«WandaVision», stagione 1 – i primi due episodi
Retroscena

«WandaVision», stagione 1 – i primi due episodi

Luca Fontana
15/1/2021
Traduzione: Leandra Amato

Risate registrate e umorismo ingenuo. È solo un miraggio. Una facciata. Promesso. «WandaVision», la prima vera serie dell'Universo cinematografico Marvel (MCU), festeggia la sua première su Disney+.

Prima di iniziare: questa è la recensione di due episodi e contiene spoiler. Quindi guarda prima i due episodi di «WandaVision» e poi continua a leggere.


Insolito, non dice molto, eppure, in qualche modo lo fa. E poi quella costante sensazione nell'aria, come se ci fosse qualcosa di sbagliato. «WandaVision» inizia proprio come promesso dai trailer: diverso da quello che ci si aspetta da una produzione Marvel.

Per dare il via, la Marvel trasmette due episodi in una sola volta. Capitolo? Designazione? Nulla. L'episodio 1 è semplicemente l'episodio 1. Un'altra cosa che rende la serie «WandaVision» diversa.

Questi sono i momenti migliori e gli Easter egg dei primi due episodi.

Un tributo agli anni '50

L’immagine è in bianco e nero. Il formato è 4:3, come ai vecchi tempi, con il vecchio televisore a tubo catodico. Nell'intro piacevolmente avvilente, una Wanda Maximoff di buon umore (Elizabeth Olsen) e un Visione piuttosto timido (Paul Bettany) si trasferiscono nei sobborghi degli anni Cinquanta.

Aspetta... cosa?

Ho visto «Infinity War» ed «Endgame» – e non me lo ricordo.
Ho visto «Infinity War» ed «Endgame» – e non me lo ricordo.
Fonte: Disney+

Noi fan ci grattiamo la testa. Sappiamo che Visione è morto in «Avengers: Infinity War». Non dovrebbe nemmeno esistere. Ma è proprio qui. Vuole prendere in braccio la sposina Wanda e il suo abito da sposa e oltrepassare la soglia di casa. Ma la porta è ancora chiusa. Visione la attraversa. Superpoteri. Wanda però no. E cade a terra. Risate registrate. Visione, impacciato, apre la porta. Ops. Ma Wanda ride. Altre risate registrate.

L'episodio, che dura 30 minuti, va avanti così. Compresa la trama semplicistica in cui tutto sembra andare male. Nonostante le risate finte in stile sitcom, il baccano che Wanda crea in cucina è delizioso. E Visione che canta. Haha. Ok. L'umorismo è tanto superficiale quanto innocente. È questo che rende il tributo così perfetto.

Perfettamente messo in scena.
Perfettamente messo in scena.
Fonte: Disney+

E anche gli effetti sono scadenti: oggetti appesi a delle corde, tagli chiaramente visibili, che normalmente si dovrebbero nascondere quando qualcosa salta improvvisamente dal punto A al punto B. Ottimo.

La realtà comincia a sgretolarsi

Qualcosa non quadra. Questo è quello che l'episodio sembra dirci fin dall'inizio. Così sottile, con piccoli accenni nascosti. Come se non dovesse dirlo troppo forte perché qualcuno potrebbe sentire.

Ma ogni volta che Wanda e Visione pongono le domande giuste, non ottengono delle risposte. Come al mattino, guardando il calendario con su il disegnino di un cuore.

«Cosa festeggiamo oggi? Il nostro anniversario. Giusto? È davvero oggi? Siamo davvero insieme da così tanto tempo?».

Poi, Visione al lavoro.

«Cosa fa l'azienda? Calcoli. Che tipo di calcoli? E chi lo sa. Ma da quando sei arrivato tu, Visione, siamo il 300% più efficienti di prima».

Poi a cena, con il capo di Visione e sua moglie.

«Da dove veniamo? Da dove ci siamo trasferiti? Dov'è qui? Qual è la nostra storia comune? Esistevamo già prima di questo giorno?».

Mi piace come «WandaVision» costruisce queste crepe in una realtà che non è affatto reale.

Visione che canta.
Visione che canta.
Fonte: Disney+

Ma la cosa più ingegnosa deve ancora venire: fino a questo punto abbiamo visto le scene come sarebbero state girate in studio per una sitcom: il set è un palcoscenico, la telecamera è fissa al centro. Se gli attori si muovono, la telecamera si sposta. I cambiamenti di prospettiva sono rari. E quando ci sono, sembrano statici come la telecamera principale.

