Test del prodotto

Samsung Odyssey Neo G8 alla prova: bello ma poco stabile

Kevin Hofer
12/9/2022

Il Samsung Odyssey Neo G8 sarebbe un ottimo monitor da gioco con una frequenza di aggiornamento di 240 Hz e una risoluzione di 3840 × 2160 pixel. Purtroppo, però, il black crush e il supporto traballante rovinano la mia esperienza.

Vedo la luce tremolante del falò. Intorno a me è buio pesto. Poi sento un rumore. Un po’ a disagio, cerco di capire cos’era. Dal nulla, un nemico mi attacca nell’oscurità. Non ho tempo di reagire. Muoio.

Questa scena descrive perfettamente la mia esperienza con il Samsung Odyssey Neo G8: grazie alla retroilluminazione mini LED, il nero del monitor sembra davvero nero. Tuttavia, proprio a causa del nero a volte mi sfuggono dettagli importanti, ad esempio nemici che mi puntano l’arma in testa. Il Neo G8 ha un black crush.

Black crush: il nero ha un bell’aspetto, ma nasconde dettagli importanti.
Black crush: il nero ha un bell’aspetto, ma nasconde dettagli importanti.

Secondo le specifiche, il Neo G8 è il monitor perfetto per me. I giochi hanno un aspetto fantastico e grazie all’elevata luminosità e alla buona resa cromatica è anche adatto per l’ufficio o per l’editing di immagini. Se solo il supporto non fosse traballante, i comandi non fossero complicati e il black crush non esistesse!

Samsung Odyssey Neo G8 - G85NB (3840 x 2160 pixel, 32")
Monitor
Etichetta energetica G
EUR935,22

Samsung Odyssey Neo G8 - G85NB

3840 x 2160 pixel, 32"

Ecco le specifiche più importanti del monitor:

  • pannello: VA con risoluzione di 3840 × 2160 pixel (rapporto d'aspetto 16:9)
  • curvatura: 1000R
  • frequenza di aggiornamento: 240 Hz
  • luminosità (normale): 350 nit
  • luminosità (massima): 1000 nit
  • contrasto statico: 1 000 000:1
  • HDR10+
  • local dimming Mini LED in 1196 zone
  • tempo di risposta: 1 ms (da grigio a grigio)
  • connessioni: una porta DisplayPort 1.4, due porte HDMI 2.1, jack per cuffie, due porte USB 3.0
  • FreeSync Premium Pro

Quanto traballa!

Il Neo G8 sembra un pupazzo con la testa dondolante. Quando schiaccio forte i tasti, il monitor inizia a traballare. Anche quando premo i pulsanti di menu, si muove molto. È sorprendente, perché il supporto occupa gran parte del lato inferiore del monitor, che quindi dovrebbe essere stabile. In effetti, la maggior parte delle oscillazioni proviene dal punto di collegamento tra il monitor e il supporto. Più sposti il monitor verso l’alto, più il problema peggiora.

Appena lo tocchi leggermente, il monitor si muove.
Appena lo tocchi leggermente, il monitor si muove.

Per il resto, il monitor è molto ben fatto, anche se la grande quantità di plastica lo fa sembrare un po’ economico. In termini di design, il Neo G8 si rivolge principalmente a gamer. La parte posteriore del monitor è bianca lucida, mentre i bordi neri sono opachi. La curvatura 1000R è piuttosto marcata e potrebbe non piacere a tutti.

Il punto forte, come sempre nei monitor Odyssey, è l’illuminazione Infinity Core sul retro, che dà al Neo G8 un ulteriore tocco futuristico.

Da dietro il Neo G8 assomiglia al fratello maggiore Neo G9.
Da dietro il Neo G8 assomiglia al fratello maggiore Neo G9.

Dal punto di vista ergonomico, non c’è nulla da criticare. Il monitor può essere ruotato, inclinato e regolato in altezza. Il supporto è dotato di una clip in gomma per raccogliere i cavi e di una copertura per le connessioni. Tuttavia, ho una critica da fare: l’alimentatore è esterno, cosa che personalmente mi disturba.

Posso gestire le impostazioni del monitor attraverso un D-pad al centro sotto lo schermo. I tasti sono molli e devo premerli talmente forte che il monitor traballa sempre. Ma lo farebbe lo stesso.

Per il resto, l’on-screen display è ben strutturato e non lascia nulla a desiderare. Tuttavia, l’aspetto fantascientifico mi sembra un po’ fuori moda. Samsung dovrebbe considerare una riprogettazione.

Prestazioni nei giochi

Nei videogiochi, i colori del Neo G8 appaiono nitidi e ricchi, sia in HDR che in SDR. Il punto forte della qualità dell’immagine del Neo G8 è il rapporto di contrasto. Grazie alla funzione local dimming Mini LED con 1196 zone, il nero sembra davvero nero e rimane tale anche accanto a parti luminose dell’immagine.

