Test del prodotto

Lumos Ultra: il casco che non passa inosservato

Michael Restin
22/9/2021
Traduzione: Sanela Dragulovic

Ho grandi aspettative da Lumos Ultra. E per una buona ragione, questo bel modello con luci e frecce integrate è spettacolare, anche se il produttore ha risparmiato su qualche particolare. Con quell’attenzione in più ai dettagli, sarebbe stato il compagno perfetto nel traffico in città.

Circa un anno fa, mi sono innamorato del casco Lumos Ultra. All'epoca era solo una promessa, infatti era in corso la campagna Kickstarter per il finanziamento. Dal momento che il test del primo modello del marchio è stata un’esperienza incredibile, lo tenevo d’occhio già da qualche tempo. La visibilità e la funzionalità dei caschi erano senza dubbio eccezionali, l'aspetto e il prezzo avevano margine di miglioramento. Le idee del produttore erano un po' troppo sgargianti per i miei gusti. Troppo alla Las Vegas per un casco. Con il modello Lumos Ultra la storia cambia. Mi è piaciuto subito. Mi sono buttato e sono diventato uno dei 24 943 sostenitori della campagna di crowdfunding. Poi è iniziata l’attesa. Dopo un anno di pandemia, finalmente l'ho ricevuto ed esaminato in dettaglio. L'acquisto sarà valso la pena o sono stato accecato da una campagna pubblicitaria ben fatta?

Breve sintesi per chi ha fretta e vuole andare direttamente al casco:

  • bella integrazione della luce nel casco, luminosità soddisfacente e più economico di altri modelli dello stesso marchio
  • tutto «pronto all’uso», l'app è ridotta all'essenziale
  • il produttore ha risparmiato sui dettagli, per esempio sul telecomando per la luce dei freni, sulla zanzariera...

Per scoprire tutti i dettagli, continua a leggere. Diamo un breve sguardo alla storia di Lumos, che contribuisce alle mie alte aspettative.

Eccolo, il mio nuovo casco.
Eccolo, il mio nuovo casco.

La ripida ascesa di Lumos

Lumos costruisce caschi da bicicletta con luce integrata. Fin qui nulla di eccezionale se non fosse che l'azienda di Boston ha iniziato con un vantaggio sulla maggior parte dei suoi concorrenti. I co-fondatori Eu-wen Ding e Jeff Chen, appassionati di bicicletta, studiano ad Harvard e rivoluzionano completamente la sicurezza dei caschi. Ecco perché integrano gli indicatori di direzione, le luci anteriori, posteriori e dei freni nei loro modelli. Inizialmente, i creatori pensano che la loro idea sia un prodotto di nicchia e sono sorpresi dal successo riscosso sulle piattaforme di crowdfunding. Evidentemente hanno fatto centro. Lumos Kickstart finisce sotto «Oprah's Favorite Things» e su «TIME's list of best inventions» nel 2018. L'azienda con sede a Kuala Lumpur, è sostenuta da Endeavor Malaysia e vende i suoi caschi persino negli Apple Store. Le cose non stanno andando per niente male. Il modello Ultra continua la storia già di successo.

Grande casco, piccolo telecomando

Oltre al casco, conforme allo standard di sicurezza europeo EN1078, ricevi anche un cavo di ricarica USB-C e un piccolo telecomando rotondo per gli indicatori di direzione che si può fissare al manubrio con un anello di gomma. Ultra è disponibile con o senza MIPS – un sistema ormai ampiamente utilizzato progettato per ridurre le forze rotazionali in caso di caduta. Questo aumenta la sicurezza, ma anche il prezzo. L’upi lo raccomanda, e non è l’unico. Il mio casco taglia M pesa 409 grammi (senza MIPS sarebbero solo 370 grammi) e sembra ben bilanciato. La batteria fissa (1100 mAh) dovrebbe durare fino a dieci ore e non ha un impatto negativo sul peso.

MIPS: la sospensione gialla rende il guscio interno mobile.
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Luce integrata

È chiaro che la caratteristica «luce» sia particolarmente interessante nei modelli Lumos. Importante: la luce sul casco non sostituisce l’illuminazione obbligatoria sulla bici; si tratta solo di una luce in più. Rispetto ai suoi predecessori, il modello Ultra è un po' più modesto in termini di superficie illuminata. Secondo me, questo fa estremamente bene al look. Le luci posteriori dell'Ultra, che sono leggermente angolate verso il basso, funzionano anche come indicatori di direzione, che quindi si illuminano di giallo invece che di rosso.

