Samuel Buchmann
Retroscena

Tariffe dello streaming a confronto: Svizzera vs. Germania vs. USA

Samuel Buchmann
11/2/2025
Traduzione: Rebecca Vassella

Molte persone svizzere ritengono che lo streaming sia particolarmente costoso nel Paese. Faccio i conti e mi rendo conto che non è così semplice.

Lo conosci dai titoli dei giornali, lo senti al tavolo dei clienti abituali e lo leggi della colonna dei commenti: gli avidi servizi di streaming statunitensi stanno spremendo la Svizzera come un limone – e questo è ingiusto. Ad esempio, la seguente opinione a un articolo sull'ultimo aumento dei prezzi di Netflix è stata accolta con ampio consenso.

Mi infastidisce il sovrapprezzo svizzero più alto del 50% rispetto a quello tedesco. Non c'è alcuna giustificazione per questo.
Commento accorciato dell'utente Zumi_Digi

Ma l'argomento è più complesso di quanto non sembri a prima vista. In primo luogo, spesso si trascurano aspetti come i tassi di cambio e l'IVA. In secondo luogo, possono esserci diverse ipotesi alla base del malcontento:

  1. Netflix e simili guadagnano di più con un abbonamento svizzero.
  2. Lo streaming spenna di più le economie domestiche svizzere.

In questo articolo analizzo entrambe le ipotesi dal punto di vista statistico confrontando cinque fornitori di streaming: Netflix, Disney, Apple, Spotify e YouTube. Adatto le loro tariffe ai tassi di cambio e alle imposte, e a seguire al potere d'acquisto e alla parità salariale.

I prezzi assoluti

Tutti e cinque i servizi hanno aumentato costantemente le tariffe negli ultimi anni. Il grafico seguente mostra i dati relativi a Svizzera (prima diapositiva), Germania (seconda diapositiva) e Stati Uniti (terza diapositiva).

Le statistiche dell'intero articolo si riferiscono a:

  • Netflix: abbonamento standard
  • Disney+: abbonamento standard (senza pubblicità)
  • Apple TV+: abbonamento standard
  • Spotify Premium: abbonamento individuale
  • YouTube Premium: abbonamento individuale

Forse ti saltano all'occhio gli aumenti di prezzo molto diversi per Disney+. Dal 2020 il servizio è diventato più costoso del 129% negli Stati Uniti, ma solo del 51% in Svizzera e del 43% in Germania. Questo ha a che fare con il fatto che Disney negli Stati Uniti ora offre solo l'abbonamento Premium in 4K senza pubblicità, che automaticamente costa di più. In Europa è ancora disponibile un abbonamento standard in Full HD senza pubblicità.

In Svizzera, inoltre, Netflix in Full HD costa quasi il doppio di Apple TV+ in 4K. Il leader del settore giustifica questa scelta con una selezione di contenuti molto più ampia. Netflix offre 7663 film e serie, Apple solo 252 e Disney 2526. Pertanto, con Apple paghi di più per ogni contenuto disponibile (4,33 centesimi) che con Netflix (0,27 centesimi). Resta da vedere se più contenuti significhino automaticamente un valore aggiunto proporzionale.

Ecco quanto guadagnano in più i fornitori in Svizzera

Per un confronto equo tra i Paesi, converto tutti i prezzi in dollari americani utilizzando i tassi di cambio storici. Detraggo anche l'IVA in Svizzera e Germania, che non è inclusa nelle tariffe statunitensi. Le cifre mostrano quanto le aziende guadagnano effettivamente per ogni abbonamento. Nella prima diapositiva vedi la media, nelle altre i singoli fornitori.

In media, i cinque provider guadagnano attualmente il 16% in più da un abbonamento in Svizzera che negli Stati Uniti. Il divario è particolarmente ampio per YouTube (32%), seguito da Netflix e Spotify (20% ciascuno). Tuttavia, le differenze con la Germania sono ancora più evidenti. Lì, un abbonamento fa guadagnare ai giganti dello streaming in media il 61% in meno che in Svizzera e il 39% in meno che negli Stati Uniti.

