Nintendo Set Monster Hunter Rise + Sunbreak
Switch, Multilingue
Una mela al dì e sei felice tanto così. Mica tanto, perché Apple vuole vietare a tutte le aziende di questo mondo l'utilizzo dell'immagine di una semplice mela per scopi di marketing. L'azienda di Cupertino entra così a far parte del club delle grandi imprese che preservano i propri diritti di marchio in modi al limite dell'assurdo.
La protezione dei brevetti e dei marchi è importante per proteggere la proprietà intellettuale da usi impropri. Tuttavia, spesso ne conseguono anche abusi e cause legali insensate. In certi casi è difficile capire cosa voglia esattamente ottenere una determinata azienda.
(Super)eroi, mostri e orologi da stazione sono già diventati motivo di dispute, da cui neanche il Messia è stato risparmiato.
Come riportato dal Tagesanzeiger, Apple vuole proteggere l'immagine di una normalissima mela (vedi immagine di copertina). Oggi il caso sarà esaminato dal Tribunale amministrativo federale. Il fatto che Apple protegga il design del proprio marchio non è una novità. Nel database dell'«Istituto Federale della Proprietà Intellettuale» (IPI) vi sono oltre 200 voci che indicano Apple come autore di un design. Tra questi vi sono varie icone e schizzi di prodotti.
Eppure, con l'immagine standard di una semplice mela, Apple fa un ulteriore passo avanti, rivendicando l'immagine del frutto di sua proprietà. Secondo l'IPI le cose stanno andando troppo oltre e si rifiuta di proteggere il marchio Apple, almeno in parte. La decisione ora spetta al Tribunale amministrativo federale. Se darà ragione ad Apple, nessuno potrà utilizzare l'immagine di una semplice mela senza aver prima chiesto l'autorizzazione all'azienda statunitense. Se Apple dovesse perdere, potrebbe rivolgersi al Tribunale federale.
Questo di Apple è solo uno dei tanti esempi dell'assurda realtà dei diritti di marchio. Ma chissà perché Apple è sempre in prima pagina quando si parla di brevetti. Anche per il prossimo punto.
Apple custodisce i propri loghi e brevetti come fossero oro, ma a quanto pare non è altrettanto attenta alla proprietà intellettuale degli altri. L'aggiornamento a iOS 6 nel 2012 ha conferito all'orologio un nuovo aspetto, troppo simile al noto orologio delle stazioni svizzere. Apple non ha chiesto nessuna autorizzazione alle FFS per utilizzare il design brevettato. L'azienda di Curpertino ha ceduto solo quando le FFS hanno sfoderato i propri avvocati e minacciato di intraprendere azioni legali. Il caso non è mai stato processato. Apple e le FFS si sono poi accordate su una licenza da milioni di euro. L'anno dopo, con l'aggiornamento successivo, l'orologio delle FFS è scomparso da iOS. Possibile che i diritti di licenza fossero troppo alti per un'azienda che registra centinaia di miliardi di dollari l'anno?
«Saluti al mondo intero!». Con queste parole, lo youtuber tedesco «Held der Steine» (eroe dei mattoncini) saluta il pubblico, dopodiché testa i set di Lego e di altri produttori di mattoncini. Il suo nome completo è Thomas Panke ed è dal 2019 che riceve lettere da Lego a intervalli regolari. Per prima cosa, ha dovuto cambiare il logo del suo negozio per volere dell'azienda danese. Inoltre, dovrebbe anche cancellare i video a causa di violazioni dei diritti del marchio. Panke ha commentato su YouTube le lettere degli avvocati in modo ironico e brillante. Questo lo ha reso sempre più popolare e ha fatto crescere alle stelle le cifre degli abbonamenti. A quanto pare Lego a un certo punto si è arresa, perché Panke continua a pubblicare allegramente sul suo canale recensioni sui set di mattoncini Lego e di altri marchi.
Sono state archiviate diverse cause intentate dal produttore di bevande energetiche «Monster». In Giappone, l'azienda statunitense «Monster Beverage» ha tentato invano di fare causa ad anime e videogiochi che citano il termine «Monster». Come possiamo leggere su Anime2you.de, oltre ovviamente a quelli inoltrati contro «Monster Hunter» o «Monster Musume» sarebbero ben 134 i reclami. Anche «Pokémon» avrebbe dovuto rispondere di queste accuse, perché «Pokémon» sta per «Pocket Monster». L'Ufficio brevetti del Giappone ha respinto tutti i ricorsi in prima istanza e dopo pochi giorni.
Prima del 2015, era quasi impossibile per streamer e youtuber guadagnare soldi con lo streaming di giochi Nintendo. L'azienda giapponese ha fatto «demonetizzare» tutti i video che mostrano spezzoni di giochi Nintendo. Significa che l'intero fatturato generato dai video e dagli streaming andava direttamente e interamente a Nintendo. Dal 2015, Nintendo ha acconsentito allo streaming, ma continua a riscuotere una parte dei ricavi per alcuni giochi. A meno che non si voglia trasmettere un gioco moddato, cioè un gioco il cui codice è stato modificato. Lo youtuber Pointcrow ne è stato recentemente vittima, e per questo ha ricevuto la cancellazione diretta di uno dei suoi video da parte di Nintendo e un avvertimento su YouTube.
Nel 2016, una signora religiosa e intraprendente ha fatto registrare per sé il logo di Superman leggermente modificato con la scritta «Jesus». Voleva stampare magliette e altri gadget con il marchio Super Jesus. Nel 2017 la DC Comic (detentrice dei diritti del marchio Superman) le ha fatto causa e ha vinto. Ma nel 2006 il tribunale ha deciso qualcosa di molto più importante del caso Jesus per la DC: come riportato dall'LA Times, il tribunale ha concesso sia alla DC che alla concorrente Marvel il diritto esclusivo sul termine «superhero» (supereroe). Alle piccole case editrici di fumetti non rimangono che briciole.
Immagine di copertina: PDQuando 15 anni fa ho lasciato il nido di casa, mi sono improvvisamente ritrovato a dover cucinare per me. Ma dalla pura e semplice necessità presto si è sviluppata una virtù, e oggi non riesco a immaginarmi lontano dai fornelli. Sono un vero foodie e divoro di tutto, dal cibo spazzatura alla cucina di alta classe. Letteralmente: mangio in un battibaleno..