La fantasia sessuale
I pensieri hanno potere. Un potere che puoi usare a tuo favore a letto. Ma, esattamente, come funziona l’immaginazione? E le fantasie sessuali quanto sono davvero vicine alla realtà?
Raramente è una storia completa la cui trama si sviluppa nelle mente dall’inizio alla fine. A volte è solo una sensazione. Un ricordo di esperienze passate. Singoli frammenti di immagini. Solo un profumo.
La fantasia sessuale.
Per quanto varie siano le sue forme, hanno una cosa in comune: sono per l’eccitazione quello che le scintille sono per la sostanza infiammabile. «Le fantasie possono provocare l'eccitazione in interazione con il tuo corpo», dice la terapista sessuale Dania Schiftan. Secondo lei, l'eccitazione che nasce nella testa si trasmette al corpo come un’eco – in forma attenuata. «È paragonabile alla gioia dell’anticipazione. Quando pensi a un evento futuro che non vedi l'ora che accada, il tuo corpo si scalda e senti una sensazione solleticante. Succede la stessa cosa quando si sta fantasticando. Ti immagini una cosa e il tuo corpo reagisce a quei pensieri. Funziona anche al contrario». L’eccitazione, quindi, non è puramente casuale. Fantasticando, puoi aiutare a innescare il desiderio sessuale. «Soprattutto per le donne, la fantasia sessuale è uno strumento utile per farsi venire voglia quando in realtà non ne hanno. Oppure, per aumentare la voglia esistente», spiega Schiftan.
Tra fantasia e realtà
Le fantasie sono sfaccettate. Secondo Schiftan, le persone possono essere attratte da molte cose. Anche nelle relazioni monogame. «La probabilità che un partner copra l’intero spettro di ciò che l'altra persona vuole è piccola. Dal mio punto di vista, il partner non deve nemmeno riuscire a farlo. Le fantasie sono un modo di incorporare nella sessualità di coppia degli aspetti che si trovano al di fuori di una relazione monogama». Tali fantasie, a loro volta, possono innescare nel partner la paura che siano desideri che vogliono essere realizzati nella vita reale. «Alcune persone si vergognano delle loro fantasie o addirittura ne sono disgustate». Eppure, secondo Schiftan, le fantasie non forniscono informazioni su ciò che una persona vuole realmente sperimentare, né sul carattere di una persona.
Ma come si rapporta allora la fantasia alla realtà?
«C'è una discrepanza tra la fantasia e la realtà. Questo significa che le fantasie non devono essere immediatamente associate a desideri repressi. Ciò che nell’immaginazione è eccitante non deve per forza esserlo nella vita reale», spiega Schiftan. Per esempio, se una donna fantastica sul sesso con un’altra donna, non è necessariamente attratta dalle donne nella vita reale. «Mentre tali fantasie possono essere un'indicazione, che va bene approfondire, possono altrettanto facilmente essere dovute a una donna che eroticizza il sesso femminile attraverso l’auto-esplorazione». Quindi fantasia e realtà possono essere distinte, ma vanno ancora di pari passo. È solo che l’associazione non è sempre dove pensiamo che sia.
«Ciò su cui una persona fantastica, dipende anche da come si soddisfa sessualmente nella vita reale», dice l’esperta. Questo significa che la tecnica utilizzata nella masturbazione stabilisce le linee guida per la tua fantasia. «Per esempio, se ti eccitano l’intensa pressione e il forte attrito, è molto probabile che la tua fantasia riproduca immagini intense che coinvolgono il contatto duro, il bondage, o simili». Ciò che ti piace fisicamente è quindi indirettamente trasferito alla tua fantasia. Al contrario, le fantasie possono anche essere cambiate variando la tecnica o le circostanze della masturbazione.
«Le fantasie dovrebbero innanzitutto essere gustate e apprezzate. Se vuoi davvero mettere in atto una fantasia o semplicemente godertela nella tua immaginazione, lo puoi scoprire solo tu, con i tuoi tempi».
L’appoggio della fantasia
La fantasia può essere utile per scaldare le cose. Ma cosa succede se anche la tua fantasia ha bisogno di una piccola spinta? «Oltre alle fantasie autoprodotte, anche la pornografia e la letteratura erotica, così come i podcast, possono servire come fonte di ispirazione – fino a quando non vengono usati compulsivamente per generare voglia», dice Schiftan.
Tali aiuti sollecitano molto l’immaginazione. «Di conseguenza, l'eccitazione generata si trasferisce al sesso solo in misura limitata, poiché l'attenzione non è incentrata sul corpo, ma nella mente». Parola chiave: eco. «Ecco perché può avere perfettamente senso usare gli strumenti solo come innesco iniziale e poi metterli da parte. O viceversa: se hai difficoltà a mantenere la voglia, puoi usufruire di porno, letteratura e cose simili».
La fantasia quando diventa un problema?
Le cose possono complicarsi quando l'eccitazione dipende solo da una fantasia specifica o se questa è suscettibile, nel senso che può essere disturbata facilmente: «Un movimento 'sbagliato' del partner è sufficiente per fermare l’eccitazione». È come se venissi strappato via dalla fantasia che stai vivendo nella tua immaginazione, perché la controparte non incorpora il ruolo che lei o lui gioca nella tua testa. Perché non tutto accade esattamente come te lo immagini nella tua testa. «Affinché l’eccitazione creata con l’immaginazione funzioni a lungo termine, dobbiamo coinvolgere i nostri organi sessuali», una sorta di ping-pong tra mente e corpo. Questo significa che la fantasia nella mente innesca il piacere e il corpo reagisce di conseguenza. È a questa risonanza fisica che bisogna prestare attenzione. «Se, invece, l'attenzione rimane nella mente, l'eccitazione cessa alla minima distrazione».
C’è poi un altro tipo di immaginazione che si ripercuote in modo negativo sul piacere: i pensieri della vita quotidiana. Ho steso i panni? Dovrei rimandare l’appuntamento dalla parrucchiera? Anche se i pensieri distratti non hanno niente a che vedere con l'erotismo, giocano un ruolo decisivo nel modo in cui puoi godere della tua eccitazione fisica.
Per percepire sensazioni fisiche eccitanti, è necessario spegnere la testa. «Se questo risulta difficile, esercizi di respirazione, di contatto e di concentrazione possono aiutare a riportare l'attenzione sul corpo e sul momento che si sta vivendo», in modo da poter sentire e percepire nuovamente ciò che accade nel corpo. Dove percepisci l'eccitazione? Dove sono le mani del tuo partner in questo momento? Secondo Schiftan, è normale che i pensieri vaghino e che l'eccitazione di tanto in tanto cali. «L'importante è cercare di tornare alla consapevolezza fisica». Esercitarsi vale la pena.
Questo è il sesto di una serie di articoli con Dania Schiftan sul tema della sessualità. Vuoi contribuire con qualche aneddoto o hai domande interessanti da chiarire nei prossimi articoli? Scrivilo nei commenti o mandami una e-mail al seguente indirizzo: natalie.hemenguel@digitecgalaxus.ch
Schiftan lavora da 13 anni come sessuologa e psicoterapeuta nel suo studio di Zurigo. Scopri di più su di lei e sul suo lavoro in questa intervista:
Trovi gli altri articoli della serie qui:
Sono una fanatica estrema di Disney e il mio mondo è tutto rosa e fiori. Venero le serie tv anni '90 e sono devota alle mie sirenette. Se non sto danzando sotto una pioggia di glitter, mi trovi a un pijama party o a incipriarmi il naso. P.s.: con la giusta tecnica puoi conquistarmi.