Anche questo confronto è solo un'approssimazione, dato che non è possibile dire quanto profitto rimanga dal fatturato nei vari Paesi. Questo perché Netflix e simili pagano diritti di licenza diversi e spendono importi diversi in pubblicità a seconda della regione. Tuttavia, sembra molto probabile che la Svizzera generi più profitti per abbonamento rispetto alla Germania.

Quanto facilmente possiamo permetterci lo streaming

I diversi livelli di prezzo non sono una coincidenza. Alle aziende orientate al profitto interessa il fatturato. Non si chiedono quanto devono far pagare gli utenti per coprire i costi, ma quanto li possono far pagare prima che cambino servizio. Questo limite varia da Paese a Paese.

«Potere d'acquisto» è la parola magica. Un indicatore ben noto è l'Indice Big Mac: quanto più costoso è il famoso hamburger in un Paese, tanto più alto è il potere d'acquisto della popolazione. Le statistiche OECD sui salari medi adattati al potere d'acquisto sono ancora più informative. Le uso per calcolare quanto costerebbe il nostro streaming negli Stati Uniti. In altre parole: quanto facilmente possiamo permetterci un abbonamento a Netflix in confronto.

Come puoi notare, le curve delle tariffe adattate al potere d'acquisto sono abbastanza vicine tra loro. La differenza tra Svizzera e Germania si riduce maggiormente. Tuttavia, sembra che negli Stati Uniti i servizi di streaming siano meno onerosi per i bilanci delle famiglie. Netflix crede quindi che gli europei siano più disposti a rinunciare ad altre cose per poter guardare «Stranger Things»?

Non per forza. Anche questa statistica è insufficiente: secondo il World Inequality Database, i salari in America sono distribuiti in modo più diseguale che in Svizzera. La media riflette quindi meno bene ciò che un effettivo «cittadino medio» può permettersi. In particolare, il 90% inferiore della popolazione statunitense riceve solo il 53% del reddito totale. In Svizzera si tratta del 70%, in Germania del 63%. Se adatto le tariffe degli abbonamenti a questo fattore, emerge il seguente quadro:

Da questo punto di vista, la Svizzera e la Germania si trovano attualmente in una posizione ancora migliore, anche se l'ordine cambia a seconda dell'anno e del servizio di streaming. Quindi, i costi degli abbonamenti gravano sui redditi ovunque più o meno allo stesso modo sul 90% inferiore. Naturalmente, anche all'interno dei Paesi esistono differenze regionali che non sono riportate qui.

Conclusione: più costoso, ma non più doloroso

Sì, lo streaming costa di più in Svizzera che in altri Paesi, ma il divario con gli Stati Uniti è relativamente ridotto. In media, solo il 16% in più di denaro finisce a Netflix, Disney, Apple, Spotify e YouTube. La differenza con la Germania è più marcata, dove i fornitori incassano il 61% in meno.

La Svizzera ha un elevato potere d'acquisto. Anche Netflix lo sa.
La Svizzera ha un elevato potere d'acquisto. Anche Netflix lo sa.
Fonte: Shutterstock

Ma chi pensa che una persona di Berlino possa permettersi il doppio dei servizi di una di Zurigo si sbaglia. Se tieni conto del potere d'acquisto e della parità salariale, gli abbonamenti streaming in Svizzera fanno male più o meno come in Germania, e attualmente anche meno che negli Stati Uniti.

Come la maggior parte delle società di servizi globali, Netflix e simili adattano i loro prezzi in modo molto preciso alle circostanze economiche della popolazione locale. L'equità di questa realtà capitalistica rimane una discussione filosofica, per la quale spero tu abbia ora una solida base di dati.

La colonna dei commenti è tutta tua.

Immagine di copertina: Samuel Buchmann

A 369 persone piace questo articolo


Potrebbero interessarti anche questi articoli

  • Retroscena

    Capre, bugie e Kevin Spacey: la storia del logo sonoro di Netflix

    di Dayan Pfammatter

  • Retroscena

    Fare acquisti da Temu? Puoi farlo, ma ci sono effetti collaterali

    di Martin Jungfer

  • Retroscena

    Meta si affida al «modello Musk» per la moderazione – perché?

    di Florian Bodoky

Commenti

Avatar