Le luci posteriori sono splendidamente integrate nel design del casco. Sotto il tappo nero al centro si trova la presa di ricarica.
Le luci posteriori sono splendidamente integrate nel design del casco. Sotto il tappo nero al centro si trova la presa di ricarica.

La luce frontale bianca è incassata al centro e si nota appena quando è spenta. Tutto sommato, il casco sembra essere fatto in un unico pezzo. I chip LED semiconduttori sono stati incollati direttamente su un circuito stampato e saldati con microfili. Questo processo moderno è chiamato «chip-on-board». Pertanto, nessun singolo punto è visibile, almeno non sulla luce anteriore. I 30 LED bianchi brillano in modo uniforme.

Con un massimo di 284 lumen, l'Ultra emette molta meno luce rispetto, per esempio, ai modelli Kickstart (500 lumen) o Matrix (1000 lumen). Solo le luci posteriori lampeggiano e la luce anteriore è centrale. Tuttavia, ritengo che sia sufficientemente luminoso per essere visto senza accecare gli altri. La batteria dura – a seconda dell'impostazione – da quattro a dieci ore. Per la ricarica, non c'è più uno speciale connettore magnetico come nei modelli precedenti, bensì un cavo standard USB-C. Un cavo che si può trovare ovunque, insomma.

Il telecomando Remote Lite

Con il casco ricevi anche il telecomando «Remote Lite». Un piccolo telecomando rotondo che richiede una batteria CR2032 (in dotazione) e si attiva non appena viene inserita. Esso controlla gli indicatori di direzione. Mi piace la sua forma perché posso raggiungere entrambi i pulsanti con il pollice tenendo la mano sul manubrio. Con il modello Lite, però, devo rinunciare alla luce dei freni sul casco. Questa funziona solo con Lumos Remote disponibile separatamente e che funziona grazie a un sensore di accelerazione. Se si frena, le luci posteriori iniziano a lampeggiare. Secondo me non vale però il costo.

Ci sarebbe stata la possibilità di rendere la funzione disponibile in un altro modo: quando ho testato Lumos per la prima volta, era ancora in fase beta e funzionava tramite l'app. L'opzione di utilizzare i sensori del tuo smartphone non esiste più. Gli indicatori di direzione possono però ora essere controllati tramite telefono cellulare. Resta da vedere se questo ha senso.

Se hai un Apple Watch, puoi fare a meno del Remote Lite e attivare il segnale di direzione sul casco semplicemente alzando la mano. Non posso provarlo perché non ho un Apple Watch, ma l’idea sembra più che sensata. Devi comunque fare dei segnali con la mano. E – grazie Community – a quanto pare funziona alla grande. L'utente Severin.Meister loda la «geniale integrazione di Apple Watch».

L'app fa un buon lavoro

In breve: l’app è ridotta all'essenziale e va bene così. Una volta accoppiato il casco, ti mostra innanzitutto le tre modalità di luce preimpostate: lampeggio forte, lampeggio ridotto, luce continua. È possibile impostare la luce che si desidera. Ridurre o aumentare la luminosità, cambiare il ritmo, disattivare o cambiare il segnale acustico quando lampeggia. Puoi anche controllare il livello della batteria e ricevere un avviso quando l'energia si sta per esaurire. Oltre alle impostazioni della luce, l'app offre anche una funzione di tracciamento e puoi sincronizzare i tuoi dati direttamente con Strava, Google Fit o Apple Health.

Nell'app puoi configurare le modalità di luce...
Nell'app puoi configurare le modalità di luce...
... così come tracciare le tue corse e sincronizzarle con Strava, Google Fit o Apple Health.
... così come tracciare le tue corse e sincronizzarle con Strava, Google Fit o Apple Health.

Poiché le modalità di luce hanno una grande influenza sul consumo di energia, dieci ore di illuminazione sono molto approssimative. Se si attiva il «Boost Mode» che aumenta la luminosità al massimo in situazioni estreme, l’autonomia si riduce al minimo. Per questo – e solo per questo – serve il codice sulla misteriosa carta «One more thing...». Il casco Lumos vorrebbe essere un iPhone, ma non è adatto, almeno non da questo punto di vista.

