Retroscena

Ex professionista di «Counter-Strike»: «Una volta che ti sei innamorato di questo tipo di competizione, non te ne liberi più»

Philipp Rüegg
11/4/2024
Traduzione: Leandra Amato

Che cosa ha in comune «Counter-Strike» con il tennis? Perché ci sono così tanti professionisti di «CS» danesi? E qual è la mappa migliore? L'ex professionista svizzero di «CS» Mathieu «Maniac» Quiquerez mi spiega questo e altro.

Nel mondo e-sport di «Counter-Strike» è meglio noto come Maniac. Mathieu Quiquerez, il vero nome dello svizzero di lingua francese, ha giocato al più famoso di tutti gli sparatutto multigiocatore fin dal suo lancio 24 anni fa. Quando il gioco si è trasformato in un e-sport competitivo, è salito immediatamente sul treno. Con «Counter-Strike: Global Offensive», è passato da gamer amatoriale a professionista. Per circa cinque anni ha partecipato a numerosi tornei in Svizzera e all'estero. Il 33enne ha concluso la sua carriera nel 2018, ma è rimasto fedele alla scena da analista. Ora usa il microfono per commentare le partite invece di impartire comandi tattici.

Mathieu come analista all'IEM Katowice 2024.
Mathieu come analista all'IEM Katowice 2024.
Fonte: HLTV/Radosław Makuch/The Makku

Con il lancio di «Counter-Strike 2», probabilmente l'aggiornamento più importante della serie, Mathieu aveva e ha ancora molto di cui parlare. Ho parlato con lui di un quarto di secolo di «Counter-Strike», di come la parte 2 è stata accolta dalla community e se a volte pensa di voler tornare sul palco.

Giochi a «Counter-Strike» fin dall'inizio. Quali sono i tuoi primi ricordi?
Mathieu «Maniac» Quiquerez, analista ed ex giocatore professionista: Avevo nove anni quando ho giocato per la prima volta a «Counter-Strike». Mio cugino, che abitava di fronte, mi disse: «Ehi, ho un nuovo gioco. Si chiama ‹Half-Life› e ci sono mod che si possono giocare. Vieni a dare un'occhiata». È stata una delle mie prime esperienze con uno sparatutto online. All'epoca gli sparatutto in prima persona erano una decina, ma in «Counter-Strike» mi trovavo improvvisamente a giocare contro altre persone. Ho pensato: wow, è incredibile. Queste figure che si muovono intorno a me sono persone reali. In seguito, ho infastidito i miei genitori finché non mi hanno comprato un computer tutto mio. Dai 13 ai 17 anni ho partecipato praticamente a tutti i tornei svizzeri.

Mathieu ha giocato per la prima volta con la beta 6.0. All'epoca il gioco sembrava un po' più rudimentale.
Mathieu ha giocato per la prima volta con la beta 6.0. All'epoca il gioco sembrava un po' più rudimentale.
Fonte: Valve

Come sono cambiati i giocatori professionisti nel corso degli anni?
Sono un grande appassionato di tennis. Se guardi una partita di tennis di 30 anni fa, pensi: cosa stanno facendo questi buffoni? Il livello è così basso. «Counter-Strike» segue lo stesso processo, solo più velocemente. Quando guardo le partite che ho giocato professionalmente nel 2015, mi chiedo: che diavolo stiamo facendo? Come possiamo mirare? Cosa stiamo cercando di ottenere?

Il problema non è la fisica. Ma quando si invecchia, le priorità cambiano e si perde l'ambizione necessaria.
"Mathieu Quiquerez

All'epoca, eravate da soli. Le squadre professioniste di oggi hanno un'infrastruttura completamente diversa. In che modo questo influisce sul gioco?
Oggi ci sono analisti, allenatori, nutrizionisti, psicologi dello sport che passano il loro tempo ad aiutare i giocatori a mantenersi in salute. Non era così dieci anni fa. Abbiamo fatto enormi progressi. Il gioco stesso è diventato più tattico. Le decisioni vengono prese più velocemente, il gioco è più complicato e ci sono dettagli più fini nel gameplay. I giocatori più giovani oggi raggiungono traguardi che non avrei mai ritenuto possibili quando ero più giovane.

