
Il confronto diretto
Prima dell'analisi: ecco le foto di tutti e quattro i telefoni. Spiegherò più avanti le particolarità e i dettagli. Siccome i siti digitec.ch, galaxus.ch, galaxus.de e galaxus.at non permettono la funzione zoom, puoi scaricare le immagini originali in una cartella ZIP alla fine di questo testo.
iPhone 13 mini
iPhone 13
iPhone 13 Pro
iPhone 13 Pro Max
La questione del tempo di esposizione
Ogni volta che scatto una foto di notte, l'iPhone vuole che io stia fermo per cinque secondi. Questo implicherebbe un tempo di esposizione di cinque secondi. Quindi l'obiettivo della macchina fotografica resterebbe aperto per cinque secondi e il rischio di vibrazioni sarebbe estremamente alto. Ma i dati EXIF – i metadati che registrano i dettagli dello scatto – dicono il contrario. Nessuna immagine ha un tempo di esposizione superiore a 1/2, cioè mezzo secondo.
Proprio per questo motivo, la fotografia da smartphone è ridicolizzata dai fotografi professionisti e dagli ambiziosi. Il software fa molto del lavoro al posto tuo e migliora anche la foto. Tutto questo avviene inosservato e senza il tuo intervento. Ecco perché è difficile dire cosa succede.
Può essere che l'iPhone salvi dei dati EXIF errati. Tuttavia, è anche possibile che durante i cinque secondi l'iPhone scatti diverse foto con diverse impostazioni e poi selezioni ed elabori la migliore. Oppure può essere che la foto finale non sia un'immagine, ma un collage di diverse immagini.
Un soggiorno decide la fotometria
Se confronti l'immagine dell'iPhone 13 mini con quella dell'iPhone 13, non dovresti notare differenze.
Tuttavia, le immagini sono molto diverse. I dati EXIF ci mostrano il motivo: l'iPhone 13 mini opta per la modalità di misurazione «Spot» e l'iPhone 13 per «Pattern».
- Spot: il software decide l'esposizione in base alla luce al centro dell'immagine.
- Pattern: talvolta è chiamata anche «matrix metering». Con questa misurazione dell'esposizione, l’immagine viene divisa in un numero di griglie che varia da fotocamera a fotocamera. Per ogni quadrato della griglia vengono analizzati i dettagli e la luminosità, che formano una base su cui viene calcolata una media che determina l'esposizione.
Infatti, se guardiamo il centro dell'immagine, notiamo che in un salotto si è spenta una luce.
Ancora una volta, l'iPhone fa il lavoro per te. Un fotografo o una fotografa professionista dovrebbe decidere manualmente il metodo di esposizione, nel caso in cui faccia davvero una qualche differenza nella foto finale. L'iPhone, invece, lo fa e basta.
Il filtro diffusore esagera
La più grande insidia di qualsiasi modalità notturna è il filtro diffusore. Se la fotocamera non cattura abbastanza luce, i programmatori software possono decidere di alzare troppo la luminosità e poi usare il filtro diffusore per ridurre il rumore dell'immagine. Questo porta poi a immagini estremamente brutte che in linea di principio non rappresentano nulla, ma semplicemente raggiungono lo stato «foto».
Come regola generale, vale quanto segue: più chiaro è il blu del cielo notturno, più forte è il filtro diffusore.
L'iPhone 13 non è il peggior colpevole. Tuttavia, le immagini dell'ultima generazione di iPhone non superano il test sullo schermo del PC. Quando mai hai visto delle nuvole così sopra la Svizzera?
Su Instagram e Facebook sembra tutto ok, ma sul grande schermo i difetti diventano evidenti, anche se non possono essere visti di giorno.
Per confrontare: senza modalità Notte e senza luce
La modalità Notte tecnologicamente è impressionante, anche se non mi piace il cielo azzurro. Nella mia testa, il colore della notte non è l’azzurro, ma il grigio-nero o il blu scuro. Però non posso incolpare la tecnologia per questo.
Le foto qui sopra possono avere i loro difetti, ma sono impressionanti se guardi il risultato di uno scatto senza modalità Notte. Per farlo, ho usato l'iPhone SE (2a generazione), perché la fotocamera dell’iPhone più economico non supporta la fotografia notturna.
La modalità Notte ha bisogno dell'inquinamento luminoso del mondo moderno, perché senza di esso non funziona nulla. Lo dimostrano i primissimi test notturni con l'iPhone 13 Pro Max nel posto più buio dell’area di Zurigo che conosco: la Sihltalstrasse.
Conclusione: migliore è meglio
ggfoto pone un’ottima domanda: si nota la modalità Notte «migliorata»? No, non in questo confronto. Ma possiamo ricavare alcune regole generali sul tema della fotografia notturna.
- Più fotocamere ha un iPhone, migliore è lo scatto al buio.
- Più nuovo è l'iPhone, migliore è lo scatto al buio.
- Più costoso è l'iPhone, migliore è lo scatto al buio.
Questo però non significa che un iPhone 13 Pro o un Pro Max scatta foto notturne perfette. Apple continua a non essere totalmente immune alle solite debolezze della modalità Notte. La luminosità viene aumentata e poi viene usato un filtro diffusore per nascondere il peggio. Funziona, ma non fa una bella impressione su un grande schermo. Le immagini mostrano evidenti debolezze se viste da vicino su un grande schermo.
L'hardware di Apple si sviluppa lentamente, l'azienda non si sta unendo alla corsa per il maggior numero di megapixel e anche l’apertura del diaframma sta diventando più piccola solo lentamente. Apple è ancora lontana da un’apertura virtuale di f/0,95 come quella di Huawei, ma questo non svaluta le prestazioni del costrutto IA/fotocamera.
L'iPhone 13 arriva a poco più di quattro secondi del tempo di esposizione di cinque secondi, ma i risultati sono abbastanza accettabili. La serie dei modelli 13 non solo migliora l’apertura del diaframma, ma usa anche dei trucchetti con il software per ottenere ancora di più dalle immagini.
Nel frattempo, è passata da un po’ la mezzanotte. Vado a dormire. La prossima volta confronterò gli iPhone Pro Max 11, 12 e 13.
Link di riferimento
- Tutte le immagini originali di questo articolo da scaricare
- Sistemi di fotocamere della serie iPhone 13 a confronto (digitec.ch)
- Sistemi di fotocamere della serie iPhone 13 a confronto (gsmarena.com)
Per chiarezza, raccomando i dati di gsmarena.
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Giornalista. Autore. Hacker. Sono un contastorie e mi piace scovare segreti, tabù, limiti e documentare il mondo, scrivendo nero su bianco. Non perché sappia farlo, ma perché non so fare altro.