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Svizzera o Germania? Da Galaxus hai l’una e l’altra
Quando si tratta di emigrare, la Svizzera è la prima scelta per i tedeschi. Ma perché? Ho fatto un po’ di domande in giro: Galaxus ha sedi sia in Germania che in Svizzera.
La Svizzera è molto apprezzata dai tedeschi non soltanto per le vacanze: è la destinazione preferita di chi emigra con un passaporto tedesco. L’Handelsblatt elenca le tante ragioni che spingono i tedeschi a prendere questa decisione: tra queste, ad esempio, le retribuzioni più alte, una pressione fiscale più leggera e un sistema fiscale più semplice. Sicuramente però ci sono anche altri fattori, come la bellezza del paesaggio o la vicinanza all’Italia.
È un argomento che mi interessa molto. Io lavoro presso la sede Galaxus di Amburgo, giustamente nota come la «città più bella del mondo». Questo mi ha permesso di conoscere colleghe e colleghi che si sono trasferiti alla sede di Zurigo o che sono ritornati da lì. Ho deciso allora di intervistare due colleghe e di chiedere un loro parere.
Luise prima si è trasferita in Svizzera, poi è tornata ad Amburgo
Luise Dalhoff ha 32 anni ed è mamma di una bambina. Nel 2019 ha lasciato la sua città natale, Amburgo, e ha vissuto per quasi tre anni a Birmensdorf, vicino a Zurigo. Ora però è tornata ad Amburgo, anche se è sempre in Svizzera.
Luise, perché ti sei trasferita in Svizzera?
Luise: A marzo 2019 era nata mia figlia. In quel periodo il mio compagno stava terminando il suo MBA. Visto che il mio vecchio datore di lavoro non mi offriva reali prospettive di carriera, ero pronta a tentare qualcosa di nuovo. Il mio compagno aveva ricevuto diverse offerte di lavoro, tra cui una dalla Svizzera. Avevamo sempre avuto il desiderio di trasferirci in montagna e l’idea di sciare il fine settimana ci sembrava irresistibile. Quindi sono emigrata in Svizzera senza avere un lavoro.
** Che poi hai trovato da Galaxus?**
Quando ero in Germania avevo lavorato nel settore dell’e-commerce, vendendo prodotti su e ad Amazon. Ero convinta di poter fare un lavoro del genere anche a Zurigo. Solo dopo mi sono resa conto che in Svizzera non c’è Amazon. E, di conseguenza, non c’erano agenzie di consulenza Amazon. Un compagno di università mi ha suggerito che Galaxus poteva essere una sorta di Amazon con sede in Svizzera. Un anno dopo il nostro trasferimento nell’aprile 2020, ho finalmente iniziato a lavorare presso Galaxus.
Come ti sei trovata con il nuovo lavoro?
Quando sono arrivata non c’era una vera vita da ufficio per colpa del lockdown, quindi ho conosciuto pochissima gente. Abitavamo a Birmensdorf e il mio compagno lavorava a Zugo. La mattina portavo mia figlia all’asilo e tornavo a riprenderla dopo il lavoro. Siamo andati avanti così per un anno e mezzo. Poi però sono venuta a sapere che Galaxus opera anche in Germania e ha un ufficio ad Amburgo. Quindi di tanto in tanto, quando facevo visita alla mia famiglia, mi fermavo a lavorare in quella sede. Poi si è aperta una posizione di team leader per creare alcune aree dedicate al lifestyle per il mercato europeo.
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E ti sei candidata?
In realtà non ero ancora pronta per tornare in Germania, anche se sapevo che prima o poi l’avrei fatto. Non ho mai pensato che sarei invecchiata qui. Ma magari ci sarebbe voluta ancora una decina d’anni. La decisione di tornare prima è nata nel periodo in cui lavoravo: non conoscevo nessuno e a causa della pandemia non avevo quasi mai la possibilità di uscire la sera, dato che il mio compagno lavorava spesso fino a tarda notte.
Qual è stata la reazione del tuo compagno?
Lui non era comunque molto soddisfatto del suo lavoro. Se mi avesse detto che amava il suo lavoro, avremmo dovuto trovare un’altra soluzione in Svizzera. Ma c’era comunque sempre stata anche l’idea di entrare nell’azienda del padre, una ditta metalmeccanica di medie dimensioni dove adesso lavora. Ed è così che il 1° gennaio 2022 mi sono ritrovata qui.
«A livello di clima, la Svizzera è in netto vantaggio»
Tu conosci entrambi i paesi. Che cosa apprezzi di più della Svizzera e quali sono le principali differenze?