Cosa, ad esempio?
C'è un giocatore, Donk. Fa parte del «Team Spirit», che ha recentemente vinto l'Intel Extreme Masters Katowice. In un'intervista ha dichiarato di aver giocato per la prima volta a «Counter-Strike» quando aveva quattro anni. Se davvero ha giocato con tastiera e mouse prima dell'asilo, il suo cervello deve aver formato sinapsi che io non ho mai avuto. A questa età il cervello è più malleabile e flessibile. Credo che questa nuova generazione continuerà a spingersi oltre i confini del possibile. È estremamente emozionante da guardare.

Il diciassettenne russo Danil «donk» Kryshkovets è attualmente uno dei migliori giocatori al mondo.
Il diciassettenne russo Danil «donk» Kryshkovets è attualmente uno dei migliori giocatori al mondo.
Fonte: HLTV/Radosław Makuch/The Makku

«Counter-Strike» è essenzialmente lo stesso gioco di 24 anni fa.
La comprensione tattica del gioco non è cambiata. Ma oggi lo standard è molto più elevato. Tutti i giocatori che erano attivi ai miei tempi e che lo sono ancora oggi hanno svolto un lavoro incredibile per stare al passo con la nuova generazione. I ragazzi di oggi hanno accesso a hardware migliori fin dall'inizio, dai mouse ai PC. E investono un numero incredibile di ore nel gioco fin dalla più tenera età.

Un altro aspetto interessante è l'età. Spesso si dice che gli e-sport sono solo per i giovani perché la capacità di reazione diminuisce con l'età. Ma molti giocatori delle squadre professioniste si avvicinano ai 30 anni. L'età non sembra quindi essere un fattore limitante.
Non ha tanto a che fare con la fisicità quanto con la volontà e la capacità di investire il tempo necessario. Se hai 16, 17 o 18 anni e sei abbastanza fortunato da ottenere un contratto da professionista, puoi probabilmente dedicare al gioco tutte le ore che vuoi. A 25 o 30 anni, spesso ci si vuole dedicare ad altre cose. Forse hai una famiglia o vuoi condurre una vita più equilibrata. Poi le cose iniziano a complicarsi.

Se c'è un duello tra due giocatori, finisce quasi sempre con un colpo alla testa.
Mathieu Quiquerez

20 anni fa hai vinto l'oro olimpico nello snowboard con un backside di 720°. Oggi non basta nemmeno per qualificarsi. Le differenze in «Counter-Strike» sono altrettanto nette?
Il lavoro che le squadre svolgono oggi è di livello molto più alto rispetto ai miei tempi. Tuttavia, il tempo investito non è cambiato molto, ma è ottimizzato. In questo modo, i progressi sono più rapidi. La mia generazione ha capito i principi fondamentali del gioco, gettando le basi su cui le generazioni future potranno costruire e migliorare. Siamo stati i pionieri. Oggi, nel settore professionale, hai uno staff di coaching che si occupa della ripartizione delle strategie.

Mathieu al DreamHack Open Summer 2015 quando ancora giocava attivamente.
Mathieu al DreamHack Open Summer 2015 quando ancora giocava attivamente.
Fonte: HLTV:org

Qual è la differenza concreta quando si gioca?
Il modo in cui ci si muove e si mira nel gioco è a un livello superiore rispetto al passato. Di conseguenza, tutto è più veloce. Il gioco è sempre lo stesso, ma l'aspetto e la sensazione sono più veloci. Se c'è un duello tra due giocatori, finisce quasi sempre con un colpo alla testa. Tutti questi piccoli progressi aumentano la qualità.

Puoi fare un esempio di tattica?
La scena francese di «Counter-Strike» ha vissuto un'epoca d'oro. È successo circa otto anni fa. Per l'offensiva, cioè per il lato dei terroristi, abbiamo giocato con una formula in cui quattro giocatori stavano su un lato della mappa e il quinto si nascondeva. La chiamavamo «Lurking». Il singolo cerca di sorprendere l'altra squadra, mentre gli altri attirano l'attenzione su di sé. Il successo è stato notevole e ha portato a molte vittorie e titoli. A un certo punto, gli altri hanno capito la nostra tattica. Hanno iniziato a usare la mappa per scoprire dove si trovava il giocatore nascosto. Allora sapevano anche dove doveva trovarsi il resto della squadra.

E oggi?
Le squadre di livello superiore di solito giocano in gruppi di due o tre. Questo rende più difficile capire chi ti sta attaccando. Dal punto di vista tattico, le squadre sono diventate molto più forti. Sono meno trasparenti. Una parte importante di «Counter-Strike» consiste nel valutare correttamente le azioni dell'avversario. Le squadre sono diventate più brave a nascondere i loro attacchi e a celarli fino all'ultimo momento. È sicuramente un grande cambiamento rispetto ai miei tempi. D'altra parte, bisogna essere creativi con le strategie. Se ci si limita a ripetere ciò che si è visto in altri giochi, è difficile sorprendere gli altri.

