Recensione Samsung Q95T: ottima immagine, potenziale sprecato
Test del prodotto

Recensione Samsung Q95T: ottima immagine, potenziale sprecato

Luca Fontana
14/1/2021
Revisione: Leandra Amato

I prodotti QLED, fiore all'occhiello del colosso sudcoreano, sono stati per anni il punto di riferimento dell'industria degli LCD. Giustamente. Solo che... questa volta, il potenziale sembra essere stato sprecato.

Sono passati quasi due anni dalla mia ultima recensione di un televisore Samsung. All'epoca, mi chiedevo perché Samsung stesse lanciando un TV 8K quando ancora non esistevano contenuti 8K. Oggi tutti i produttori lo fanno, ma la mia domanda continua a non avere risposta. E così continua anche il mio scetticismo.

Non arrabbiarti, Samsung.

Il TV UHD di punta è ancora attuale, non lascia niente a desiderare e costa molto meno. Risponde al nome di Q95T, si basa sulla tecnologia LCD QLED e, per un mese, ha deliziato le mie giornate durante le feste.

Samsung QE55Q95T (55", QLED, 4K, 2020)
TV
Etichetta energetica G

Samsung QE55Q95T

55", QLED, 4K, 2020

Samsung QE65Q95T (65", QLED, 4K, 2020)
TV
Etichetta energetica G

Samsung QE65Q95T

65", QLED, 4K, 2020

Samsung QE75Q95T (75", Q9, QLED, 4K, 2020)
TV
Etichetta energetica G

Samsung QE75Q95T

75", Q9, QLED, 4K, 2020

Samsung QE55Q95T (55", QLED, 4K, 2020)
Etichetta energetica G

Samsung QE55Q95T

55", QLED, 4K, 2020

Samsung QE65Q95T (65", QLED, 4K, 2020)
Etichetta energetica G

Samsung QE65Q95T

65", QLED, 4K, 2020

Samsung QE75Q95T (75", Q9, QLED, 4K, 2020)
Etichetta energetica G

Samsung QE75Q95T

75", Q9, QLED, 4K, 2020

Diamo un’occhiata più da vicino.

QLED, One Connect Box e design

Partiamo dall'inizio: QLED è l'abbreviazione della tecnologia delle immagini «Quantum Dots» di Samsung. Si basa su nanoparticelle, ovvero particelle che assorbono la retroilluminazione bluastra dei LED negli strati inferiori dello schermo TV e la convertono in luce bianca. Questo permette ai sub-pixel rossi, verdi e blu negli strati superiori di mescolare colori molto più puri di quelli dei convenzionali TV LCD. Questo è ciò che rende il QLED superiore.

Il nome – «QLED» – non è altro che una strategia di marketing, anche se a Samsung non piace ammetterlo. Altri produttori usano la stessa tecnologia, ma la chiamano in un altro modo. Ad esempio, Sony la chiama «Triluminos», mentre LG «Nanocell». Il trucco di Samsung è che, grazie alla «Q», la sua tecnologia di nanoparticelle viene spesso confusa con la grande tecnologia concorrente, l'«OLED».

Il fatto che oltre all'OLED la concorrenza utilizzi le stesse nanoparticelle, tuttavia, non significa che in questo campo sia altrettanto sviluppata. I televisori LCD a nanoparticelle di Samsung sono i miei preferiti, perché quando si tratta di rappresentare i contrasti sono più simili all'OLED rispetto agli altri.

Di solito.

Il Q95T – il TV che sto testando – viene fornito con una One Connect Box, una «scatola» separata per le connessioni esterne. Un unico cavo, quasi invisibile, collega l'One Connect Box al TV e lo alimenta allo stesso tempo. Se nascondi la scatola in un cassetto del tuo mobile TV, nascondi anche i vari cavi.

Soluzione pratica ed elegante!

Scusa per i peli di gatto. Ho provato a toglierli, ma qui sembra che vengano attratti da qualsiasi superficie.
Scusa per i peli di gatto. Ho provato a toglierli, ma qui sembra che vengano attratti da qualsiasi superficie.

