Test del prodotto

Per addestratori di draghi: Intel NUC 12 Extreme alla prova

Kevin Hofer
24/3/2022
Traduzione: Martina Russo

Con il NUC 12 Extreme, Intel tenta il passaggio dai processori per notebook a quelli per desktop. Dal test il mini PC risulta essere un ottimo sistema modulare per gaming. L’acquirente ideale di questa macchina, però, resta un mistero.

Il NUC 12 Extreme ha un nome in codice, «Dragon Canyon», che è tutto un programma. Questo NUC (Next Unit of Computing) è effettivamente un drago nelle prestazioni. Per fortuna, durante il test, il mini PC non ha sputato fuoco, almeno fintanto che è rimasto nell’ambito della prestazione termica di progetto dei 65 watt. Viste le dimensioni comunque considerevoli per essere un NUC, risulta essere un buon PC modulare da gaming, ma in realtà perfetto per nessuno.

Il NUC che non voleva essere un NUC

La versione «Extreme» del NUC di Intel è sempre più simile a un potente mini PC. All’inizio c’era il NUC 9 Extreme in grado di alloggiare una piccola scheda grafica, si è poi passati al NUC 11 Extreme con più spazio per la scheda, per arrivare all’attuale NUC 12, che monta un processore da desktop invece che uno da notebook.

Di pari passo con questo sviluppo, però, i NUC Extreme si stanno allontanando sempre più dai loro piccoli antenati. Già con il precedente NUC 11 Extreme mi ero chiesto se si potesse ancora parlare di NUC.

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    Intel NUC 11 Extreme Beast Canyon: è ancora un mini PC?

    di Kevin Hofer

Nell’articolo riportato sopra trovi anche una descrizione dei componenti interni del NUC. Visto che il case da otto litri del NUC 12 Extreme è praticamente identico a quello del NUC 11 Extreme, ho pensato di saltare questo passaggio in questa revisione.

Seppur più grande dei comuni NUC, messo di fianco al mouse il NUC 12 Extreme risulta sempre di dimensioni piuttosto compatte.
Seppur più grande dei comuni NUC, messo di fianco al mouse il NUC 12 Extreme risulta sempre di dimensioni piuttosto compatte.

Il cuore del NUC 12 Extreme è l’elemento di elaborazione. Qui si trova la scheda madre LGA 1700. Il nuovo socket è più grande di quello del modello precedente, che alloggiava un processore per notebook. Ecco perché il NUC 12 Extreme ha un connettore M.2 in meno rispetto al NUC 11 Extreme.

Uno sguardo ai componenti interni del NUC 12 Extreme. L’unità di elaborazione si trova dietro alla scheda grafica.
Uno sguardo ai componenti interni del NUC 12 Extreme. L’unità di elaborazione si trova dietro alla scheda grafica.

Il processore installato è un i9-12900 o un i7-12700. L’i9 ha otto performance core e otto efficiency core. Nel design ibrido dei processori i performance core si attivano durante le attività a elevata intensità di calcolo come il gaming, mentre gli efficiency core vengono utilizzati durante le attività meno intense, come l’elaborazione dei testi o la navigazione. Nell’i7 sono montati otto performance core e quattro efficiency core. La macchina che ho testato monta un i9-12900.

Diversamente dalle «vere» schede madri per desktop, nel NUC 12 Extreme Intel supporta i moduli DDR4 invece dei DDR5. Il che è una saggia decisione, perché le RAM DDR5 sono ancora difficilmente reperibili e troppo care. Nel dispositivo che ho testato è installata una RAM da 16 GB.

Non ci sono molti connettori sulla parte anteriore, ma la selezione di connettori disponibili è comunque buona.
Non ci sono molti connettori sulla parte anteriore, ma la selezione di connettori disponibili è comunque buona.

La scheda grafica può essere al massimo di 30,5 centimetri, occupare due slot e assorbire al massimo 350 watt di potenza. Parametri sufficienti per una RTX 3080 Ti. Il dispositivo che ho testato ha una GeForce RTX 3060 Ti.

Queste le specifiche del mio dispositivo:

CPUIntel Core i9-12900
Scheda graficaNvidia GeForce RTX 3060 Ti
RAMCrucial 16 Go de RAM DDR4-3200
Memoria di massaSamsung 980 Pro 1 TB SSD
Connessioni interne1 x PCIe x16 Gen5
3 x M.2 2280 PCIe x4 Gen4
1 x Intel WiFi 6E e Bluetooth 5.2
Connessioni esterne2 x Thunderbolt 4 tipo C
7 x USB 3.2 Gen2 tipo A
1 x USB 3.2 Gen2 tipo C
1 x 2,5 Gigabit-LAN
1 x 10 Gigabit-LAN
1 x lettore di schede SDXC
1 x jack per cuffie 3,5
Dimensioni35,7 x 18,9 x 12 cm
Alimentatore650 watt

La questione della potenza

Un i9-12900 in un sistema compatto come il NUC 12 Extreme potrebbe sembrare una cosa buona. Ma un processore con una potenza superiore ai 200 watt ha bisogno di un raffreddamento come si deve. I miei test sui nuovi dissipatori stock di Intel hanno mostrato che non sono abbastanza potenti da dissipare una potenza di 200 watt o superiore. Il raffreddamento nel NUC 12 Extreme è ancora meno efficace. Ai fini della recensione ho quindi limitato a 65 watt nel BIOS la potenza che può assorbire l’i9. Diversamente, il NUC 12 Extreme sputerebbe davvero fuoco.

