I dieci giochi preferiti della redazione
Il 2023 è stato un anno fantastico per i videogiochi. Questi dieci titoli hanno suscitato il maggior entusiasmo nella redazione.
«Baldur’s Gate 3», «The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom», «Dead Space», «Spider-Man 2», «Cities Skylines 2»: quest'anno c'era qualcosa per tutti i gusti di gioco. Anche alcuni giochi meno conosciuti sono entrati a far parte degli highlight della redazione di Digitec e Galaxus.
Philipp: «Alan Wake 2» – snervante, ma indimenticabile
«Alan Wake 2» è uno di quei giochi in cui ho dovuto raccontare continuamente a mia moglie le cose assurde che ho vissuto. Non che fosse interessata, ma dovevo sfogarmi. «Alan Wake 2» è un thriller psicologico avvincente e inquietante. Una sensazione da montagne russe tra mondi paralleli, sette della foresta e libri che diventano realtà. Dal punto di vista visivo, il gioco è uno dei più impressionanti che abbia mai visto. Il modo in cui lo studio finlandese intreccia sequenze video con persone reali rende il tutto un'esperienza unica.
Disponibile su: PC, PS5, Xbox Series
Domi: «The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom» – libertà infinita
Per me, «The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom» non è solo il miglior gioco dell'anno, ma anche uno dei migliori giochi di tutti i tempi. Con le sue folli meccaniche di gioco, stabilisce nuovi standard per i titoli open-world. Nessun altro gioco mi dà tanta libertà nel risolvere gli enigmi e nel muovermi nel mondo di gioco. Ciò è dovuto principalmente alle abilità «Ultramano» che Link possiede. Posso usarle per riavvolgere il tempo, teletrasportarmi attraverso gli ostacoli e creare armi letali e mezzi di trasporto completamente folli. Il regno di Hyrule è il mio parco giochi dove posso dare libero sfogo alla mia creatività. A proposito di Hyrule: Nintendo ha ampliato in modo massiccio il già enorme mondo di gioco del predecessore «Breath of the Wild» con un mondo celeste fluttuante e un mondo sotterraneo oscuro. Sono curioso di vedere in quale direzione si svilupperà la serie di Zelda dopo questo capolavoro. Perché non riesco a immaginare che possa essere migliore di «Tears of the Kingdom».
Disponibile su: Switch
Debora: «Smalland: Survive the Wilds» – piccolo, ma potente
«Smalland» è stato disponibile in early-access a marzo e per me è stato una vera sopresa. Giochi nei panni di un elfo alto pochi centimetri ed esplori diversi biomi. Tra questi, una foresta, una spiaggia e una strada post-apocalittica. In «Smalland» hai l'alternanza giorno-notte, i cambiamenti stagionali e una grafica davvero bella. Ho scattato screenshot ogni dieci metri per il mio prossimo sfondo del desktop. Puoi massacrare insetti e altre creature per trasformarle in armature o mobili per la tua base. Oppure puoi addomesticarli e usarli come ausili per la lotta o per cavalcare. Quando ospiti una partita, fino a nove altri giocatori possono partecipare e persino portare le proprie basi in gioco.
Disponibile su: PC
Ramon: «Backpack Battles» – combattere contro un inventario
Gioco solo sporadicamente e, quando lo faccio, non gioco a titoli tripla A. La mia ultima scoperta che crea subito dipendenza: «Backpack Battles». È solo una demo e funziona su qualsiasi computer da ufficio. «Backpack Battles» è un autobattler per la gestione dell'inventario. Combatti contro altri giocatori riempiendo uno zaino con oggetti scelti strategicamente. Ogni oggetto ha una forma, una dimensione e una potenza proprie, per cui la sua collocazione nello zaino è fondamentale per vicnere. Puoi acquistare, combinare e potenziare gli oggetti per creare potenti sinergie e build uniche.
Disponibile su: PC
Kim: «Toasterball» – una palla, due porte e... tostapani
Dopo tre anni, il 3 maggio il selvaggio e folle gioco sportivo simile al tennis «Toasterball» ha finalmente lasciato la fase early-access. Nato come un consiglio da insider, ha rapidamente conquistato il mio cuore e quello di diversi amici. Ogni giocatore assume il ruolo di un tostapane e può giocare la palla per segnare punti. Ma è anche possibile utilizzare i propri toast per respingere la palla. Il gioco ricorda molto «Blobby Volley» o «Pong», ma offre ulteriori espedienti. Ogni volta che segni un punto, atrtivi una variante di gioco casuale, ad esempio una nuova fisica della palla, portali, due palle in gioco e altro. La versione completa offre ora anche un avversario IA per la modalità single-player.
Disponibile su: PC, Switch
Samuel: «Diablo IV» – loot in vena, per favore
«Diablo II» mi ha trasformato in un adolescente da scantinato, mentre «Diablo III» in uno studente assenteista. A più di dieci anni dall'ultimo capitolo, quest'estate ho ceduto ancora una volta alla dipendenza totale: ero perfettamente preparato per l'uscita all'una di notte e ho trascorso oltre 100 ore con «Diablo IV» nel giro di una settimana. Il gioco di ruolo d'azione è fluido, potente e di grande impatto visivo.
Insieme ad alcuni vecchi amici, ho fatto salire la mia cacciatrice fino al livello 100. Grandioso. E poi: il grande vuoto. Blizzard ha offerto pochi contenuti endgame al momento dell'uscita. La disillusione si è diffusa nella comunità e ben presto ho perso la motivazione a giocare. Dopo due mesi, il gioco è volato via dal mio disco rigido. Le successive stagioni noiose e l'annuncio di un add-on dopo meno di un anno dimostrano che Blizzard è interessata solo a massimizzare i profitti. Ciononostante, le prime due settimane restano il mio highlight videoludico dell'anno.
