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Il mio rapporto contrastante con l’Apple Watch Series 7
Il mio rapporto con l’Apple Watch non è stato sempre facile. Dopo una montagna russa di emozioni, finalmente, è riuscito a sedurre il mio cuore.
Suona la sveglia, mi alzo dal letto e indosso il mio Apple Watch Series 7. Mi accompagna tutto il giorno come un discreto maggiordomo. Eppure, qualche settimana fa, le cose erano molto diverse: il mio rapporto con il maschio alpha degli smartwatch è tutt'altro che coerente.
Tutto rose e fiori
Rispetto alla concorrenza con il quadrante rotondo, ho sempre trovato l'Apple Watch attraente dal punto di vista estetico. La Serie 7 enfatizza ulteriormente questa sensazione grazie al grande display dai bordi più sottili. Anche l'abito in alluminio verde scuro del mio modello di prova conferisce un certo fascino. Lo indosso con un cinturino in plastica impermeabile o con la versione chic, in pelle con chiusura magnetica.
Nella sua essenza, l'Apple Watch è molto utile. Ci vogliono meno di due minuti per impostarlo e collegarlo al mio iPhone 13. Il quadrante da 41 millimetri non sembra tozzo come temevo sul mio polso sottile e la cosa mi solleva.

Dopo di che, bisogna conoscersi meglio. Clicco e scorro energicamente sullo schermo del nuovo watch OS 8. Le icone rotonde e colorate di Spotify, FFS, SleepCycle e Shazam mi sorridono allegramente dalla panoramica delle app. Sono state caricate automaticamente perché sono compatibili con il sistema operativo dell'orologio.
Il mio Apple Watch Series 7 prospetta emozionanti possibilità. Ora posso anche gestire il mio iPhone direttamente dal polso. Non devo più tirarlo fuori dalla tasca quando sono sull’autobus, per cambiare la playlist o terminare il mio viaggio Easy Ride nell'app delle FFS. E per pagare il cappuccino al bar mi basta girare un attimo il polso. Mi sento leggera ed è tutto così semplice. La freccia di Cupido mi ha colpita dritta al cuore.
I primi dubbi
Eppure, come si dice, non è tutto oro quel che luccica. Dopo qualche settimana, inizio a notare cose meno piacevoli del mio Apple Watch Series 7. Non è abbastanza indipendente. Se il mio iPhone è fuori portata, l'Apple Watch si riduce alle sue funzioni più elementari. Siri mi abbandona del tutto e io non posso fare altro che leggere l'ora.
Non è abbastanza resistente – riesce a malapena ad arrivare a sera – e questa sua debolezza inizia a darmi sui nervi. Ho già abbastanza cavi nella mia stanza. Tutte le sere, mi tocca inserire il connettore Magsafe per caricarlo. Ogni tanto mi si addormenta addirittura al polso. La sua resistenza non si avvicina minimamente a quella che ho io nei bar e dopo 18 ore ha bisogno di un carburante diverso da quello che faccio servire a me.
Ma la cosa che detesto di più di lui è che è un chiacchierone. Richiede continuamente la mia attenzione vibrando con impertinenza sul mio polso. Continua a chiedermi di chiudere i miei anelli di attività. Per non parlare delle e-mail e dei messaggi WhatsApp, che fanno sobbalzare il mio braccio come scosse elettriche.
A quel punto, prendo il mio Mondaine dallo scaffale e faccio sparire l'Apple Watch nel cassetto. Morbido e leggero come una piuma, il mio buon vecchio orologio analogico si avvolge attorno al mio polso. E io mi dimentico subito del mio Apple Watch Series 7. Sarà già finito il nostro amour fou?
Tempo di ritrovarsi
Le settimane passano e i giorni si accorciano. Non so bene se per pietà, speranza o solitudine, ma verso Natale ritiro fuori l'Apple Watch. Voglio dargli un'altra possibilità.
Questa volta, però, intendo dargli più spazio nella nostra relazione. Così, finalmente, apro la configurazione del cellulare e per cinque franchi al mese attivo la eSIM dello smartwatch presso il mio fornitore di telefonia mobile. Una saggia decisione. Improvvisamente, mi rendo conto che l'Apple Watch non poteva vivere pienamente sé stesso prima. Ero io a renderlo dipendente dal mio iPhone. Ma ora le cose vanno molto meglio.

Una seconda primavera
Nel frattempo, stiamo godendo di un’unione preziosa e abbiamo trovato un buon ritmo nella nostra quotidianità. Ora posso andare tranquillamente in lavanderia, in cima al Monte Tamaro o in qualsiasi altro posto senza il mio iPhone. Con il mio Apple Watch, posso fare una telefonata, impostare un timer o usare Siri per annotare nuovi eventi nel calendario. Tutto questo funziona molto rapidamente e senza intoppi, grazie al nuovo chip S7 che fa il suo dovere all'interno dell'Apple Watch.
Anche Siri è iniziata a piacermi. Soprattutto per gestire l'illuminazione della mia stanza. Mi basta premere la rotellina sul lato destro dell'orologio e sussurrare la parola «arancione» al microfono. Connettendosi alle mie lampadine intelligenti, Siri irradia all’istante nella mia stanza una luce calda serale.
Nonostante le sue nuove libertà e la nostra solida unione, decido di mostrare i miei limiti all'Apple Watch. Perché se le cose devono andare avanti in modo sano tra noi, lui non può disturbarmi con e-mail, messaggi WhatsApp o promemoria di mindfulness. Non mi sono mai piaciuti i maniaci del controllo.
E poi in questo modo possiamo goderci meglio i nostri momenti. Attualmente facciamo molte attività sportive insieme. Prima di iniziare ad allenarmi sul tapis roulant, seleziono l'opzione «corsa indoor» nella rispettiva app. E lui si comporta come un compagno premuroso, misurando la durata e l'intensità delle mie sessioni di allenamento.
Siccome comunica con la mia app salute, sa anche esattamente quante calorie consumo. Inoltre, il suo sensore ottico può misurare il battito del mio cuore. Si tratta di informazioni importanti per me. Tuttavia, le altre funzioni sulla salute come la misurazione dell'ossigeno nel sangue e la funzione dell’ECG non giocano un ruolo importante nella nostra relazione.
Una relazione seria?
Nonostante il caos emotivo delle prime settimane, l'Apple Watch Series 7 è riuscito a sedurre il mio cuore. Non vi è stata scelta migliore di quella di attivare l’eSIM. Questa cosa mi ha aperto gli occhi. Ora so quanto vale veramente e quanto può darmi. Il fatto che sia più indipendente e che mi mandi meno messaggi ha certamente stabilizzato il nostro rapporto. È ormai un partner di allenamento essenziale e mi piace fargli sentire come mi batte il cuore quando faccio sport.
Non so ancora se si tratti di una relazione seria. Ma questo non dipende da lui, dipende da me. Dopo tutto, il mio ex orologio, quello analogico, è ancora sullo scaffale di camera mia. Ma se in futuro decidessi di passare definitivamente a quello digitale, si tratterebbe certamente dell’Apple Watch Series 7.
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«Io voglio tutto: le discese ardite e le risalite stordite, la crema in mezzo!» – queste parole di un noto personaggio televisivo statunitense rispecchiano pienamente il mio pensiero. Vivo secondo questa filosofia di vita anche a lavoro. In altre parole: trovo che ogni storia, dalla più insignificante alla più incredibile, abbia il suo fascino.