I profumi di Patrick: impressioni da Grasse
27/8/2024
Traduzione: Sanela Dragulovic
Un profumo è un'opera d'arte, i profumieri sono artisti e io sono un collezionista delle loro creazioni. Oggi tutto ruota intorno alla capitale mondiale dei profumi. Facciamo una visita a Grasse.
La mia avventura olfattiva inizia all'aeroporto di Nizza. Mentre aspetto le valigie al nastro trasportatore del ritiro bagagli, la mia vescica si fa sentire. Per fortuna la toilette è proprio lì accanto e la mia borsa non si vede da nessuna parte. Dopo aver fatto un respiro profondo in previsione del solito odoraccio dei servizi igienici pubblici, entro e stento a crederci. L'odore non è affatto sgradevole. Anzi, è buono. Mentre i bagni delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti di solito mi fanno venire i conati di vomito o voglia di scappare, in questo caso sono quasi deluso di dover uscire. Quasi quasi ne faccio ancora un po'.
Il prossimo piacevole incontro di tipo olfattivo arriva piuttosto in fretta: al banco informazioni dell'aeroporto, chiedo da dove parte l'autobus per Grasse. Mentre la gentile signora al bancone mi spiega la strada per la stazione degli autobus, il mio naso percepisce il profumo di un signore di passaggio. Ha un profumo fantastico. «Pardon, quel est le parfum che indossi», (il mio francese è mediocre) vorrei chiedergli, ma poi lascio perdere.
Che si tratti dei bagni dell'aeroporto di Nizza, dei ristoranti e dei negozi di souvenir di Antibes o delle grandi e piccole profumerie di Grasse, i prossimi giorni saranno una festa per il mio naso.
La vie en rose
A circa 20 chilometri a nord di Cannes si trova Grasse, la capitale mondiale del profumo con circa 52 000 abitanti. Come ambientazione del romanzo «Il profumo» di Patrick Süskind del 1985 e dell'adattamento cinematografico del 2006, la località di villeggiatura nell'entroterra della Costa Azzurra ha acquisito fama mondiale. Ma è anche architettonicamente attraente. Il suggestivo paesaggio urbano è caratterizzato da stretti vicoli, eleganti palazzi del XIX secolo e magnifici edifici del XVII e XVIII secolo.
Le condizioni climatiche sono ideali per la coltivazione di alcune piante sensibili come il gelsomino, la tuberosa o la rosa centifolia, nota anche come «rosa di maggio» in Francia. Fiorisce a maggio, ma caratterizza il paesaggio urbano tutto l'anno. Gli ombrelli rosa sono appesi a diversi metri di altezza sopra i vicoli e le strade della città. E durante il giorno avvolgono la vita in una morbida luce rosa.
Questo fine settimana di inizio di agosto, tuttavia, una pianta diversa è protagonista: la città celebra la Festa del Gelsomino. Dal 1946, ogni anno Grasse celebra il piccolo fiore bianco.
Molinard, Fragonard e Galimard
Tre grandi case di profumi caratterizzano la città: Molinard, Fragonard e Galimard. Nel mezzo, innumerevoli negozietti invitano a dare un'occhiata a ogni angolo.
Fonte: Patrick Bardelli
Oltre al Musée International de la Parfumerie, fondato nel 1989, anche la Maison Fragonard espone oggetti relativi al profumo.
Il Musée International racconta la storia della profumeria e, attraverso forme molto diverse, la mostra tematizza materie prime, produzione, industria, innovazione, commercio, design e uso. Tra gli oggetti esposti vi sono oggetti d'arte, arte decorativa, tessuti, testimonianze archeologiche, pezzi singoli e forme industriali.
Fonte: Patrick Bardelli
Fonte: Patrick Bardelli
Fonte: Patrick Bardelli
Fonte: Patrick Bardelli
Vacanze per il naso
Dopo una settimana nel paradiso dei profumi, sono tornato all'aeroporto di Nizza. Se all'arrivo il sentimento predominante era la gioia, alla partenza è la malinconia a farsi sentire. È stata una vacanza molto piacevole per il mio naso. Non ho mai portato a casa tanti bei ricordi olfattivi da nessun altro posto al mondo come da qui. Sono quasi tentato di fare una breve sosta alla toilette, anche se non è necessario.
Fonte: Patrick Bardelli
PS: Come ricordo del mio viaggio a Grasse, mi sono regalato, tra le altre cose, un profumo di fichi di Molinard. Da un lato, perché sono una fan dei profumi al fico. Dall'altro, perché il dolce aroma ha catturato il mio naso non appena sono entrato nella boutique del centro storico.
Il mio nome è Patrick. Bardelli, non Süskind come l'autore del libro «Il profumo». Ma anche io sono un fan dei profumi e scrivo regolarmente di fragranze buone e cattive. Per non perderti i miei articoli, segui il mio profilo autore. O meglio, il mio naso.
Immagine di copertina: Patrick Bardelli / Organo dei profumi nel Musée International de la Parfumerie di Grasse
Patrick Bardelli
Senior Editor
Patrick.Bardelli@digitecgalaxus.chDa giornalista radiofonico a tester di prodotti e storyteller. Da corridore appassionato a novellino di gravel bike e cultore del fitness con bilancieri e manubri. Chissà dove mi porterà il prossimo viaggio.