
Nuovi tappeti dal design soprendentemente imprevedibile
Quattro angoli e quattro lati: i tappeti hanno sempre avuto un design piuttosto prevedibile, ma ora cambiano forma e si allontanano dalle solite figure geometriche, il che è un bene.
Quest’anno, durante la mia visita al Salone del Mobile, non mi hanno colpito né i tappeti flokati a pelo lungo né i motivi a scacchi di tendenza, come quello verde e giallo postato dalla youtuber e modella Reese Blutstein. Mi hanno invece sedotto quelli dalle silhouette slanciate e dalle forme organiche. I rettangoli tradizionali non sembrano essere così richiesti al momento. Cosa comporta questo per lo stile dei nostri spazi? Vediamo da vicino tre esempi.
Ricco di dettagli nascosti: «Skrimsli» di Krjst Studio
Erika Schillebeeckx e Justine de Moriamé di Krjst Studio dipingono tessendo. «Skrimsli» è tessuto a mano e da lontano sembra un dipinto a olio raffigurante un oceano, per le sue sfumature di blu, ma anche per le sue forme ondulate. Ho fatto notare quest’associazione alle designer e mi hanno spiegato che i loro pezzi unici si ispirano effettivamente alla natura: «Questo tappeto, come ogni nostra opera, vuole esprimere forme e colori che le parole non possono descrivere».

Le designer utilizzano i fili della tessitura per raffigurare paesaggi immaginari di «un regno poetico, calmo e allo stesso tempo caotico, dove nascono emozioni che non seguono linee rette», come esprimono loro stesse. Pertanto, hanno deciso di non fermarsi al classico rettangolo. Sono convinte che le forme curvilinee facciano vagare di più lo sguardo negli spazi dominati dalle linee rette: «Le forme organiche rendono gli interni meno sterili e ci permettono di usare più creatività nella disposizione dei mobili».

Fonte: Assab One, 2022.
Sta tutto nel mix di colori: «Nostos» di Marta Malinverni
Se le designer di Krjst Studio vedono i tappeti al crocevia tra arte e design, l’architetta italiana Marta Malinverni considera il suo lavoro artistico «un tutt’uno con la sua pratica architettonica». Di conseguenza, continua a studiare configurazioni geometriche di spazi astratti. La serie «Nostos» ne è un esempio. Dice che è stata creata dai ricordi dei suoi viaggi e rappresenta un «laboratorio mentale che abbraccia luoghi lontani».

Ognuno dei pezzi unici contiene ricordi di colori, superfici tattili e compositive che la designer ha percepito in terre straniere durante i suoi viaggi avventurosi. C'è un motivo per cui alcuni motivi sono meno chiari di altri, come la forma organica a tre braccia sotto il cerchio: «I ricordi a volte ti ingannano, ecco perché alcune forme risultano poco chiare».

Fonte: Assab One, 2022.
Pura natura: «Botánica» di Leo Rydell Jost
Come i papaveri di un campo estivo, i tappeti della serie «Botánica» di Leo Rydell Jost sbocciano in tutto il loro splendore durante la Settimana del Design di Milano, nell'area esterna del vecchio ospedale militare. Talvolta sono appesi alla facciata, talvolta stesi a terra sul pavimento della terrazza. Sembrano appartenere al giardino circostante piuttosto che all’edificio in sé, poiché anch’essi sono dotati di forme organiche. A differenza dei tappeti tradizionali, sono piuttosto piccoli. Forse perché il designer di solito crea oggetti di pelletteria di piccolo formato per marchi di lusso come Bottega Veneta e Loewe. O perché considera il suo lavoro come una forma d’arte funzionale.

Leo Rydell Jost genera oggetti dal forte carattere estetico per creare un senso di benessere abitativo. Nella serie «Botánica» si concentra su una figura che danza fuori dalle righe perché egli «si ispira sempre alla natura e al corpo umano» e aggiunge: «Sento che le forme organiche danno più brio e volume agli spazi. Danno al layout qualcosa di personale, di inaspettato... l'energia si sposta». Tuttavia, non discriminerà le forme geometriche in futuro. Intende solo evitare i concetti monotoni e creare piuttosto pezzi unici di grande valenza cromatica.

Fonte: Alcova, 2022.
Che siano ondulate o curvilinee, le forme della natura hanno sempre un effetto calmante. Questo è un altro punto a favore dei nuovi tappeti dai tratti organici nell’arredamento degli interni. Potranno anche sembrare imprevedibili, ma hanno un messaggio assolutamente prevedibile: tutto è possibile, tranne la noia dei pavimenti spogli. Il design uniforme non è pertanto obsoleto, ma ora ha una concorrenza con la quale puoi porre nuovi accenti. O meglio, con cui puoi visualmente indispettire e rompere i rigidi angoli retti dei nostri spazi.
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Sono la cheerleader del buon design e ti informo su tutto ciò che ha a che fare con l'arredamento, parlandoti delle ultime trovate dell’interior design – dalle più semplici alle più sofisticate – mostrandoti i nuovi trend e intervistando le menti creative del design direttamente sul loro posto di lavoro.