Lorenz Keller
Test del prodotto

Samsung Ring alla prova: scatta una foto con un semplice schiocco di dita

Lorenz Keller
27/2/2025
Traduzione: Rebecca Vassella

Il Samsung Galaxy Ring è il nuovo arrivato tra gli anelli intelligenti – e piuttosto costoso in confronto. Ma come si comporta nella vita di tutti i giorni?

Samsung è sia un pioniere che un ritardatario. Il gigante tecnologico sudcoreano è il primo grande produttore a lanciare sul mercato un anello intelligente. Allo stesso tempo, esiste già una concorrenza consolidata da parte di marchi più piccoli. Qui trovi i miei rapporti di prova su Oura, Ultrahuman e RingConn.

Il Galaxy Ring non si deve quindi affermare con Google e Apple nel test, ma con le start-up, alcune delle quali sviluppano da anni tracker per il dito.

Custodia chic, batteria debole

Già durante l'unboxing, Samsung mostra le sue capacità: la custodia Galaxy Ring è un vero e proprio richiamo visivo e si distingue dalla concorrenza. Per me è un'interessante combinazione di porta trucchi e portagioie. Un anello LED mostra l'avanzamento della carica e la capacità della batteria dell'anello: un aspetto ben studiato e moderno.

La custodia Samsung (a destra) a confronto con la custodia RingConn. Altri produttori, come Oura o Ultrahuman, non offrono alcuna custodia di ricarica.
La custodia Samsung (a destra) a confronto con la custodia RingConn. Altri produttori, come Oura o Ultrahuman, non offrono alcuna custodia di ricarica.
Fonte: Lorenz Keller

Ma l'aspetto elegante ha un enorme svantaggio: la batteria della custodia è semplicemente troppo piccola. Riesce a caricare completamente l'anello solo poco meno di due volte. Nel test, ad esempio, ho caricato il Galaxy Ring dal 6 al 100%, impiegando 40 minuti. In seguito, la custodia era già al 49% della capacità che mi ha permesso di caricare l'anello una sola volta ancora dal 5 all'82%.

Tuttavia, l'anello ha un'autonomia accettabile. Nel test, quello di misura 12 è durato da sette a otto giorni.

Non con l'iPhone, ma con tutti i dispositivi Android

Apple rimane fuori: il Galaxy Ring è compatibile solo con i dispositivi Android, ma almeno non devono essere per forza Samsung. Anche se ci sono delle restrizioni.

Per collegare l'anello al mio Google Pixel 9 Pro, ho dovuto scaricare due app: «Galaxy Wear» per la connessione e «Samsung Health» per l'analisi dei dati. Questa soluzione con due programmi è inutilmente complicata, soprattutto perché informazioni importanti come lo stato della batteria vengono visualizzate solo nell'app di connessione e non in quella di tracciamento, che uso tutti i giorni.

Il Galaxy Ring dopo l'unboxing.
Il Galaxy Ring dopo l'unboxing.
Fonte: Lorenz Keller

Valutazione piacevole del tracciamento

«Samsung Health» è un'applicazione semplice e chiara. Tutte le informazioni importanti sono visibili a colpo d'occhio. L'applicazione può essere personalizzata in base alle proprie esigenze: valori come la glicemia o la pressione sanguigna, che l'anello non misura, possono essere semplicemente nascosti.

L'anello stesso tiene traccia dell'attività, del sonno, della frequenza cardiaca e dell'ossigeno nel sangue. Utilizza questi dati per calcolare continuamente un livello di stress e un valore energetico. Quest'ultimo è l'unità centrale del benessere e misura l'equilibrio tra recupero e attività.

La presentazione dei dati è ben fatta: i valori di base come il punteggio del sonno (tra 1 e 100) sono direttamente visibili nella pagina iniziale, completati da una breve valutazione. Con un tocco si apre l'analisi dettagliata, che contiene una ripartizione precisa delle fasi del sonno, come sonno profondo, sonno leggero, REM e tempo di veglia. Inoltre, sono presenti valori comparativi con misurazioni precedenti e con il proprio gruppo di età.

L'app è strutturata in modo chiaro, ma offre anche analisi dettagliate nella profondità dei menu.
L'app è strutturata in modo chiaro, ma offre anche analisi dettagliate nella profondità dei menu.
Fonte: Lorenz Keller

La cosa positiva è che l'app invia solo alcune notifiche, ad esempio se non mi sono mosso abbastanza entro sera. Anche il coaching attivo è pratico: per dormire meglio, l'app analizza le abitudini per una settimana e fornisce consigli personalizzati, tra cui la registrazione dei rumori del russare.

I sensori si illuminano e sono chiaramente visibili dall'esterno, il che può essere fastidioso di notte.
I sensori si illuminano e sono chiaramente visibili dall'esterno, il che può essere fastidioso di notte.
Fonte: Lorenz Keller

L'anello riconosce il controllo dei gesti

Per la seconda parte del test dettagliato, ho collegato l'anello al Samsung Galaxy S24 Ultra. Anche in questo caso sono necessarie diverse app per la connessione e la localizzazione, ma almeno sono già preinstallate.

L'aspetto positivo è che non si notano differenze nella vita di tutti i giorni. Il tracciamento e l'analisi sembrano funzionare altrettanto bene, indipendentemente dal fatto che io stia usando un Samsung Galaxy o un altro dispositivo Android. Purtroppo, questo non è spiegato chiaramente nella documentazione.