L’One Connect Box ha queste porte:

  • 3 porte HDMI 2.0b
  • di cui una con eARC
  • 1 porta HDMI 2.1 (4K 120Hz, VRRR & ALLM)
  • Input lag: 10,2 millisecondi in modalità gioco
  • Tutti gli ingressi supportano HLG, HDR10 e HDR10+
  • Niente Dolby Vision. Tuttavia, Dolby Atmos può essere trasmesso a una soundbar compatibile con Atmos o a un ricevitore esterno
  • 2 porte USB-2.0
  • 1 uscita Toslink
  • 1 porta LAN
  • Una porta per l'antenna

Quando si tratta di design, Samsung colpisce sempre nel segno: semplice, elegante, moderno. Se guardi l'immagine dal davanti, il bordo dello schermo di alluminio ha uno spessore di soli tre millimetri. Praticamente inesistente. È come se l'immagine fluttuasse nello spazio. Il pannello, con i suoi tre centimetri, è un po' più spesso.

Il TV visto di lato, senza peli di gatto.
Il TV visto di lato, senza peli di gatto.

Il pannello ha un unico supporto, posto al centro. Il bordo inferiore dello schermo e la superficie su cui è posizionato il televisore sono separati da circa 8,5 cm. Uno spazio sufficiente per una sound bar, che non c’è in foto.

Fantastico. E ora passiamo all’immagine UHD.

Immagine UHD nitida con una sfumatura di rosso

Testo il TV con il film «Jurassic World - Il regno distrutto» del 2018, che utilizzo per tutte le mie recensioni TV. L'ho visto su così tanti TV che riconosco subito i punti di forza e quelli deboli dell'immagine.

La prima scena:

Che il rituale abbia inizio
Che il rituale abbia inizio

Si svolge di notte, quindi il processore – il cervello del TV – deve fare in modo che il nero sia veramente nero e non un grigio slavato. Ad esempio sullo sfondo, dove c'è il cielo notturno. Deve anche fare attenzione a non «ingoiare» i dettagli. Allo stesso tempo, alcune aree estremamente luminose sullo schermo non dovrebbero apparire spente. La lampada in alto a sinistra, ad esempio. O la bocca del t-rex e l'impermeabile giallastro del poveretto che sta per essere divorato.

Per i processori dei TV, non è mai facile riprodurre una scena scura. Qui è tutta questione di equilibrio. È un’operazione altamente sofisticata che spinge ogni processore al limite delle sue capacità.

Samsung Q95T
Samsung Q95T
Fonte: Gennaio 2021

OK, sull'immagine è visibile una sottile sfumatura di rosso. È minima e non troppo grave. Mi piacciono molto i dettagli: le papille gustative sulla lingua o i denti affilati come rasoi. Per questo, però, la tipica immagine LCD è un po' troppo luminosa per i miei gusti, nonostante il Full Array Local Dimming (FALD). FALD significa che centinaia di LED molto vicini tra loro forniscono la retroilluminazione. A seconda del modello, alcune dozzine di LED sono raggruppate per formare zone di oscuramento.

Nel caso del Q95T, ce ne sono 120. Come per un TV OLED, queste zone possono oscurarsi localmente o addirittura spegnersi completamente. In questo modo le aree scure dell'immagine vengono oscurate e quelle chiare vengono illuminate. Soprattutto in scene come quella di cui sopra. È tanto più sorprendente che questa scena appaia pallida, nonostante il FALD. Confrontiamo la scena con un televisore OLED di Philips.

Philips OLED 805
Philips OLED 805
Fonte: novembre 2020

Questa immagine ha molto più punch.

È interessante notare che, nel Q95T, Samsung ha installato solo la metà delle zone di oscuramento rispetto al Q90R, il modello precedente dello scorso anno. Purtroppo non ho potuto testarlo, quindi non posso fare confronti diretti. Tuttavia, secondo alcune recensioni, Samsung ha migliorato l'algoritmo FALD a tal punto che il Q95T ha ancora meno blooming del suo predecessore. Incredibile. Normalmente, più zone di oscuramento ci sono, meno blooming si verifica. Quindi Samsung deve aver fatto qualcosa di giusto.

Se ti stai chiedendo cosa sia il blooming, aspetta ancora un attimo. Tra poco ci arrivo.

