Opinione

Tocsen – il sensore di caduta che chiede aiuto se perdi i sensi

Girare in MTB in solitaria è bello, ma può anche essere pericoloso se cadi. È qui che entra in gioco Tocsen. Il sistema, composto da un sensore di caduta e da un'app, chiede aiuto se non sei più in grado di reagire.

Andare in bicicletta è divertente e adoro soprattutto girare in solitaria. Anche andare in gruppo è bello, ma devi sempre scendere a compromessi. C’è chi ha bisogno di una pausa, chi vuole assolutamente scendere da un determinato sentiero e così via. Se sono solo, posso concentrarmi pienamente sulle mie esigenze. È bello, ma può anche essere pericoloso. Recentemente, l'ho vissuto di nuovo sulla mia pelle, quando una pazza alla guida di un SUV mi ha quasi investito. E poi se ne è andata.

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Questo incidente mi ha fatto riflettere. Per questo motivo ho acquistato il fanale smart di Garmin con funzione video, con la speranza di registrare eventuali incidenti futuri. Da allora giro più tranquillo, anche se il fanale smart non è in grado di evitare eventuali incidenti. Su questo non ci piove.

Ma che ne sarebbe di me se cadessi?

Ma che ne sarebbe di me se cadessi facendo un giro in MTB o in gravel bike mentre sono tutto solo nel bosco? E se non mi vedesse nessuno o se nessuno potesse prestare soccorso? È qui che entra in gioco Tocsen. Il sistema, composto da un sensore di caduta e da un'app, chiede automanticamente aiuto se non sei più in grado di reagire. Se il sensore rileva una caduta, ti chiede se è tutto a posto. In caso di mancata risposta, l'app avvisa automaticamente i tuoi contatti di emergenza tramite app ed SMS nonché gli altri utenti Tocsen nelle vicinanze.

Esiste un'intera gamma di caschi da bicicletta con sensore di caduta integrato. I caschi Lazer e Giro che uso normalmente, non rientrano in questa categoria. Ho quindi acquistato separatamente il sensore di caduta Tocsen e l'ho attaccato al casco.

Tocsen Sensore Crash GPS Tracker (Taglia unica)
Casco

Tocsen Sensore Crash GPS Tracker

Taglia unica

Piccolo ma di grande effetto in caso di emergenza o almeno spero.
Piccolo ma di grande effetto in caso di emergenza o almeno spero.

Come funziona il sistema Tocsen

Occorre innanzitutto registrare il sensore Tocsen e i contatti personali di emergenza nell’app gratuita. I contatti che non hanno scaricato l'app e che non possono essere avvisati tramite quest’ultima, riceveranno un SMS in caso di emergenza. Il sensore deve essere scosso per collegarsi e attivarsi. Dopodiché puoi partire, in bicicletta, con gli sci o addirittura a cavallo. In caso di caduta, il sensore e l'app ti chiederanno se va tutto bene tramite un segnale acustico. Se non reagisci, il sistema di chiamata d'emergenza si attiva dopo 30 secondi, avvisando tutti i tuoi contatti di emergenza ma anche tutti i membri Tocsen che si trovano nelle vicinanze, inviando anche le coordinate GPS.

Nell'app vi sono tre modalità: attivo, standby e spento. Il sensore è attivo nella prima modalità, è in standby nella seconda per risparmiare energia, ed è completamente scollegato nella terza, di modo da non ricevere più chiamate di emergenza dalla Community nelle vicinanze. Si dice che la batteria possa durare fino a tre mesi con una carica completa, grazie al Bluetooth Low Energy.

A proposito: tramite l’app puoi unitrti alla Community e intervenire in caso di emergenza anche se non disponi di un sensore Tocsen.

Messaggio via SMS...
Messaggio via SMS...
... o tramite l'app.
... o tramite l'app.

La sicurezza è soggettiva

Non esiste una sicurezza assoluta. E fin qui siamo tutti d'accordo. Sia un fanale posteriore intelligente che un bottoncino sul casco non possono evitare un brutto incidente. Tuttavia, possono attenuarne le conseguenze. Prima arrivano i soccorsi, maggiori sono le possibilità di sopravvivenza. E poi c'è la questione soggettiva: questi gadget mi fanno sentire più sicuro in bicicletta? Ebbene sì, lo ammetto. Significa che corro rischi maggiori? No, non credo. Non avrebbe alcun senso, dal punto di vista oggettivo.

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Da giornalista radiofonico a tester di prodotti e storyteller. Da corridore appassionato a novellino di gravel bike e cultore del fitness con bilancieri e manubri. Chissà dove mi porterà il prossimo viaggio.

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