Cable Pride: mostra la tua elettronica!
Opinione

Cable Pride: mostra la tua elettronica!

Thomas Meyer
16/6/2021
Traduzione: Nerea Buttacavoli

Su questa piattaforma hai già potuto leggere come nascondere i cavi nel miglior modo possibile. Ma questo non è l’approccio giusto: i cavi sono parte integrante delle nostre vite. Dovremmo andarne fieri.

Ho recentemente completato il mio bagno con pannelli LED di Nanoleaf e un HomePod di Apple. A causa di movimenti intestinali regolari e l’abitudine di fare il bagno, passo un bel po’ di tempo in questa parte della casa. Proprio per questo motivo in me continuava a crescere il desiderio di renderla più vivibile.

Non era una bugia, ma in definitiva solo un pretesto per dare sfogo alla mia vera passione: il Cable Pride! Alla maggior parte delle persone non piacciono i cavi; fanno di tutto per coprirli e nascondere, dove possibile, anche i dispositivi collegati. Alla fine, è tutto ammucchiato senza amore da qualche parte dietro una tenda o sotto il divano, spesso con grottesche lunghezze in eccesso perché a portata di mano c'era solo una prolunga di 5 metri. Questo cable-shaming mi addolora nel profondo. Dopotutto, è una vera gioia rendere un impianto elettrico il più efficace e attraente possibile, in modo che diventi un'attrazione di per sé. Per non parlare dell'etichettatura dei singoli componenti... che goduria!

La parte che ti piace vedere: pannelli LED, HomePod, Groot e un Ae 4/4.
La parte che ti piace vedere: pannelli LED, HomePod, Groot e un Ae 4/4.

Nel mio caso, ho dovuto raggruppare l'alimentazione degli HomePods, dei pannelli a LED e del mio sedile wc con doccetta bidet Geberit – al quale forse un giorno dedicherò un testo a parte, visti gli innumerevoli sorrisi compiaciuti che mi ha regalato quando durante il primo lockdown tutti facevano scorta di carta igienica – in una presa multipla e dotarla di un interruttore WiFi di myStrom per lo spegnimento notturno automatico dell'intera sistemazione.

Ovviamente avrei anche potuto nascondere tutto in qualche modo o almeno metterlo un po' meno in evidenza, ma perché avrei dovuto? Sono orgoglioso di chiamare mie le meraviglie tecnologiche come gli altoparlanti intelligenti e le luci a LED, e voglio vederle nella loro interezza, comprese le loro connessioni mondane. Al teatro, il dietro le quinte mi interessa tanto quanto l'opera, e con le persone, le loro debolezze e sconfitte mi affascinano tanto quanto i loro talenti e trionfi.

La parte che di solito non vuoi vedere – ma non è questo il culmine dell'estetica? L'interruttore verde di myStrom con un cavo della stessa simpatica azienda bernese, abbinato all'alimentatore Nanoleaf arrivato con un adesivo verde con il logo dell'azienda. Nota anche le 5 clip per la gestione dei cavi!
La parte che di solito non vuoi vedere – ma non è questo il culmine dell'estetica? L'interruttore verde di myStrom con un cavo della stessa simpatica azienda bernese, abbinato all'alimentatore Nanoleaf arrivato con un adesivo verde con il logo dell'azienda. Nota anche le 5 clip per la gestione dei cavi!

Per un cablaggio fatto bene serve la giusta attrezzatura: fascette di varie dimensioni e colori e, ad esempio, le Powerstrips di Tesa, disponibili in diverse versioni che aderiscono a diverse superfici (metallo e piastrelle, gesso e altre superfici come legno o plastica). In questo modo puoi posizionare le prese multiple nel posto ideale invece di metterle solo sul pavimento o, ancora peggio, lasciarle appese in aria. E cosa più importante: il passaggio dei cavi! Anche di questo si occupa Tesa, l’azienda che si batte con zelo contro il cable-shaming.

Già solo questo è bello da vedere!
Già solo questo è bello da vedere!

Il compito successivo era ancora più eccitante. Il mio ufficio e le apparecchiature di intrattenimento conservate in una credenza di mfsystem dovevano essere ricablate perché volevo integrare altri due interruttori WiFi, inoltre erano stati aggiunti altri due HomePod nel soggiorno, per cui scarseggiavano le prese. Oltre a questo, diversi cavi Ethernet erano troppo lunghi.

Naturalmente, non vedevo l'ora di non dovermi più alzare dalla mia scrivania e camminare verso la stampante ogni volta che volevo stampare un documento, ma solo dire «Siri, accendi la stampante!» (in realtà, HomeKit non accende la stampante, accende l'interruttore dal nome appropriato, che ho impostato in modo che si spegne da solo dopo 6 minuti). Ma ancora di più, non vedevo l'ora di avere nuovi cavi e scegliere quale colore assegnare a quale dispositivo. E di rietichettare tutto!

Etichettare è importante. In questo modo non sei impreparato quando colleghi il dispositivo per la prima volta e se qualche connessione dovesse interrompersi o dovessi dover riposizionare qualcosa, sai sempre esattamente cos’hai in mano.

Caos? No, puro ordine!
Caos? No, puro ordine!

Certe volte, quando è buio e voglio essere davvero romantico, apro le porte scorrevoli della mia credenza, alla cui parte posteriore ho attaccato una striscia LED, e mi rifaccio gli occhi sui miei cavi colorati, ben organizzati ed etichettati, avvolti dal bagliore dell’illuminazione.

Meglio di un camino!
Meglio di un camino!

Anche tu ti batti per il Cable Pride? Come metti in bella mostra i tuoi cavi? O perché ti vergogni di loro? Raccontamelo nei commenti!

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Thomas Meyer
freier Autor

Nato nel 1974 a Zurigo, lo scrittore Thomas Meyer ha lavorato come redattore pubblicitario fino alla pubblicazione del suo primo romanzo «Non tutte le sciagure vengono dal cielo» nel 2012 (tradotto in italiano nel 2015). È padre di un figlio e quindi ha sempre una buona scusa per comprare Lego. Per saperne di più: www.thomasmeyer.ch. 


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