Poi si fa sul serio. Il signor Heart, il capo, si strozza con una fragola e rischia di soffocare. Visione deve salvarlo. La sua mano, antimateriale, attraversa la gola del signor Heart e afferra il cibo incastrato nella trachea.

E la telecamera?

Nuove prospettive.
Nuove prospettive.
Fonte: Disney+

Il regista Matt Shakman la muove come se fossimo di nuovo in un film. Non guarda più da lontano. Siamo nel bel mezzo dell'azione. Ci muoviamo verso gli attori, o prendiamo la loro prospettiva. La musica di Christophe Beck sembra per la prima volta minacciosa e non più allegra e giocosa. Per qualche secondo di ansia, non siamo più in una sitcom.

È la realtà che traspare? Alla fine dell'episodio, si vede lo schermo a tubo catodico sulla quale, apparentemente, va in onda la sitcom. All'improvviso, il rapporto d'aspetto cambia. Da 4:3 si passa a 21:9. Intorno al TV a tubo ci sono monitor e tavoli di missaggio. Come se fossimo in una cabina di controllo.

Questo libro...
Questo libro...
Fonte: Disney+

E cosa significa questo simbolo sul libro?

L'indizio sulla bottiglia di vino

C'è un altro indizio che fa capire che le cose non vanno affatto bene. Si vede solo per poco tempo. Al minuto 17:26, per l'esattezza.

La bottiglia della morte?
La bottiglia della morte?
Fonte: Disney+

L’etichetta sulla bottiglia recita «Maison du Mépris». In italiano: «Casa del disprezzo». Disprezzo. Non è una parola scelta a caso. Decisamente no. Qualcuno disprezza la realtà?

Ma molto più interessante è la traduzione in inglese dell'etichetta: «House of Mépris». Molto probabilmente si riferisce a «House of M», un evento nei fumetti del 2005 scritto da Brian Michael Bendis e illustrato da Olivier Coipel.

«House of M» racconta la storia di una Wanda impazzita per il dolore, che piange i suoi figli assassinati. Grazie ai suoi poteri, cambia l'intero tessuto della realtà in modo da riportare in vita i suoi figli – con conseguenze devastanti sulla realtà di tutti gli esseri viventi sul pianeta Terra.

L'evento ha ridotto la popolazione mutante da migliaia a 198.

Mi chiedo se la serie si spingerà davvero così lontano.
Mi chiedo se la serie si spingerà davvero così lontano.
Fonte: Disney+

Quindi «WandaVision» potrebbe essere vagamente basato su «House of M». Tuttavia, invece di piangere la perdita dei suoi figli, piange la perdita di Visione. E per riportarlo indietro, crea nuove realtà in cui non c'è sofferenza, ma solo felicità. Un po' come una sitcom degli anni '60.


Il secondo episodio rimane fedele al primo

Anni '60. Bianco e nero. Sitcom. Risate registrate. La Marvel porta avanti il concetto per quasi tutti i 33 minuti del secondo episodio.

Tuttavia, accadono cose strane.

In primo luogo, l'elicottero giocattolo colorato nel cespuglio del cortile di Wanda. Aspetta... è a colori? Non siamo in una sitcom in bianco e nero? Deve significare qualcosa. Questo è indicato anche dal simbolo della spada che appare di nuovo.

Conosci il film «Pleasantville»?
Conosci il film «Pleasantville»?
Fonte: Disney+

La trama del secondo episodio: Wanda e Visione vogliono integrarsi. Wanda va all'incontro borghese delle mogli che stanno preparando un talent show di beneficenza, mentre Visione partecipa alla riunione del controllo del vicinato composto dai mariti. Nessuno dei due è davvero adatto. È divertente. Risate registrate. Come ho detto, il concetto va avanti.

Le cose però iniziano a prendere una brutta piega.

Ad esempio nella scena in piscina, con le mogli. Dalla radio proviene della musica. All'improvviso si sentono un rumore statico e una voce maschile che non appartiene a quel posto.

«Wanda, mi senti?».

Poco prima che la realtà della sitcom degli anni Sessanta crolli, tutto torna alla normalità. Gli attori non ricordano quello che è appena successo. Solo Wanda può. Oh, mi piace come lo spettacolo, tra un tributo coerente e l'altro, ci getta in questi piccoli momenti imbarazzanti che fanno capire che niente è come sembra.