Alcune persone in malafede sostengono che i sudcoreani abbiano deliberatamente incluso meno zone di oscuramento nel loro TV di punta UHD per far risaltare la differenza con il loro TV 8K FALD, che ne ha ben 500. Questo dovrebbe convincere i consumatori indecisi a optare per il Q950T, che costa circa il doppio.

Preferisco non fare commenti. Passiamo alla scena successiva.

Anche qui: i contrasti sono estremi in un'unica immagine.”
Anche qui: i contrasti sono estremi in un'unica immagine.”

Nel film «Sopravvissuto - The Martian» di Ridley Scott, scene all'aperto come questa abbondano: il sole cocente rende le scene nel deserto roccioso marziano estremamente luminose. Ad esempio tra le sterili formazioni rocciose in mezzo all'infinito mare di dune, che si snoda in tutte le possibili sfumature di arancione come un oceano intorno alle isole tropicali.

La scena, con le sue differenze di luminosità, fa sudare i processori di dei TV più avanzati. Come quella del t-rex, ma al contrario. Qui infatti la scena è principalmente luminosa, tranne qualche zona scura vicino alle rocce.

Diamo un’occhiata più da vicino.

Samsung Q95T
Samsung Q95T
Fonte: gennaio 2021

E ora il Philips OLED 805:

Philips OLED 805
Philips OLED 805
Fonte: novembre 2020

Ecco qua di nuovo la sfumatura rossa. Questa volta è difficile non vederla. Il deserto dovrebbe essere molto più arancione sul TV Samsung. L'immagine di Philips offre colori molto più precisi. D'altra parte non c'è traccia del Black Crush, un effetto che si verifica quando i dettagli scompaiono nelle zone scure dell'immagine sul QLED. Un difetto che ho già rimproverato a Philips durante la recensione.

Prima di leggerci troppa negatività: la sfumatura rossa non dà fastidio e te ne accorgi appena, a meno che tu faccia un confronto diretto. La vedrai solo se guardi con attenzione o sai esattamente come dovrebbe apparire la scena.

Anche questa immagine, ad esempio, è tratta da «Jurassic World»:

Samsung Q95T
Samsung Q95T
Fonte: gennaio 2021

Mi piace l'aspetto equilibrato e naturale dell'immagine. I dettagli sono quasi tutti visibili, che si tratti dell'alone di luce intorno al sole, del profilo dei personaggi o dell'ombra proiettata dall'aereo sulla pista. E, senza fare confronti, la sfumatura rossa sembrerebbe più una tonalità piacevolmente calda.

Questo è ciò che intendo quando dico che non dà veramente fastidio se non fai un paragone diretto. A proposito, ecco un altro confronto con i TV altri produttori.

Philips OLED805
Philips OLED805
Fonte: ottobre 2020
Sony A8
Sony A8
Fonte: settembre 2020
LG OLED GX
LG OLED GX
Fonte: agosto 2020
TCL X10
TCL X10
Fonte: luglio 2020

Se il rosso ti dà fastidio, purtroppo non puoi liberartene con altre modalità di immagine (Vivid, Film, Smart, ecc.), ma solo con una buona calibrazione. Io durante il test non lo faccio. Mi interessa capire qual è «l'immagine TV perfetta» secondo il produttore.

Se vuoi cambiare le impostazioni, dai un’occhiata a rtings.com (in inglese). Lì troverai tutti i parametri necessari per sistemare i colori.

Super FALD senza Blooming

E ora parliamo del blooming. Nei TV FALD, centinaia di LED sono raggruppati per formare zone di oscuramento. Il Q95T ne ha 120.

Quando l'immagine dovrebbe essere scura, i LED sono spenti o oscurati. Dove l'immagine dovrebbe essere luminosa, brillano a piena potenza. In situazioni estreme, però, questo può creare l’effetto blooming. Si tratta di perdite di luce che si traducono in una sorta di aureola che appare intorno agli oggetti luminosi su uno sfondo scuro. Ad esempio, una luna piena in un cielo notturno.

Nella pratica, funziona così: il Q95T è un TV UHD, quindi ha più di otto milioni di pixel, ma solo 120 aree di oscuramento. Questo significa che non tutti i pixel possono essere illuminati con estrema precisione. Nel caso della luna piena, i LED si illuminano anche dove dovrebbe esserci il nero.