65 watt sono la cosiddetta potenza base del processore. Il 12900 può però assorbire fino a 202 watt. Cosa di per sé positiva, soprattutto per quei sistemi che riescono a dissipare una potenza elevata come questa. Se lasci assorbire la potenza massima al tuo processore, questo raggiunge il limite termico riducendo la frequenza di clock. Con 65 watt il NUC 12 Extreme è più a suo agio.

I test

Poiché non dispongo di un dispositivo di test equivalente, mi è difficile classificare la potenza del Dragon Canyon. Il modello NUC 11 Extreme era difettoso, motivo per cui non ho a disposizione alcun risultato. Confronterò quindi i risultati specifici della CPU con quelli della recensione dell’i9-12900K. Ti sarà quindi subito chiaro quali sono le perdite legate alla riduzione della potenza della CPU a 65 watt.

Rumorosità e temperature

Per valutare la rumorosità e le temperature del NUC sia al minimo che sotto sforzo ho sottoposto i componenti installati nel case agli stress test di AIDA64 (per la CPU) e FurMark (per la GPU). L’ho fatto funzionare per 20 minuti. Ho quindi misurato la temperatura di CPU e GPU con HWiNFO64. Ho lasciato il controllo della ventola nel BIOS sull’impostazione standard.

Nel funzionamento a vuoto ho rilevato 35 dB a 30 centimetri dal case. L’unità è quindi piacevolmente silenziosa. Sotto sforzo, invece, il NUC 12 Extreme è risultato piuttosto rumoroso raggiungendo 46,5 dB. Un valore abbastanza fastidioso se devi lavorare o giocare.

Durante tutta la durata del test il raffreddamento della CPU è stato comunque molto efficace e l’i9-12900 ha raggiunto al massimo 83 °C. La frequenza misurata è stata in media di 3,2 GHz nel performance core e 2,7 GHz nell’efficency core.

Con un massimo di 69 °C, la GPU si è mantenuta relativamente fredda. Un risultato di tutto rispetto considerate le dimensioni del case e gli spazi risicati.

Cinebench R20 e R23

Cinebench R20 e R23 testano le prestazioni di una CPU durante il rendering di modelli 3D.

Nel benchmark l’i9-11900K del NUC 12 Extreme ha fatto registrare un punteggio di 705 in single-core e di 7228 in multi-core. A titolo di confronto, nella recensione l’i9-12900K ha raggiunto un punteggio di 745 in single-core e di 10247 in multi-core. La differenza nel single-core non è così elevata: solo 5,5. Nel multi-core è però molto più marcata e raggiunge circa il 30%. In questo caso sono chiare le conseguenze della limitazione a 65 watt.

Con il Cinebench R23 si ottiene un risultato simile. Nel single-core le due CPU sono molto vicine e differiscono solo dell’8%. Nel multi-core il distacco è nettamente maggiore e raggiunge circa il 35%.

CPU-Z

Il benchmark CPU-Z testa la velocità di una CPU nel single-core e nel multi-core attribuendo un relativo punteggio.

Anche qui l’i9-12900K batte l’i9-12900. Tuttavia, la differenza non è così netta come nel Cinebench e nel multi-core si assesta su un risicato 7,5 percento. Il benchmark CPU-Z dura molto meno del benchmark di Cinebench. In questo caso probabilmente la durata influisce sul risultato, mentre la limitazione a 65 watt non fa una gran differenza, visto l’intervallo di tempo ridotto.

Benchmark Blender

Nelle versioni a partire dalla 3.0 il benchmark Blender effettua il rendering di tre scene ottenendo tre punteggi che io ho raggruppato in un punteggio finale. Anche questo test evidenzia che, con la limitazione a 65 watt, il 12900 perde nettamente rispetto al 12900K. Il 12900 totalizza infatti 197 punti e il 12900K 363.

Handbrake

Nel test Handbrake vado a codificare gli 88 secondi del trailer 4K compresso in H.264 di «Il ritorno del cavaliere oscuro» selezionando le preimpostazioni «Fast 1080p30».