Il tempo libero in Svizzera è organizzato in modo completamente diverso. Avevamo un pulmino e ogni fine settimana andavamo da qualche parte: a fare escursioni, a sciare o a fare campeggio. In Svizzera non esiste una vera vita cittadina come può essere quella di Amburgo, o almeno noi non l’abbiamo vissuta così. A livello di clima, la Svizzera è in netto vantaggio: il caldo arriva prima e l’inverno non è solo un susseguirsi di giornate grigie e umide. Un clima del genere ti butta giù. Amburgo, però, è la città più bella. Per il resto, trovo che Amburgo e Zurigo abbiano molti punti in comune, come ad esempio la vicinanza all’acqua. Per quanto mi riguarda trovo che in Svizzera la situazione degli asili nido e dell’assistenza all’infanzia sia molto migliore, quindi non ho avuto problemi a lavorare a tempo pieno pur avendo una bambina piccola.
Che cosa ti piace di più di Amburgo?
Amburgo è una grande città, non si può negare. Ha tutta un’altra atmosfera rispetto a Zurigo. Qui c’è sempre qualcosa da fare, i negozi sono aperti fino a tardi, le strade non sono deserte la sera.
Ogni quanto torni in Svizzera?
L’ultima volta che sono stata in Svizzera era a dicembre, poi a gennaio e a marzo. Non mi dispiacerebbe fare una «workation», metà lavoro e metà vacanza, in Svizzera a titolo semiprivato. Ci vado sempre molto volentieri e apprezzo sempre i vantaggi che offre, in particolare il clima e le montagne.
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Fonte: Anne Fischer
E quali sono i vantaggi della Svizzera? Ormai conosci bene i loro modi di dire, no?
Sono una delle poche persone della sede di Amburgo con cui i colleghi svizzeri possono parlare lo svizzero tedesco. Appena arrivata non capivo praticamente niente. Mi dicevano sempre: «Fai finta di aver capito tutto: dai un’impressione migliore». Il colloquio di lavoro in svizzero tedesco è stato davvero duro e ho dovuto metterci tutta la concentrazione possibile. Credo di non aver capito nulla per le prime due settimane, ma le cose poi sono andate subito meglio!
** La tua famiglia resterà ad Amburgo?**
Sì, abbiamo comprato casa ad Amburgo. Non vorrei trasferirmi un’altra volta. Ma mi piace mantenere un legame con la Svizzera attraverso Galaxus. Tutte le volte che sono lì mi organizzo, faccio venire anche la mia famiglia e ci fermiamo per qualche giorno.
Zurigo è il mio nuovo grande amore
E poi c’è Lizzy, ovvero Elisabeth Rönz. Nonostante i molti nomi che non riuscivo a ricordare, Lizzy mi ha subito colpita sin dal primo giorno di lavoro presso la sede Galaxus di Amburgo. Si è unita a noi per il pranzo con un po’ di ritardo e ha iniziato a raccontare a tutti di Zurigo con moltissimo entusiasmo. Le ho chiesto se si sarebbe trasferita lì. Con un sorriso, mi ha risposto: «Sì, mi sono innamorata». Era chiaro che si riferiva alla città. In questi giorni la 34enne Digital Media Ddesigner è in pieno stress da trasloco. Anche se ha vissuto tutta la vita ad Amburgo e non si sarebbe mai immaginata di lasciare quella che molti chiamano «la città più bella del mondo», è proprio quello che sta facendo.
** Lizzy, hai iniziato a lavorare per Galaxus nel novembre 2021 e ora, a nemmeno due anni di distanza, ti stai trasferendo da Amburgo a Zurigo. È successo tutto davvero velocemente!**
È stato amore a prima vista! Sono seria: dal mio primo viaggio a fine 2021.
** Perché, allora, ti hanno assunta ad Amburgo?**
Bisognerebbe sviluppare e ampliare la sede di Amburgo. Siamo cresciuti moltissimo dovunque, tranne nella divisione Creation. Nel Brand Marketing, ad esempio, ci sono già due persone. Si era pensato di assumere altri designer ad Amburgo, ma finora non abbiamo trovato nessuno.
** Cosa succederà quando l’unica designer di Amburgo si trasferirà a Zurigo?**
All’inizio non ero sicura che l’idea sarebbe stata accolta favorevolmente. È importante quello che pensa l’ufficio centrale, ossia creare un collegamento tra i vari paesi e team come vuole l’azienda. Io però mi sono resa conto che mi è pesato molto passare così tanto tempo da sola, qui. Sono all’oscuro di tante cose. Sento la mancanza dei rapporti interpersonali. E perdo anche l’ispirazione.
** È stato questo il motivo della tua decisione?**
No, quella è venuta successivamente. Si tratta soprattutto di una decisione davvero personale, a favore della città e della vita a Zurigo.
