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L'UE indaga su "X": l'azienda di Musk rischia multe miliardarie per disinformazione
L'Unione Europea ha accusato la piattaforma "X" di Elon Musk di "diffondere contenuti illegali" e ha aperto un procedimento ufficiale. L'indagine è incentrata sulla mancanza di trasparenza e di moderazione dei discorsi d'odio e delle informazioni false, oltre che sul possibile inganno degli utenti.
L'UE sta prendendo per i fondelli il servizio online "X" e sta aprendo un procedimento contro la piattaforma. L'obiettivo dell'indagine è quello di scoprire fino a che punto le accuse mosse dall'UE nei confronti di "X" sono vere.
"X" potrebbe aver violato le norme sulla gestione del rischio. "X" ha anche svolto un lavoro inadeguato di moderazione della disinformazione e dei discorsi di odio, di prevenzione della distribuzione di contenuti illegali e di trasparenza pubblicitaria. O almeno questa è l'accusa dell'UE.
Modelli scuri e spunte blu
L'attenzione è rivolta anche ai cosiddetti dark pattern. Si tratta di trucchi - spesso grafici - utilizzati per indurre gli utenti ad agire contro i propri interessi. Prendiamo ad esempio i banner dei cookie, dove il pulsante "Accetta tutto" è molto più grande e colorato del pulsante "Rifiuta".
Nel caso di "X", questo vale anche per le spunte blu che in passato venivano utilizzate per verificare gli account. Oggi vengono utilizzate anche per i contenuti a pagamento, presumibilmente per aumentare la fiducia nel rispettivo account.
Il rapporto "X" difettoso è il motivo del procedimento
La Commissione UE ha classificato X come una "Very Large Online Platform" (VLOP) a causa delle sue dimensioni (112 milioni di utenti attivi al mese). Ai sensi del Digital Services Act (DSA), queste aziende sono obbligate a intraprendere determinate azioni. Ad esempio, il DSA richiede a queste aziende di dotarsi di determinati meccanismi di segnalazione e di azione per i contenuti illegali.
Dopo numerose segnalazioni di articoli illegali e fuorvianti - soprattutto in relazione all'attacco di Hamas del 7 ottobre di quest'anno - è stato inviato un questionario alla piattaforma. L'UE voleva sapere cosa intendesse fare "X" al riguardo. La Commissione UE ha deciso di avviare un procedimento in parte basato sulla valutazione di questo questionario.
Potrebbe essere costoso per Musk
Le persone responsabili stanno attualmente conducendo colloqui ed esami. Possono anche decidere misure provvisorie - ma "X" potrebbe anche agire di propria iniziativa e migliorare i difetti. La procedura non ha una scadenza precisa, quindi potrebbe andare per le lunghe. Tuttavia, se si conclude a favore di "X", può essere molto costoso: La multa potrebbe arrivare fino al 6 percento del fatturato globale della piattaforma.
Il procedimento è simbolico
Il procedimento è ancora nelle fasi iniziali e potrebbe concludersi senza alcun risultato. Tuttavia, il fatto che il procedimento sia stato avviato parla da sé. Da un lato, l'UE sta mostrando i suoi muscoli. Come nel caso della regolamentazione USB-C, quando si è scontrata con Apple, i responsabili stanno dimostrando che non si sottraggono al confronto con i "grandi giocatori". Anche l'UE lo sottolinea con la dichiarazione di poter adottare "misure provvisorie".
La Legge sui Mercati Digitali, o Legge sui Servizi Digitali, è già dimostrabile che non è una tigre di carta: verrà applicata. L'UE può quindi emanciparsi in qualche modo dall'accusa di essere una costruzione ingombrante e tecnologicamente dipendente. Il fatto che l'indagine prosegua per un po' e che a "X" sia stata data l'opportunità di rettificare la situazione in modo indipendente dimostra anche la correttezza legale.
Immagine di copertina: ShutterstockA 22 persone piace questo articolo
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Da quando ho scoperto come attivare entrambi i canali telefonici sulla scheda ISDN per ottenere una maggiore larghezza di banda, sperimento con le reti digitali. Con quelle analogiche, invece, da quando so parlare. A Winterthur per scelta, con il cuore rossoblu.