Ho speso 800 franchi per una tastiera e lo rifarei subito
L’ho fatto di nuovo: mi sono costruito una tastiera meccanica. Una bella costosa, mannaggia! L’ho pagata più di 800 franchi. Ma spenderei di nuovo così tanto per averla.
Il primo passo per combattere una dipendenza è ammettere di essere dipendente. L'ho letto da qualche parte una volta. Sarà vero? Non ne ho idea.
In ogni caso, so che la mia persona vista da fuori ha un problema, ma io non sono disposto a cambiarlo. Il mio problema, che dal mio punto di vista non lo è, sono le tastiere meccaniche. Le adoro. E non ne ho mai abbastanza. Per la cronaca, non quelle oscene tastiere già pronte che puoi comprare da noi in negozio. No, sto parlando di tastiere fatte con le tue mani. Ne ho undici ormai e ho appena sfornato l’ultima.
Di più, sempre di più
Tutto è iniziato alla fine del 2018, quando ho costruito la mia prima tastiera. Mi ha dato una grande soddisfazione e a lungo. Ma nel 2020, con l'inizio della pandemia, sono stato morso di nuovo dalla febbre dell’artigiano. Ho costruito molte altre tastiere e ho speso un sacco di soldi per i singoli componenti.
Il mio hobby mi è totalmente leggermente sfuggito di mano. Me ne sono reso conto quando ho calcolato i costi della mia ultima tastiera: ho speso più di 800 franchi in tutto. È la tastiera più costosa che abbia mai costruito. Ma onestamente, non mi pento di un solo centesimo. Ogni volta la uso per scrivere, un sorriso mi si stampa in faccia. È un po' come se ne fossi drogato: ogni singolo tasto digitato mi dà sollievo. Dopo tutto, non faccio male a nessuno con la mia dipendenza. Tranne al mio portafoglio.
Il fatto che il mio portafoglio abbia sofferto così tanto questa volta è in parte dovuto al kit di tastiera meccanica che ho scelto. Ma anche gli altri componenti mi sono costati una discreta quantità di soldi.
Il problema: infinite possibilità
Il kit di tastiera meccanica fai da te che ha sedotto il mio cuore questa volta è il SixtyFive di Mode Designs. In realtà, la tastiera costa «solo» 299 dollari. Il barebone, per intenderci, cioè la tastiera senza né tasti né keycap, che devono essere acquistati separatamente. Ma per un drogato appassionato di tastiere come me, la SixtyFive è pericolosa, perché può essere personalizzata nei minimi dettagli. Puoi scegliere diversi materiali e colori sia per la parte inferiore che per quella superiore. Poi c'è il retro magnetico, anch’esso personalizzabile. Ovviamente, tutto questo ha un costo extra.
Adoro il rame. Mi sento magicamente attratto da questo elemento. Sfortuna per me, perché la parte inferiore e il retro della SitxtyFive sono disponibili proprio in rame. Per la modica cifra aggiuntiva di 200 dollari. E la parte inferiore non si vede neanche, o quasi. Costo totale del kit: circa 460 franchi. Ma bisogna pur concedersi qualcosa ogni tanto.
Frankenswitch: più inutile che mai
Nella Community di costruttori di tastiere meccaniche esiste l’inutile disciplina del frankenswitch. In poche parole, smontare diversi switch e ricombinare le singole parti per crearne di nuovi. Fondamentalmente, non è altro che fusion.
Non l’avevo mai fatto prima, perciò ho deciso di provare. Ho costruito i cosiddetti «Holy Boba»: combinando i Boba U4T di Gazzew con gli Halo Switch di Drop ho creato dei nuovi pulsanti tattili. I pulsanti tattili sono quelli che danno un feedback aptico quando viene attivato il segnale di pressione. Si dice che gli Holy Boba siano molto tattili.
In pratica, ho trapiantato lo stelo dello switch di un Drop, cioè la parte che si muove su e giù, nell'alloggiamento dello switch di un Gazzew. Siccome «halo» significa «aureola» in inglese, il Boba U4T si trasforma in un Santo Boba.
Ma è un lavoraccio inutile: un frankenswitch di questo tipo è caro come il fuoco ed esistono interruttori con caratteristiche simili che costano molto meno. È pura dipendenza mania artigianale. Costo totale per 110 frankenswitch: l'equivalente di 145 franchi. Per la mia tastiera ne bastano 67, ma ho comunque assemblato 110 pezzi. Non si sa mai. Naturalmente, ho lubrificato gli switch per migliorare la sensazione e il suono durante la digitazione.
I keycap giusti
Una tastiera è buona solo se lo sono i suoi keycap. I keycap di GMK sono ancora considerati i migliori in termini di qualità. E ovviamente io voglio solo il meglio. Scelgo i GMK White-on-Black Katakana, perché sono disponibili in breve tempo e il sillabario giapponese Katakana sui cap dà alla tastiera un tocco speciale. Costo: 135 franchi.
A proposito di quel tocco speciale: per il tasto FN mi concedo un cap ancora più particolare.
Costo: 20 franchi.
Ai componenti già menzionati si aggiungono stabilizzatori per i tasti lunghi, un cavetto stiloso e vari utensili da modding. Costo: 100 franchi. La spedizione ed eventuali costi di importazione non sono inclusi. Ho perso il conto e non so neanche quanto sarà la cifra finale. Tutti i componenti mi vengono recapitati dopo diverso tempo.
Un sacco di soldi per una tastiera
Facciamo i conti:
Componenti | Prezzo |
---|---|
Kit tastiera fai da te | 460 CHF |
Frankenswitch | 145 CHF |
Keycap | 135 CHF |
Drago dormiente | 20 CHF |
Altri utensili | 100 CHF |
Totale | 860 CHF |
Ne vale la pena? Per uno come me, assolutamente sì. Adoro la mia nuova tastiera. Potrei usarla per ore per scrivere al computer. Ed è una bomba! Non ho mai premuto dei tasti così tattili come i frankenswitch Holy Boba. E dulcis sin fundo, la sensazione che provo mentre scrivo è super fluida. Nulla di paragonabile con una 0815 di fabbrica. E poi, la tastiera è uno strumento di lavoro essenziale per me. La uso giornalmente e deve essere perfetta.
Ma so già che prima o poi avrò voglia di costruirmene una nuova. Ne ho già preordinate alcune. A quel punto, concederò a questa tastiera un posto d’onore nella mia collezione che si estende sempre più sulla parete. Ma non verrà dimenticata tra la polvere. Tutte le mie tastiere vengono usate a rotazione. In questo modo, ogni volta che scrivo al computer provo una sensazione diversa ed è sempre un gran piacere, fino a quando non mi viene voglia di cambiare tastiera.
Sarò dipendente? Molti, probabilmente, direbbero di sì. Ma per me è un semplice hobby. Maledettamente costoso, certo, ma ci sono cose peggiori. Altri escono e spendono 100 franchi a sera, io invece, compro solo degli switch per quella cifra.
Tecnologia e società mi affascinano. Combinarle entrambe e osservarle da punti di vista differenti sono la mia passione.