** Che cosa ti affascina così tanto di Zurigo?**
L’esperienza che si ha in una nuova città dipende molto da come si viene accolti dalla gente. Le mie colleghe e colleghi sono stati fantastici e mi hanno aiutato a integrarmi. Mi hanno mostrato la città, mi hanno dato molti consigli, mi hanno portato a feste, eventi ed escursioni. Sono andate bene tante cose su tanti livelli. Fra l’altro, ho anche un’amica e un amico di Amburgo che vivono a Zurigo da anni. A un certo punto qui a Zurigo mi sono proprio sentita a casa. Quando sono ad Amburgo, divento nostalgica. C’è stato un momento in cui non riuscivo a partire da Zurigo senza piangere sul treno.
** Secondo te Zurigo assomiglia ad Amburgo?**
Trovo che ci siano molti parallelismi tra Zurigo e Amburgo, ad esempio per quanto riguarda il paesaggio urbano: l’acqua, i gabbiani, il centro storico e l’atmosfera... A Bürkliplatz mi sembra di essere sul ponte Kennedy, con la differenza che sullo sfondo si stagliano queste montagne assurdamente belle. Spero di non stancarmi mai di guardarle.
«So che il mio posto è lì»
Il paesaggio è molto diverso da quello tedesco....
Mi piace il fatto che in generale la Svizzera sia così piccola, la vicinanza con la Francia e soprattutto con l’Italia – sono davvero innamorata dell’Italia –, questo senso di internazionalità che si respira a Zurigo. Questa città mi piace perché, anche se è abbastanza piccola e puoi arrivare in fretta ovunque, non ti dà mai la sensazione che manchi qualcosa o che non riesca ad offrirti qualcosa. Ma quello che apprezzo di più è come Zurigo mi fa sentire: so che il mio posto è lì.
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Fonte: Privato
** C’è qualcosa che ti ha trattenuta?**
Forse non proprio trattenuta, ma ovviamente la cosa a cui ho pensato di più prima di prendere la mia decisione è stato il fatto di «abbandonare» le persone della mia vita a cui tenevo di più: gli amici, la famiglia. Vedo la mia nipotina meno spesso e sapevo che questa distanza fisica avrebbe ovviamente cambiato qualcosa. Ma alla fine della giornata so anche che loro ci saranno sempre e loro sanno che io ci sarò sempre, indipendentemente dai chilometri che ci separano.
** Come hanno reagito le persone intorno a te?**
Nessuno si è sorpreso. Passavo molto tempo a Zurigo. La mia famiglia e i miei amici vedevano quanto ero felice quando ero lì.
** Che cosa pensi apprezzerai di più, dopo il trasloco?**
Intanto non vedo l’ora di arrivare lì e di viverci. Mi piacerà il mio nuovo appartamento, il (breve) tragitto per andare al lavoro, il mio team, le vecchie e nuove amicizie. Non vedo l’ora di passeggiare per la città, di correre sul lago, di ammirare le montagne. Mi piaceranno le tante piccole oasi che ho già scoperto da sola, i miei bar e caffè preferiti, i dolci vegani della Moon Bakery. Non vedo l’ora che arrivi l’estate, che a Zurigo è qualcosa di incredibile! Nuotare nella Limmat, restare fuori a lungo la sera...
** Che cosa ti mancherà di Amburgo, oltre agli amici e alla famiglia?**
Naturalmente Amburgo, che è la mia città natale. Mi mancherà il mio attuale appartamento e il mio quartiere, dove ho vissuto per sette anni. Quest’anno mi mancheranno molto le mie api e anche il mio giardino stagionale. Sono apicoltrice da sette anni, ma il trasloco è un periodo troppo impegnativo e questo è un hobby che richiede molto tempo. Per il momento le api resteranno dai miei genitori e l’anno prossimo le porterò con me.
** Come te la cavi con lo svizzero tedesco?**
In realtà tutti possono parlare svizzero tedesco con me: ormai ci ho fatto l’orecchio. Se non capisco qualcosa, chiedo. A livello di parlato, però, so dire solo due cose in croce.
** È un addio per sempre?**
Non so. Non mi trasferisco con l’intenzione di rimanere lì per un certo periodo di tempo, né per ora riesco a immaginarmi di invecchiare a Zurigo. Per adesso vivo il momento e sono incredibilmente grata di iniziare questa nuova avventura in modo così libero e indipendente.
Immagine di copertina: KeystoneA 38 persone piace questo articolo
Una vera giornalista locale con un debole per la musica pop. Mamma di due ragazzi, di una cagnolina e di circa 400 macchinine di ogni forma e colore. Inoltre mi piace sempre viaggiare, leggere e andare a concerti.