Ecco come appare l'aureola.

Blooming molto visibile sull'LG SM9900
Blooming molto visibile sull'LG SM9900
Fonte: febbraio 2020

La scena sopra è tratta da «Westworld», stagione 2, episodio 2 (timestamp: 00:11:50). Questa foto è stata scattata sul prodotto di punta LG 8K dell'epoca, la SM9900. Orribile, vero?

Confrontiamolo con il Q95T di Samsung:

Samsung Q95T
Samsung Q95T
Fonte: gennaio 2021

Meglio, no? Anche se il nero dove non c'è blooming non è nero come sull'LG. Secondo me, Samsung ha messo a punto il suo FALD in modo molto meno aggressivo rispetto alla concorrenza.

Guarda negli angoli dell'immagine, dove il nero non è veramente nero nonostante il FALD. Si può supporre che i LED sul retro siano «solo» oscurati invece di essere completamente spenti. Samsung sacrifica i contrasti per rendere meno visibile il blooming, perché i confini tra luce e buio sono meno chiari. In altre parole, c'è molto meno oscuramento locale. Tanti saluti ai «miglioramenti» dell'algoritmo.

È tutta un'altra storia con l'X10 di TCL, il primo e unico mini LED TV che ho testato fino ad ora. Qui, di blooming neanche l’ombra. L'oscuramento locale funziona alla perfezione. Quasi come un OLED.

TCL X10
TCL X10
Fonte: luglio 2020

L'X10 di TCL raggiunge questo risultato perché i suoi LED di sfondo sono abbastanza piccoli da ospitare più LED nel pannello e, quindi, offrono più di 700 zone di oscuramento. Da qui il termine «mini» in «mini LED». Secondo me, ci troviamo di fronte al futuro prossimo dei televisori LCD.

Anche per Samsung, dato che il marchio lancia quest'anno il suo primo mini LED TV.

Tuttavia i mini LED sono costosi, come qualsiasi tecnologia nuova. Se è questione di budget, preferirei meno blooming e più contrasti. In qualsiasi caso. Dopo tutto, gli esempi che seguono parlano da soli. Vediamo prima il SM9900 di LG. Presta particolare attenzione al blooming a partire dal 25° secondo:

Stessa scena, sul Q95T di Samsung:

Per me Samsung vince a testa alta, anche se non riesco a liberarmi dell'idea che sprechi il potenziale di oscuramento. Ho già provato ad aumentare l'oscuramento locale nelle impostazioni, ma non ho notato alcuna differenza.

E per quanto riguarda l'upscaling?

Al di là di UHD e HDR, il processore è messo ancora più a dura prova quando deve ricevere ed elaborare i segnali delle immagini, come nel caso di Blu-ray o della televisione in diretta. Rimuove il rumore, migliora i colori, smussa i bordi, rende l'immagine fluida (grazie all'interpolazione dei fotogrammi compensata dal movimento), aggiunge qualsiasi informazione mancante di pixel dove la sorgente non ha una risoluzione UHD e migliora il contrasto.

Non è un compito facile.

Il mio esempio preferito: «The Walking Dead». La serie è stata volutamente girata su pellicola da 16 mm, per creare la sensazione di un mondo post-apocalittico grazie alla granularità antiquata e al rumore dell'immagine.

La famigerata scena di Negan. Stagione 7, Episodio 1.
La famigerata scena di Negan. Stagione 7, Episodio 1.
Fonte: Netflix, HD-SDR. Timestamp: 00:02:30

La prima impressione è ottima. Soprattutto se guardi bene i dettagli. Non è la prima volta che vedo un risultato del genere con dispositivi UHD. Il fatto che il Q95T gestisca così bene questa scena mi sorprende. Non vedo l'ora di fare un confronto l'GX di LG. Fino ad ora, il mio preferito per l'upscaling.

Ma prima vediamo l'immagine del Samsung Q95T a piena grandezza:

Samsung Q95T
Samsung Q95T
Fonte: gennaio 2021

Questa immagine conferma la mia teoria sui dettagli. Guarda la barba di Negan intorno alla bocca e al mento. Lo sfondo sembra pulito, non si vede alcun rumore. I TV degli altri produttori non ci riescono così bene, Ad esempio, il TCL. Avevo già criticato il loro processore in un test precedente.

