Testiamo il Rode Wireless Pro: un sistema wireless dalle grandi possibilità
Il microfono Wireless Pro di Rode viene fornito insieme a utili accessori e promette di entusiasmare con le sue funzioni professionali e la lunga portata. Per testarlo sono andata in un bosco.
Il Wireless Pro è un classico sistema radio composto da un ricevitore (RX) e due trasmettitori (TX). Rode ha definito il Wireless Pro «il set di registrazione professionale definitivo» generando altissime aspettative. È un prodotto che si posiziona prima del Wireless Me e del Wireless Go, gli altri due sistemi wireless di Rode, e che, grazie alle sue funzioni avanzate, si rivolge in particolare a coloro che creano contenuti professionali.
Ottimi accessori in dotazione
La confezione contiene due custodie in cui si possono riporre tutti i componenti, tranne il cavo USB. Mi sembra una soluzione molto pratica, perché quando sono in giro per fare riprese con tutte le mie powerbank e i miei cavi, ho già abbastanza attrezzatura da trasportare.
Una delle due custodie funge anche da docking station e da stazione di ricarica per i due moduli trasmettitori e il ricevitore. Stando alle indicazioni, la batteria integrata della stazione di ricarica riesce a fare due ricariche complete dei due trasmettitori e del ricevitore prima di dover essere collegata al cavo di ricarica.
Gli altri accessori in dotazione si possono riporre nella seconda custodia. Non ci sono istruzioni in forma cartacea, né alcun riferimento alla disponibilità online di istruzioni per l’uso dettagliate. Ma non mi sembra una cosa grave: non ho problemi a usare Google e in questo modo si risparmia anche carta.
Il ricevitore e il modulo trasmettitore hanno sul retro una clip con cui si fissano in un attimo alla slitta a contatto caldo o ai vestiti. In alternativa, per il fissaggio si possono usare anche le clip magnetiche composte da un magnete piuttosto forte e da una piccola spilla.
Per registrare, puoi parlare direttamente nel trasmettitore oppure puoi collegare uno dei due microfoni Lavalier in dotazione nel jack del trasmettitore. Per evitare che la spina del microfono Lavalier si sganci inavvertitamente, c’è un apposito anello filettato per fissarla al trasmettitore. Non è proprio comodissimo, ma vale la pena usarlo perché aumenta la sicurezza.
In dotazione ci sono protezioni antivento sia per le unità TX che per i microfoni Lavalier. Per i trasmettitori si tratta di coperture in pelliccia sintetica, mentre per i microfoni Lavalier si tratta di due cappucci in gommapiuma con aggancio a clip. Entrambe le soluzioni antivento restano abbastanza salde sui microfoni, quella in pelliccia si aggancia semplicemente ruotandola.
Controllo del funzionamento: soddisfacente
Una volta estratti dalla custodia di ricarica, i moduli trasmettitori si collegano automaticamente al ricevitore. Un LED blu sempre acceso sul trasmettitore indica che il collegamento con il ricevitore è attivo. Se invece lampeggia significa che il trasmettitore non riesce a stabilire un contatto. Il ricevitore visualizza i trasmettitori collegati indicandone il livello del volume e la qualità della connessione.
Oltre ai due trasmettitori in dotazione, puoi associarne anche degli altri. I due tasti sulla parte inferiore del ricevitore ti permettono di fare l’accoppiamento e altre impostazioni, ad esempio il bilanciamento. Date le circostanze (display piccolo, solo due tasti) direi che funziona abbastanza bene. Per utilizzare tutte le impostazioni ti consiglio comunque di dare un’occhiata alle istruzioni.
Per spegnere il trasmettitore e il ricevitore devi tenere premuto per 1-2 secondi il tasto Ø sul bordo del case. La cosa mi piace, perché dovendo premere per lungo tempo non rischi di spegnere inavvertitamente i dispositivi. Cosa che invece mi è successa più volte con il cursore on/off del mio microfono Comica «VDLive 10».
La registrazione on-board offre comode funzioni
Puoi collegare il ricevitore a una fotocamera o al PC con il cavo jack da 3,5 mm o via USB, oppure puoi usare la Wireless Pro senza altro hardware aggiuntivo. I moduli trasmettitori hanno una memoria interna da 32 Gb che può essere utilizzata per la registrazione on-board, ovvero la registrazione di backup. Che dovrebbe bastare per oltre 40 ore di registrazione audio. Se devi fare solo registrazioni audio da rielaborare successivamente puoi anche fare a meno del ricevitore.
La registrazione on-board è molto utile anche quando la connessione wireless non funziona in modo affidabile. Le registrazioni si sincronizzano successivamente durante l’editing dei video grazie al timecode. Ma attenzione: devi prima attivare la funzione timecode nell’app Rode Central e valutare anche se la tua fotocamera riesce a gestirla di default.
La registrazione on-board non è automaticamente attiva. Per default devi avviarla manualmente premendo un tasto sul trasmettitore. Tuttavia, nell’app puoi impostare la registrazione automatica non appena si accende il trasmettitore. Quando la registrazione on-board è in corso, sul trasmettitore si accende un LED rosso e sul display del ricevitore compare un piccolo punto rosso accanto al trasmettitore corrispondente.
