Steve Jobs mi spiega il Vision Pro
Opinione

Steve Jobs mi spiega il Vision Pro

Samuel Buchmann
13/6/2023
Traduzione: Rebecca Vassella

A cosa serve l'headset AR di Apple? Il fondatore di Apple ha involontariamente risposto a questa domanda 18 anni fa, convincendo anche me come scettico.

Steve Jobs non sapeva che Apple avrebbe presentato il Vision Pro undici anni dopo la sua morte. Tuttavia, in un'intervista del 2005, ha riassunto in 30 secondi a cosa può servire un headest del genere. All'epoca, il fondatore di Apple ha discusso con Kara Swisher e Walt Mossberg dell'iPod e se i video avessero senso su un dispositivo del genere. Ha spiegato il problema delle priorità incompatibili: un lettore MP3 deve essere portatile, mentre i film necessitano di schermi grandi. Non si possono avere entrambe le cose. E poi ha fatto un paragone che 18 anni dopo calza a pennello:

«Le cuffie sono una cosa meravigliosa. Se si indossano delle buone cuffie, si ottiene la stessa esperienza che si otterrebbe con grandi diffusori. Non esistono cuffie per video, però. Un dispositivo che posso portare con me e indossare, e che mi dia la stessa esperienza del mio plasma da 50 pollici a casa. Finché qualcuno non lo inventa, questi vincoli opposti non smetteranno di esistere».

Il confronto con il contesto necessario inizia al minuto 2:30 nel video seguente.

Logico! Il Vision Pro è per i video ciò che le cuffie sono per l'audio. Nel 2005 Apple ha realizzato esattamente ciò che Jobs voleva: delle cuffie per video.

L'analogia è così semplice e azzeccata allo stesso tempo che riduce il mio scetticismo. Finora non ero sicuro che l'ingresso di Apple nell'AR sarebbe stato un successo. Il Vision Pro risolverà un problema? Mi sembrava tecnicamente rivoluzionario, ma non visionario nella sua applicazione:

  • Opinione

    Il Vision Pro di Apple non è visionario

    di Samuel Buchmann

Il motivo di questa mia impressione, la mattina successiva alla presentazione del keynote, è stato il marketing di Apple: i californiani hanno presentato l'headset soprattutto in un uso domestico. Hanno mostrato persone sedute in salotto a guardare un film su un TV virtuale. Oppure persone in ufficio che lavorano su un monitor virtuale. Il Vision Pro viene presentato come un sostituto. Un headset al posto dell'home cinema. Un headset al posto del computer.

Sembra bello a prima vista, ma ha troppi svantaggi: il Vision Pro come home cinema.
Sembra bello a prima vista, ma ha troppi svantaggi: il Vision Pro come home cinema.
Fonte: Screenshot Apple Keynote

Mike Rockwell, responsabile AR di Apple, ha persino giustificato il prezzo elevato affermando: «Se si acquistasse un televisore di ultima generazione, un sistema audio surround e un computer potente con più display ad alta risoluzione, non ci si avvicinerebbe comunque a ciò che offre il Vision Pro». Con questo esplicito e infelice paragone, Apple si dà la zappa sui piedi da sola.

Il Vision Pro non può competere con televisori e workstation come dispositivi di riferimento, sicuramente non nella sua prima generazione e forse neanche mai. Nelle situazioni illustrate, pochissime persone accetteranno gli svantaggi di un headset AR rispetto ai dispositivi fissi. Per quanto comodo sia, l'headset è pur sempre un dispositivo da poggiare in testa e davanti agli occhi. E poiché finora Apple non è riuscita a offrire nuove possibilità visionarie a utenti domestici, non vedo perché dovrei sostituire il mio monitor o televisore con un Vision Pro. Soprattutto non in ampi spazi aperti che Apple ha mostrato durante la presentazione del keynote.

In questo ufficio ci sarebbe spazio per dei veri monitor, così la persona al lavoro non dovrebbe indossare l'headset tutto il giorno.
In questo ufficio ci sarebbe spazio per dei veri monitor, così la persona al lavoro non dovrebbe indossare l'headset tutto il giorno.
Fonte: Screenshot Apple Keynote

Ma il Vision Pro non deve essere un sostituto, bensì solo un complemento. L'headset è soprattutto adatto a utenti domestici che sono spesso in viaggio, e non a casa. A situazioni che Apple ha mostrato secondariamente, come in aereo, ad esempio. O in una camera d'albergo. O in un camper.

È questo il motivo per il quale il mio scetticismo è completamente svanito? No. Mi sarebbe piaciuto vedere più innovazione concettuale. Invece, il principio di Vision Pro è una copia del principio di Meta Quest Pro. Ma forse non servono neanche nuove visioni. Anche le cuffie non hanno inventato l'ascolto della musica. Forse è sufficiente un'implementazione tecnicamente rivoluzionaria di una vecchia idea. Una piattaforma su cui gli sviluppatori possono sviluppare.

La tecnologia AR dovrebbe essere il grande successo di Tim Cook, CEO di Apple. Sembra quindi ironico che sia proprio il suo predecessore Steve Jobs a presentarmi il Vision Pro. Mi chiedo se Cook conosca l'estratto dell'intervista. Sicuramente. Il confronto troverà spazio in una campagna di marketing? Decisamente no. Potenziale sprecato. Non ho bisogno di un sostituto per il mio televisore o monitor. Però voglio le cuffie per video.

Immagine di copertina: Screenshot Apple Keynote

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Le mie impronte digitali cambiano talmente spesso che il mio MacBook non le riconosce più. Il motivo? Se non sono seduto davanti a uno schermo o in piedi dietro a una telecamera, probabilmente mi trovo appeso a una parete di roccia mantenendomi con i polpastrelli. 


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