Come affrontare le cose invece di rimandarle
Ci piace rimandare all'infinito i compiti spiacevoli, ma a lungo andare può diventare straziante. È già procrastinazione? Scopri di più sul tema e su come affrontare subito i compiti più spiacevoli.
Non è raro che mi ritrovi a procrastinare per non dover iniziare qualcosa che in quel momento è piuttosto urgente: la dichiarazione dei redditi è un classico esempio. Ogni anno mi riprometto di farla all'inizio dell'anno, in modo da essermene liberata e poter stare tranquilla per il resto dell'anno. Ma poi passano i giorni, le settimane, i mesi e non ho ancora iniziato a cercare i documenti che mi servono.
Certo, non sono l'unica a farlo – dopotutto, a chi piace fare la dichiarazione dei redditi? E rimandare le cose per un certo periodo di tempo è un fatto quotidiano e fa parte della vita di quasi tutti. Quando mi succede, scherzando, dico che sto ancora procrastinando, motivo per il quale non l'ho ancora fatta.
È davvero procrastinazione o sono solo troppo pigra?
Dato che ogni anno riesco a presentare la dichiarazione dei redditi in tempo e che anche gli altri compiti, che mi piace solitamente rimandare, vengono sempre completati prima della scadenza, raramente riscontro grossi problemi. Per me, come per molti altri, si tratta probabilmente di pura pigrizia e non di procrastinazione patologica.
Se vuoi scoprire se nel tuo caso si tratta di pigrizia o di procrastinazione patologica, puoi compilare l'autotest sul comportamento di procrastinazione (in tedesco) della Westfälische Wilhelms-Universität Münster. Riceverai un feedback diretto per capire se le tue risposte indicano una procrastinazione patologica, il quale comunque non sostituisce una diagnosi, ma può essere usato come punto di partenza.
Consigli contro la procrastinazione
- Suddividi il compito in diversi sotto-compiti: spesso non iniziamo nemmeno perché il compito ci sembra ingestibile. Tuttavia, se fissi piccoli obiettivi intermedi, è più facile raggiungerli e ottieni presto i primi successi.
- Visualizza l'obiettivo: immagina di riuscire a portare a termine il compito e come ti sentirai dopo. Questo ti motiva e ti dà l'energia necessaria per iniziare.
- Trova il momento più produttivo della giornata: alcune persone sono più produttive al mattino, altre alla sera. Scopri quando lavori meglio e svolgi poi i compiti importanti.
- Evita le distrazioni: spegni il cellulare, chiudi tutte le schede del computer che non hanno a che fare con il compito e lavora in un ambiente tranquillo.
- Datti delle ricompense: se ti fissi piccoli obiettivi, ti puoi ricompensare quando li raggiungi. Può anche essere utile pianificare una ricompensa maggiore quando hai portato a termine un compito più importante.
- Lavora in gruppo: trova un gruppo di persone che abbiano obiettivi simili e lavora insieme sui compiti. Ad esempio, puoi fare la dichiarazione dei redditi insieme a un amico o un'amica, in modo che entrambi la facciate al più presto possibile. Aiuta a motivarsi e potrebbe addirittura anche divertire.
- Pratica l'autocompassione: non te la prendere se per una volta la tua produttività non è al massimo. Accetta che è normale avere una giornata no e ricomincia il giorno dopo.
- Evita il multitasking: concentrati su un compito e completalo prima di passare a quello successivo. Il multitasking può portare a improduttività e sovraccarico di lavoro. Qui puoi scoprire di più su questo fenomeno.
- Redigi un programma: pianifica la settimana in anticipo e stabilisci obiettivi per ogni giorno. In questo modo saprai sempre cosa c'è da fare dopo ed eviterai di perdere tempo.
- Parla con qualcuno: se pensi che non stai facendo progressi, parlane con qualcuno. Un amico, amica o collega può aiutarti a vedere nuove prospettive o a darti un feedback per rimetterti in carreggiata.
Redattrice scientifica e biologa. Amo gli animali e sono affascinata dalle piante, dalle loro capacità e da tutto ciò che si può fare con loro. Ecco perché il mio posto preferito è sempre all'aperto, in mezzo alla natura, preferibilmente nel mio giardino selvaggio.