Il local dimming può essere impostato su «Auto», «High» e «Low». Su «High», però, i dettagli del nero possono andare persi se non si attiva una zona dimming. Si tratta del cosiddetto black crush. Su «Low» succede meno, ma in cambio le aree luminose non sono così chiare rispetto al nero.

Grazie alle numerose zone dimming, il blooming non è un problema. Questo effetto si verifica quando la luce della retroilluminazione illumina le zone circostanti. Solo con i sottotitoli o quando non si è seduti direttamente davanti al monitor si percepisce un leggero blooming. Tuttavia, nel primo caso non è fastidioso e nel secondo caso è scontato con un monitor curvo.

Niente blooming.
Niente blooming.

Questo mi porta all’angolo visuale. L’immagine appare sbiadita già solo guardando da una leggera angolazione. Gli angoli visuali sono stabili solo quando mi siedo di fronte allo schermo. Tuttavia, questo è il caso di tutti i monitor curvi che ho testato finora.

Il Neo G8 dispone della tecnologia Variable Refresh Rate (VRR) AMD FreeSync Premium Pro. Secondo i miei test, il monitor è compatibile anche con G-Sync, anche se non è indicato in modo specifico. Tuttavia, G-Sync funziona solo attraverso DisplayPort. Lo screen tearing, cioè quando l’immagine appare distorta, non è quindi un problema. Tuttavia, se la frequenza di aggiornamento diminuisce drasticamente, ne risulta uno sfarfallio.

Il monitor supporta una frequenza di aggiornamento fino a 240 Hz con una risoluzione di 2160p. Alcuni utenti segnalano la presenza di linee di scansione, cioè righe di pixel visibili, quando il monitor funziona a 240 Hz. Ma non è il caso del mio dispositivo di prova.

Gli angoli visuali non sono stabili. L’immagine appare molto sbiadita se non la guardo frontalmente.
Gli angoli visuali non sono stabili. L’immagine appare molto sbiadita se non la guardo frontalmente.

Se il VRR non è attivo, può verificarsi l’inverse ghosting, cioè un bagliore bianco dietro agli oggetti in movimento. Posso ridurre questo problema impostando le impostazioni di overdrive su standard. La causa dell’inverse ghosting sono le impostazioni più veloci.

Qualità dell'immagine

Con i1Display Pro Plus misuro l’uniformità luminosa del pannello in SDR. Il dispositivo fornisce i seguenti valori:

Luminosità in SDR.
Luminosità in SDR.

Con una media di 402 nit, lo schermo è 52 nit più luminoso rispetto a quanto dichiarato da Samsung. La luminosità dovrebbe essere più uniforme: la differenza è di massimo 42 nit o circa dieci percento. A occhio nudo è visibile solo su uno sfondo bianco e se osservo molto attentamente.

Grazie alla forte luminosità, il monitor è adatto anche per giocare e lavorare in ambienti molto luminosi, come il mio ufficio sotto il lucernario. Un rivestimento speciale riduce i riflessi e quindi anche nelle giornate di sole posso lavorare o abbattere avversari indisturbato.

Con i miei mezzi non posso misurare i 1000 nit necessari per ottenere l’HDR10+, visto che vengono raggiunti solo per una frazione di secondo. Nel normale funzionamento, con HDR ottengo i seguenti valori:

Luminosità in HDR.
Luminosità in HDR.

In HDR la differenza è di massimo 31 nit o circa dieci percento, quindi è simile all’SDR.

Misuro anche la copertura dello spazio colore in SDR. La copertura è molto buona, considerando che si tratta di un monitor da gaming:

  • sRGB: 99,8%
  • Adobe RGB: 83,2%
  • DCI P3: 90%

sRGB è visualizzato accuratamente. Tuttavia, la copertura dello spazio colore Adobe RGB è insufficiente per coloro che ci lavorano. Per esempio, i grafici che preparano il materiale per la stampa. La copertura DCI-P3, importante per la produzione di film digitali, è buona, pari al 90 percento. Tuttavia, con le mie misurazioni non raggiungo il 95 percento promesso da Samsung.

In HDR i valori non sono così buoni come in SDR, ma sono comunque soddisfacenti per un monitor da gioco:

  • sRGB: 99,2%
  • Adobe RGB: 79,3%
  • DCI P3: 86,5%

Conclusione: per il suo prezzo, non soddisfa le mie aspettative

Il Samsung Neo G8 è un ottimo monitor da gioco. Grazie alla frequenza di aggiornamento di 240 Hz con risoluzione 2160p, è pronto per il futuro. La qualità dell’immagine è molto buona, ad eccezione del black crush, che fa sparire i dettagli nelle aree scure. In termini di lavorazione, il supporto traballante per me è inaccettabile.

Senza questi punti critici, il Neo G8 sarebbe il monitor da gioco perfetto per me. Tuttavia, i problemi hanno un peso eccessivo visto il prezzo elevato. Un monitor da circa 1400 franchi (1500 euro) non dovrebbe avere tali difetti. Se questo non ti disturba e sei disposto a spendere così tanto per un monitor, posso comunque consigliarti il Neo G8.

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