Un codice per il «Boost Mode». Fantastico. Geniale. Stupefacente!
Un codice per il «Boost Mode». Fantastico. Geniale. Stupefacente!

Il modello Ultra è comodo e aperto a tutto

A parte la luce e l’app, non dimentichiamoci che il Lumos Ultra è prima di tutto un casco da bici. È conforme alla norma europea EN1078 e dispone del sistema di rotazione nella parte posteriore per adattarlo alla circonferenza della testa. In combinazione con l'imbottitura fissata con il velcro, me lo sento comodo e sicuro.

Nella taglia M, il Lumos Ultra si adatta ad una circonferenza della testa tra 54 e 61 cm.
Nella taglia M, il Lumos Ultra si adatta ad una circonferenza della testa tra 54 e 61 cm.

Il bell'effetto dei tre elementi separati di plastica dura lascia libera una grande area per EPS (polistirene espanso sinterizzato). Il polistirolo espanso o semplicemente polistirolo – solitamente ricopre la parte interna del casco per ammortizzare gli impatti, mentre il «guscio duro» distribuisce l'energia e protegge da eventuali forature. Occorre maneggiare con cura il casco, perché si potrebbe danneggiare la parte in EPS. A dire il vero, bisognerebbe farlo sempre.

Piccole ammaccature nell'EPS sono difficilmente evitabili.
Piccole ammaccature nell'EPS sono difficilmente evitabili.

Con nove prese d'aria, il casco Ultra è ben ventilato. L'elettronica è protetta contro l'umidità secondo il codice IPX6. Bagnarsi è inevitabile, ma mettere una protezione sul casco non solo sarebbe un peccato in termini di bellezza, ma coprirebbe anche le luci.

Il mio esemplare Kickstarter mi è stato consegnato con una protezione opzionale contro gli insetti come ringraziamento per la mia pazienza visto che ci sono stati dei ritardi. Le zanzariere non sono di solito incluse. Anzi, nemmeno la visiera corta è inclusa gratuitamente.

Margine di miglioramento

A volte ho la sensazione che i produttori pensino i loro modelli solo fino al bordo del casco e prestino troppa poca attenzione al cinturino. Poterlo regolare facilmente e fissarlo in modo sicuro sembra essere secondario. Sul casco Lumos Ultra, il cinturino è semplice da regolare sotto le orecchie e sul mento. Tuttavia, si sposta anche con la stessa facilità. Se lo appendo brevemente al braccio o sulla mia borsa, devo sistemarlo continuamente.

L'attenzione ai dettagli si ferma al cinturino e alla chiusura sotto il mento.
L'attenzione ai dettagli si ferma al cinturino e alla chiusura sotto il mento.

Il casco Ultra dispone di una chiusura standard, senza mentoniera e le cinghie non possono essere fissate in modo permanente. Come al solito, sono troppo lunghe e nel tipico colore nero. E se si mettesse un rivestimento riflettente? Non costerebbe molto, ma aumenterebbe decisamente la visibilità laterale. Mi era piaciuto parecchio sul modello Bell Annex Shield. Dal momento che il Lumos Ultra non è così illuminato ai lati come i suoi fratelli, un tale dettaglio lo completerebbe bene e si adatterebbe al claim del marchio.

Il mio verdetto

Ho aspettato a lungo e non ho rimpianti. A mio parere, il Lumos Ultra è un casco di successo con luci e indicatori intelligentemente integrati. È così bello che adoro indossarlo. E così visibile che sono convinto del suo valore aggiunto. È semplice da utilizzare e funziona senza tediosi accoppiamenti o problemi di connessione. Sono soddisfatto anche del telecomando rotondo e lo standard USB-C rende la ricarica facile.

Vedo un potenziale di miglioramento soprattutto nei dettagli. E prima dell’acquisto, vale la pena fare un confronto: altri modelli Lumos hanno più da offrire sulla carta. Sono più luminosi, possono lampeggiare sia davanti che dietro quando si svolta, e tutto è incluso anche per una luce dei freni funzionante. Il modello Ultra è però bello e funzionale allo stesso tempo. E questo lo rende il mio preferito.

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