In questo caso la differenza tra i due processori è ancora più evidente: il 12900 svolge il compito in 52 secondi, mentre all’12900K ne bastano 33. Il 12900 è quindi lento come il 11900K, a cui sono serviti 50 secondi per svolgere il compito.

Benchmark Photoshop

Il benchmark Photoshop di Puget Systems testa diversi carichi di lavoro. Qui trovi informazioni più dettagliate. Il benchmark calcola un punteggio finale sulla base di una workstation di riferimento.

In questo caso non posso confrontare i risultati con la mia recensione dell’i9-12900K. Il benchmark dipende anche dalla scheda grafica e in quel caso avevo usato una RTX 2080 Super. Tuttavia nella banca dati di Puget Systems ho trovato il risultato di un i9-12900K con RTX 3060 Ti. Dal risultato si deduce che anche in Photoshop l’i9-12900 del NUC 12 Extreme non regge il confronto con l’i9-12900K di un desktop completo. Il punteggio dell’12900K è superiore del 17,5 percento.

PCMark 10

Il benchmark PCMark 10 testa vari scenari, ad esempio il tempo di caricamento delle applicazioni, l’efficienza nei fogli di calcolo, la navigazione o l’editing di foto e video, fornendo quindi indicazioni sull’idoneità di un processore a lavorare in Office. Anche in questo caso viene fornito un punteggio.

E anche per questo benchmark non sono in grado di fare un confronto con dati miei, per gli stessi motivi per cui non ho potuto farlo per il benchmark Photoshop. Uno sguardo alla banca dati di 3DMark, lo sviluppatore di PCMark 10, mostra che qui il NUC 12 Extreme non si piazza male. Ad eccezione dei primi due risultati, l’i9-12900 del NUC riesce a tenere il passo (data: 14 marzo 2021). In media i sistemi equivalenti si assestano sui 8269 punti rispetto ai 8184.

Benchmark per il gaming

Purtroppo per quanto riguarda il gaming non posso rifarmi a mie esperienze dirette. Mi è successo come a molti di voi: negli ultimi due anni non sono riuscito a procurarmi schede grafiche da testare. Devo quindi rifarmi ad esperienze che ho reperito online su GPU Check. Poiché non so con certezza quanto funzionino bene i sistemi da loro, magari considera questi confronti con cautela. Quelli che riporto sono valori medi in FPS (Frames per Second).

Il risultato è simile a quello ottenuto con le altre applicazioni: l’i9-12900 limitato a 65 watt è più lento dell’i9-12900K senza limitazione di potenza. Una cosa interessante è che c’è una maggiore differenza quando la frequenza è più alta rispetto a quando è più bassa. Infatti, di solito, è l’inverso, perché alle risoluzioni più alte la scheda grafica assorbe più potenza di elaborazione. Non ho proprio idea del perché sia così. Immagino che la cosa sia legata ai risultati di GPU Check. Semplicemente non conosco le condizioni in cui si è giunti a questi valori.

Possiamo comunque affermare che se si resta nella «confort zone» di un RTX 3060 Ti, ovvero a una risoluzione compresa tra 1080p e 1440p, il NUC 12 Extreme permette di giocare piuttosto bene. I frame rate si assestano per lo più oltre i 60 fotogrammi al secondo.

Conclusione: chi è l’acquirente ideale di questa macchina?

La CPU dell’NUC 12 Extreme va assolutamente limitata a 65 watt, altrimenti si surriscalda troppo. Se la limiti, il Dragon Canyon NUC risulta essere una macchina da gaming capace, in grado di fornire buone prestazioni anche in altre applicazioni.

L’i9-12900 si piazza però nettamente dietro all’i9-12900K senza limitazione di potenza. A seconda dell’applicazione, le sue prestazioni sono inferiori da un minimo del 5,5 a quasi il 60 percento. Una grande differenza sulla carta che però risulta essere più o meno penalizzante a seconda del campo di utilizzo.

Di per sé il NUC 12 Extreme è un dispositivo interessante. Tuttavia, come era successo anche con il NUC 11 Extreme, non riesco a identificare alcun gruppo target ben definito. Se per te le dimensioni ridotte sono fondamentali, un mini PC ITX, anche se leggermente più grande, ti garantisce senz’altro prestazioni migliori. Non dimentichiamo, poi, che il Dragon Canyon è ancora assurdamente caro: il dispositivo che ho testato costa 1433 franchi (data: 24 marzo 2022), senza RAM, SSD e scheda grafica. Per gli stessi soldi ti assembli un mini PC ITX comparabile, RAM e SSD inclusi.

Il NUC 12 Extreme è quindi adatto soltanto agli addestratori di draghi, ovvero esseri mitologici che non esistono nella realtà.

Intel Kit NUC 12 Extreme (Intel Core i9-12900)
Barebone

Intel Kit NUC 12 Extreme

Intel Core i9-12900

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