Ora è il turno del GX di LG, attualmente il TV migliore sul mercato:

LG GX
LG GX
Fonte: agosto 2020

Il nero ricco dell'OLED dà all'immagine più saturazione, più punch. Il TV LG inoltre rende meglio i bordi e i dettagli. Lo sfondo tra i due uomini è visibilmente meno rumoroso, anche se questo può essere dovuto anche alla presenza di un leggero Black Crush: non solo inghiotte qualche dettaglio di troppo sul volto di Negan, ma anche il rumore dell'immagine.

Diamo un’occhiata ai TV di altri due produttori.

Panasonic GZC2004
Panasonic GZC2004
TCL X10
TCL X10
Fonte: luglio 2020

Vedi cosa intendo per rumore di fondo? Questo è esattamente quello che vogliono i produttori, ma i processori Samsung e LG sono così potenti che a loro non importa.

La scena è ottima per testare e confrontare diversi modelli.

Suono perfettamente accettabile e sistema operativo collaudato

Com'è il sistema audio? Mettiamola così, non l'ho quasi notato. Certamente non in modo negativo, il che è un buon segno. Di solito, i sistemi audio integrati in pannelli ultrasottili lasciano davvero a desiderare. Il più delle volte il suono è vuoto e metallico. Tuttaviia, quello del Philips OLED805 e del Samsung Q95T sono stati una piacevole eccezione.

Per essere precisi, il modello di quest’ultimo è dotato di due altoparlanti da 10 watt nella parte superiore e inferiore dello schermo, oltre a due subwoofer da 10 watt. Quindi parliamo di un sistema 2.2.2, in grado di riprodurre un suono relativamente decente che sembra provenire dal centro dello schermo. Dell'«Object Tracking Sound» (OTS), tanto pubblicizzato dal colosso, non ho notato granché. Simile alla Acoustic Surface Technology di Sony, l’OTS dovrebbe assicurare che il suono corrispondente a un oggetto che entra nell'immagine da sinistra si possa effettivamente sentire da sinistra.

Una sorta di suono surround.

Bel tentativo, ma il Q95T non può sostituire un vero sistema surround. Con il canale HDMI eARC aggiuntivo e l’One Connect Box (HDMI 3), puoi comunque inviare il segnale audio senza perdite dal TV a una sound bar o a un ricevitore, come Dolby Atmos. Gli altoparlanti del TV non sono in grado di farlo da soli.

Infine, parliamo del sistema operativo Tizen OS. Non è cambiato quasi niente. Un po' come per il WebOS di LG, applicazioni come Netflix, Prime Video, Disney+ e AppleTV si aprono in tessere che si trovano nella parte inferiore dello schermo. Grazie all'ottimo processore Samsung, le app si aprono rapidamente e senza problemi. Durante il mio test, Tizen è andato in crash una volta sola. Sono riuscito a risolvere solo staccando la spina, rimettendola a posto e riaccendendo il TV.

Forse Samsung non ha osato abbastanza?

Il Q95T è un buon TV. Direi addirittura ottimo. Ma c'è qualcosa che mi tormenta: ho la sensazione che Samsung non abbia osato abbastanza con i suoi TV UHD 2020 di punta. Ad esempio penso al numero di zone di oscuramento, dimezzate. O all'oscuramento locale incredibilmente contenuto.

Secondo me, avrebbe potuto fare di meglio. Mi chiedo se Samsung si sia deliberatamente trattenuta dal migliorare la sua gamma di 8K, come alcuni sostengono. Mi sembra un po' inverosimile. Non è che Samsung riceva punti bonus quando chi scrive recensioni – tipo me – si indigna o infastidisce per queste cose.

Resta il fatto che non ho ancora trovato una spiegazione conclusiva. Peccato che Samsung non abbia fatto qualcosa di più per celebrare il suo ultimo TV FALD di punta. Dopo tutto, i sudcoreani lanciano il loro primo mini LED TV quest'anno. In termini di qualità dell'immagine, non mi aspetto altro che – battutona in arrivo – salti quantici.

Forse mi sarei dovuto dare anche io al marketing.

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La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore dei film e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot». 


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