Disponibile su: PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series
Simon: «Baldur’s Gate 3» – un successo contro il trend
Ci sono giochi che svolgono un lavoro pionieristico: «Minecraft», «Super Mario 64» o «Zelda: Breath of the Wild». E giochi che cambiano la nostra concezione di ciò che i videogiochi dovrebbero essere. «Baldur's Gate 3» non è tra questi. È semplicemente un gioco di ruolo ben fatto con una profondità pazzesca. Ciononostante, «Baldur's Gate 3» dimostra il suo valore all'intero settore dei videogiochi.
Il tenore dei maggiori publisher è sempre stato che non si possono fare soldi con giochi di ruolo complessi, incentrati sulla narrazione e sul giocatore singolo. Lo sviluppatore Larian dimostra il contrario. In un'epoca di uscite a metà e di pressioni di denaro come «Call of Duty», «Diablo IV» e «EA FC», questo è purtroppo una rarità.
Chi avrebbe mai pensato di poter guadagnare ascoltando la clientela anziché gli azionisti?
Disponibile su: PC, Mac, PS5, Xbox Series
Kevin: «Sea of Stars» – una dichiarazione d'amore per i JRPG anni '90
Sentirsi di nuovo adolescente, senza tutti i problemi che comporta la crescita: con «Sea of Stars», Sabotage Studio mi ha dato questa sensazione quest'anno. Il JRPG è stato il primo gioco da molto tempo a questa parte a tenermi incollato alla Switch per oltre 20 ore – una cosa che non riesco quasi mai a fare da padre.
«Sea of Stars» riprende tutte le virtù che hanno reso grandi i JRPG degli anni '90 e le modernizza in molti punti. Esplori splendidi paesaggi in pixel, combatti contro orde di mostri e vivi una storia epica. Le uniche critiche sono le poche abilità e i personaggi principali Zale e Valere. Ma non importa, perché il protagonista segreto e il cuore del gioco è comunque il personaggio di supporto Garl.
Disponibile su: PC, Switch, PS4 PS5, Xbox One, Xbox Series
Luca: «Hogwarts Legacy» – un sogno che diventa realtà
«Dove... dove siamo?» chiede il mio personaggio, un quindicenne che è appena sfuggito a un goblin eccezionalmente potente e cattivo. Il professor Fig, un uomo anziano e strano con i capelli bianco-grigi, si guarda intorno perplesso. Siamo in una foresta oscura. La foresta oscura. «Impossibile!», esclama prima di voltarsi verso di me con un sorriso malizioso. «Andiamo, la cerimonia di smistamento ci aspetta!». La telecamera si allontana dal mio personaggio, passa sopra le cime degli alberi, vola nella notte tra treni a vapore e gufi, fino a scorgere Hogwarts al chiaro di luna. La famosa musica di John Williams riempie il mio salotto in sottofondo.
Lo giuro: durante questa scena non ho potuto fare a meno di battere le mani come un idiota davanti al televisore. Stordito da me stesso, mi sono chiesto «Perché sto applaudendo?», ma ho lasciato che l'euforia prendesse il sopravvento. Le mie aspettative per «Hogwarts: Legacy» erano così grandi che ero sicuro di rimanere deluso. Ma è successo il contrario: il gioco ha superato tutto ciò che avevo osato sperare.
Ci sono tutte le location dei film, ma il tutto è semplicemente più grande e più interattivo. E i luoghi che non erano presenti nei film sono stati realizzati così fedelmente che mi sono commosso fino alle lacrime più volte. Le varie sale comuni, ad esempio. O la cucina degli elfi domestici sotto la Sala Grande. La magnifica torre di Astronomia. La gufaia. Il grande lago. Il passaggio segreto dietro la strega con un occhio solo che porta a Hogsmeade. La stanza delle Necessità. Le terre e i sotterranei fuori dal castello. Potrei andare avanti così all'infinito. Nessun altro gioco quest'anno ha sctanetato in me emozioni così forti, nemmeno «Star Wars Jedi: Survivor».
Disponibile su: PC, Switch, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series
Michelle: «Stray Gods» – il musical gioco di ruolo con le leggende del rock
Un mondo moderno con divinità greche, e un omicidio che deve essere risolto. Ho già detto che si tratta di un musical? «Stray Gods» è il mio gioco preferito del 2023, semplicemente per questo assurdo mix.
Nel gioco interpreto Grace, una studentessa che ha abbandonato il college. L'intera trama dipende dalle mie decisioni. Quindi non cambio solo il carattere e gli amori di Grace. Durante i singoli brani musicali che Grace e i suoi antagonisti eseguono, seleziono altre linee di canzone e faccio il botto: ad esempio, una ballata si trasforma in una canzone rock che fa tremare l'Olimpo. O qualcosa del genere.
Disponibile su: PC, Switch, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series
Vado matto per il gaming e i gadget vari, perciò da digitec e Galaxus mi sento come nel paese della cuccagna – solo che, purtroppo, non mi viene regalato nulla. E se non sono indaffarato a svitare e riavvitare il mio PC à la Tim Taylor, per stimolarlo un po' e fargli tirare fuori gli artigli, allora mi trovi in sella del mio velocipede supermolleggiato in cerca di sentieri e adrenalina pura. La mia sete culturale la soddisfo con della cervogia fresca e con le profonde conversazioni che nascono durante le partite più frustranti dell'FC Winterthur.