«Heil Hydra» nella pubblicità

Come nel primo episodio, anche il secondo viene interrotto a metà dagli annunci pubblicitari in stile anni Sessanta che cementano la condizione umile delle donne in particolare. L'immagine ultra-conservatrice delle donne. Nel primo episodio, c'è lo spot di un tostapane delle Stark Industries, che pubblicizza il toast perfetto fatto dalla moglie per il marito. Nel secondo episodio si vede un orologio di lusso, con un logo distintivo.

Hydra.

Easter egg o qualcosa a che fare con la trama della serie?
Easter egg o qualcosa a che fare con la trama della serie?
Fonte: Disney+

Inoltre la scritta: Strücker, Swiss Made.

Strücker. Se questo non è un riferimento al Barone von Strucker, leader dell'organizzazione nazista Hydra prima della sua morte, e responsabile degli esperimenti sugli esseri umani che hanno creato Wanda e Pietro Maximoff. Spiegazione: nei fumetti sono i figli del potente mutante Magneto, da cui i loro poteri. Poiché la Marvel non possedeva i diritti degli «X-Men» quando ha introdotto Wanda e Pietro in «Avengers: Age of Ultron», gli sceneggiatori hanno spiegato l'origine dei loro poteri con esperimenti di trasferimento dei poteri dalle Gemme della mente agli umani.

Mi chiedo se questi spot abbiano davvero un significato.

Il finale: S.W.O.R.D., maternità e colori

Il finale con un lieto fine. Wanda e Visione tornano nella loro amata casa, ripercorrendo la folle giornata. Poi succede qualcosa di strano: Wanda è improvvisamente incinta. Con tanto di pancione. E la cosa non sembra sorprendere molto né Wanda né Visione.

Poi un botto

dall’esterno. Davanti alla casa. Entrambi vanno a dare un'occhiata. Lì, dalla fognatura, esce fuori un uomo con un costume da apicoltore, completo di api che ronzano intorno a lui. Uomo o donna? Non si sa. Ma c'è di nuovo quel simbolo della spada. Che cosa fa presagire?

Un apicoltore dalle fogne. Sì, ha preso la strada sbagliata.
Un apicoltore dalle fogne. Sì, ha preso la strada sbagliata.
Fonte: Disney+

Il logo appartiene allo S.W.O.R.D., «Sentient World Observation and Response Department». Nei fumetti, lo S.W.O.R.D. è una suddivisione dello S.H.I.E.L.D. che opera in gran parte in modo autonomo e si occupa delle minacce aliene.

Alieni? Si tratta di questo?

Wanda guarda con orrore l'apicoltore dello S.W.O.R.D. e dice solo una parola: «No».

La scena si riavvolge. Siamo tornati in casa. Wanda e Visione guardano il pancione. Sono felici. Il paesaggio riacquista improvvisamente colore – letteralmente. Stiamo passando da un'epoca all'altra. Lontano dagli anni '60. Verso gli anni '70.

Lieto fine... non troppo.
Lieto fine... non troppo.
Fonte: Disney+

Sono felici. Lieto fine. E mentre i titoli di coda della trasmissione WandaVision si susseguono all'interno di «WandaVision», sentiamo di nuovo il rumore statico e la stessa voce maschile di prima.

«Wanda, mi senti? Chi ti sta facendo questo?»

Il mio verdetto

Ok, è qualcosa di diverso. Ma soprattutto frammentario. A differenza, diciamo, di «The Mandalorian», che ha seguito solo vagamente un filo conduttore di episodio in episodio – non è una critica, anzi, mi è piaciuta la serie fatta in questo modo – «WandaVision» sembra costruire più di un grande insieme, di cui finora abbiamo visto solo una parte molto piccola.

Non posso ancora dire quanto sia buona la serie, ma ha decisamente catturato la mia attenzione. Proprio grazie alla sua diversità. E il coraggio di prendersi il proprio tempo. Come minimo, spero che lo spettacolo si prenda il tempo necessario per costruire qualcosa che possa essere rivelato in seguito.


Ti sono piaciuti gli episodi? Ho tralasciato altri Easter egg? Fammelo sapere nei commenti. Venerdì prossimo continueremo con altri episodi.

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La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore dei film e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot». 


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