Questo vale anche per le nuove funzioni che Samsung ha annunciato per un primo aggiornamento: la valutazione dell'ambiente di riposo. A questo scopo vengono utilizzati sensori aggiuntivi collegati tramite l'app SmartThings. La «consulenza sulla durata del sonno» con l'aiuto dell'IA suggerisce gli orari ottimali per il sonno e la veglia e dà consigli su come svegliarmi riposato al mattino. Un tracker di consapevolezza tiene traccia anche dell'umore, della respirazione e dei livelli di stress.

L'anello traccia tutti i parametri importanti sul dito.
L'anello traccia tutti i parametri importanti sul dito.
Fonte: Lorenz Keller

Il controllo dei gesti del Galaxy Ring è un vero punto di forza, ma è disponibile solo per i dispositivi Samsung. Nel test ha funzionato in modo molto affidabile. Basta far toccare il dito con l'anello e il pollice per attivare la fotocamera o disattivare la sveglia. È particolarmente pratico se non vuoi svegliare nessuno di notte o se vuoi scattare un selfie veloce.

Anche chi utilizza un Galaxy Watch ha un vantaggio. I dati provenienti dai tracker di entrambi i gadget vengono combinati, ma i dispositivi non misurano tutto il tempo. Secondo il produttore, questo dovrebbe far risparmiare circa il 30% della batteria. Alla domanda, Samsung afferma anche che alcuni calcoli sono migliori con Galaxy AI, che è disponibile solo sui dispositivi Samsung. Un esempio è l'Energy Score, che calcola le prestazioni in base ai dati sul sonno e sull'attività.

Quanto è preciso l'anello Samsung?

Non è facile valutare la precisione del Galaxy Ring nell'uso quotidiano. L'ho indossato diverse volte in parallelo con un prodotto della concorrenza o con il mio smartwatch. I risultati sono sempre simili e difficilmente si differenziano l'uno dall'altro. Ecco un esempio di come l'anello e l'orologio si confrontano nel rilevamento del sonno:

Il tracciamento del sonno dell'anello a sinistra e dello smartwatch a destra.
Il tracciamento del sonno dell'anello a sinistra e dello smartwatch a destra.
Fonte: Lorenz Keller

Per quanto riguarda il monitoraggio del sonno, ad esempio, entrambi i dispositivi si avviano quasi contemporaneamente e le valutazioni sono in gran parte le stesse. La differenza più grande è che l'anello non ha contato i circa 30 minuti che ci ho messo ad alzarmi dal letto come una fase di veglia, mentre lo smartwatch sì. Ci sono argomenti legittimi a favore di entrambe le interpretazioni, a seconda dell'obiettivo del rilevamento.

Ho potuto testare il contapassi in modo particolarmente accurato: utilizzando un clicker meccanico, ho prima contato manualmente 1000 passi e poi ho confrontato i risultati con altri 1000 passi e con due smart ring e uno smartwatch.

È positivo che tutti e tre i tracker abbiano registrato i 2000 passi in modo abbastanza accurato e che nessuno di essi abbia contato troppi passi. Il Galaxy Ring ha contato 1992 passi, con uno scarto di soli otto passi. Il RingConn Gen 2 si è avvicinato ancora di più al numero effettivo, tralasciando solo quattro passi, mentre il Pixel Watch 3 era il più lontano con 1968 passi. Naturalmente non ho sbagliato a contare i passi con il clicker.

Nel complesso, il Samsung Galaxy Ring offre dati di tracciamento affidabili che convincono anche in confronto alla concorrenza e non registra più attività di quelle effettivamente svolte.

Il grande confronto dei prezzi

Al prezzo di circa 430 franchi, il Galaxy Ring non è un affare. È uno degli anelli intelligenti più costosi sul mercato. Anche il pioniere degli anelli Oura di quarta generazione è più conveniente, a poco meno di 400 franchi, almeno nella versione standard.

La custodia è un highlight del Galaxy Ring.
La custodia è un highlight del Galaxy Ring.
Fonte: Lorenz Keller

Ancora più convenienti sono l'Ultrahuman Ring Air e il RingConn Gen 2, che costano circa 350 franchi ciascuno.

Tutti i modelli offrono funzioni simili e hanno il vantaggio di essere compatibili con tutti i dispositivi Android e iOS. Samsung, invece, si distingue per il controllo dei gesti, un'app superiore alla media e la custodia più bella finora.

In breve

Un buon prodotto in un mercato altamente competitivo

Il Samsung Galaxy Ring impressiona per il suo design e la sua funzionalità. La custodia è super elegante per un anello intelligente. L'app è inoltre organizzata in modo chiaro e il controllo dei gesti offre nuove interessanti possibilità, come spegnere la sveglia o scattare foto.

Samsung ha però perso un'occasione con la capacità della batteria: sono deluso dal fatto che non riesca nemmeno a caricare l'anello due volte completamente. L'anello è anche uno dei più costosi sul mercato, senza offrire un chiaro valore aggiunto rispetto alla concorrenza.

Con i primi aggiornamenti, Samsung dimostra di voler rendere gradualmente più attraente l'anello con ulteriori analisi e calcoli.

Pro

  • Custodia elegante
  • Applicazione chiara
  • Tracciamento accurato
  • Nessun costo di abbonamento per ora
  • Controllo dei gesti

Contro

  • Utilizzabile solo con telefoni Android
  • Gamma completa di funzioni solo per clienti Samsung
  • Abbastanza costoso
Immagine di copertina: Lorenz Keller

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