Oltre alla funzione di backup, la registrazione on-board ha anche il vantaggio della registrazione a 32 bit float (ovvero in virgola mobile). Che non avviene nel caso della trasmissione radiofonica.
Peraltro, le registrazioni on-board non si possono cancellare dalla memoria interna. Secondo le istruzioni del produttore, non appena la memoria è piena le vecchie registrazioni vengono sovrascritte da quelle nuove. Cosa che mi sembra poco pratica. A me piace eliminare le registrazioni dei vecchi progetti, in modo che la memoria sia sempre bella pulita. Questo è un aspetto che devi considerare se ti dovesse capitare di restituire o vendere il microfono.
Prova pratica: portata e qualità delle registrazioni
Il primo test del microfono lo faccio a casa. Collego il ricevitore alla mia GoPro e inizio a registrare sulla videocamera. Cammino per casa e parlo in uno dei moduli TX. La connessione wireless della banda da 2,4 GHz regge bene in casa, anche salendo per le scale e attraversando varie stanze aperte. Anche il monitoraggio sul ricevitore tramite cuffie con jack da 3,5 mm funziona senza problemi.
Quindi prendo con me tutta l’attrezzatura e mi dirigo verso il bosco, dove immagino ci saranno meno interferenze radio. Il produttore indica una portata massima di 260 metri per il collegamento radio. Misura che purtroppo non posso verificare con esattezza perché dopo appena 50 metri non riesco più a vedere il punto rosso del mio telemetro laser. Quindi conto dei lunghi passi di circa 70-80 centimetri l’uno. Nel video più sotto vedi com’è andata.
Risultato della prova: la connessione radio si interrompe a circa 25 metri quando do le spalle al ricevitore. Dopo 50 passi, ovvero tra i 35 e i 40 metri, la connessione radio funziona ancora perfettamente se invece sono girata verso il ricevitore. A 100 passi di distanza, corrispondenti a circa 70-80 metri, all’altezza della mia testa il collegamento radio non funziona più e il LED blu del trasmettitore lampeggia. È probabile che gli arbusti e l’altra vegetazione interferiscano con la connessione diretta.
Non posso quindi dire se il collegamento radio possa davvero reggere a 260 metri di distanza. L’impressione è che, anche se reggesse, non sarebbe comunque affidabile. In caso di distanze superiori a 20 metri e di movimenti frequenti, è quindi consigliabile per sicurezza passare alla registrazione on-board.
La qualità audio del microfono Rode mi sembra ottima, sia con sia senza la protezione antivento montata. La voce risulta piena e rotonda e, al confronto, il mio Comica «VDLive 10» dà un risultato piuttosto metallico e distorto. La protezione antivento in pelliccia esclude ottimamente il rumore del vento.
App «Rode Central»: la migliore connessione al microfono
In realtà l’applicazione «Rode Central» non è assolutamente indispensabile per fare delle semplici registrazioni con il Wireless Pro, ma usarla offre alcuni vantaggi.
Una volta scaricata, l’app mi chiede di collegare un microfono Rode. Cosa che faccio subito: infilo il cavo USB-C nella custodia di ricarica con i trasmettitori e i ricevitori e li collego al computer. Nel mio Explorer compaiono immediatamente due nuovi dispositivi con lo stesso nome, ovvero i due trasmettitori. Questo mi permette di copiare le registrazioni on-board direttamente sul mio computer.
«Rode Central» riconosce subito anche la custodia di ricarica ed elenca quattro dispositivi: la custodia, i due trasmettitori e il ricevitore. L’app mi informa che è pronto un aggiornamento del firmware e dopo pochi minuti tutti i dispositivi sono aggiornati.
Ora posso effettuare varie impostazioni sul microfono, ad esempio attivare la funzione timecode per le registrazioni future. Posso anche controllare le mie registrazioni e gli eventuali timecode presenti e convertire le registrazioni.
L’applicazione funziona abbastanza bene, ma preferirei utilizzare un programma come Adobe Premiere. Fra l’altro, sul mio computer non riesco a usare «Rode Central» a schermo intero e non posso ingrandire l’interfaccia. Il programma appare come una schermata fissa sul mio schermo, il che rende più complicati sia la visione d’insieme che l’utilizzo.
Il mio verdetto sul Wireless Pro
Il Wireless Pro ha molte funzioni comode e utili che lo rendono di gran lunga superiore al mio microfono, molto meno caro. Tra queste metterei la buona qualità del suono, la registrazione on-board, la sicurezza contro gli spegnimenti accidentali, la batteria di lunga durata e la copertura antivento che non si stacca. Per l’uso che ne faccio io (occasionali uscite per YouTube), basterebbe anche un Wireless Go II.
Con le sue funzioni professionali aggiuntive, il Pro si rivolge chiaramente a utenti più esigenti. Il Wireless Pro è un ottimo sistema di collegamento wireless molto flessibile, particolarmente adatto alle registrazioni con un’elevata gamma dinamica grazie ai suoi 32 bit float e che permette inoltre molte ore di registrazione.
Immagine di copertina: Debora PapeSi sente a casa sia davanti al PC da gaming che sull'amaca in giardino. È affascinata dall'Impero Romano, dalle navi container e dai libri di fantascienza, tra le altre cose. Fiuta soprattutto le ultime notizie dal settore IT e smart gadget.