Con il suo team Envyus, Mathieu ha conquistato il primo posto alla Game Show Global eSports Cup 2016.
Con il suo team Envyus, Mathieu ha conquistato il primo posto alla Game Show Global eSports Cup 2016.
Fonte: HLTV.org

Quali sono gli altri fattori di successo di una buona squadra? Comunicazione? Percezione spaziale? Buoni riflessi?
Comunicazione in ogni caso. Questo è essenziale in «Counter-Strike». Si opera nella cosiddetta «Fog of War»: ciò che non si vede non viene visualizzato sul radar. I team davvero bravi sono in grado di trasmettere le informazioni in modo efficiente, così che tutti i loro membri le comprendano e possano valutare la situazione correttamente. A un livello più alto, ci si invia a vicenda granate stordenti, ci si copre a vicenda o si cambia posizione per supportare i compagni di squadra.

Quanto è importante lo spirito di squadra?
Lo spirito di squadra è decisamente sottovalutato. Lo si vede in tutti gli sport di squadra. Basket, calcio, hockey su ghiaccio, qualsiasi cosa. Un buon team lo è anche quando perde. Sa come riprendersi nei momenti difficili. Questo è estremamente importante anche in «Counter-Strike».

‹Counter-Strike 2› ha completamente rovinato la mappa Inferno.
Mathieu Quiquerez

Ho guardato gli ultimi grandi tornei. Ho notato che molti giocatori provengono dalla Danimarca e dal Nord Europa. Hai un'idea del perché di questa situazione?
Lì ci sono rappresentanti ai massimi livelli da molti anni. Questo ispira nuove generazioni di fan a guardare i giocatori danesi vincere e a diventare loro stessi professionisti. Dal momento che la Scandinavia ha avuto un grande successo qualche anno fa, penso che possano capitalizzare su questo. L'intera regione della CSI, vale a dire Russia e Ucraina, ha giocatori estremamente forti. La loro mentalità li porta a giocare moltissimo e ad avere una dedizione al gioco impressionante, quasi spaventosa.

Tutto è diventato più grande e professionale. Qui l'IEM Katowice 2023 in Polonia.
Tutto è diventato più grande e professionale. Qui l'IEM Katowice 2023 in Polonia.
Fonte: HLTV/Radosław Makuch/The Makku

Questo probabilmente risponde alla mia prossima domanda. Pensi che «CS» sia più interessante da guardare oggi rispetto a dieci anni fa?
100 percento. Dieci anni fa ero nel pieno dell'attività e mi sono divertito molto. Non si può certo paragonare allo stile di gioco odierno. Ci sono giocatori con profili e storie diverse e c'è questa sovrapposizione di generazioni. I professionisti del mio tempo sono riuniti con i giovani di oggi. Questo crea un mix interessante. «Counter-Strike» è in ottima forma e il settore professionale è molto interessante da seguire al momento.

Parliamo di «Counter-Strike 2». La fisica del fumo è stata completamente rivisitata. Ha davvero un'influenza così grande come Valve ha ripetutamente sottolineato?
Probabilmente ha poca influenza per i giocatori occasionali. L'uso corretto delle granate richiede una grande sinergia tra i giocatori. Nel settore degli e-sport volano continuamente granate fumogene. O qualcuno lancia una granata per i suoi compagni di squadra o la usa per se stesso per prendere d'assalto. Questo ha cambiato l'intero modo di giocare a «Counter-Strike». Per anni il fumo è stato visto come un muro. Puoi provare ad attraversarlo, ma a tuo rischio e pericolo. Nell'80 percento dei casi si muore non appena si esce dal fumo. Con la nuova fisica del fumo, è diventato più flessibile. Puoi giocarci perché i colpi e le esplosioni aprono dei varchi. All'inizio non tutti erano contenti. I team l'hanno accettato e ci stanno lavorando. È davvero cool.

Come ha reagito la scena a «Counter-Strike 2»? Soprattutto perché ha sostituito «Counter-Strike GO».
Tutti erano molto eccitati dopo i primi trailer. Il clamore era gigantesco. Quando abbiamo visto lo stato del gioco nella fase di test limitata o beta, l'umore è cambiato. I numerosi bug e la mancanza di ottimizzazioni non lasciavano presagire nulla di buono. Quando «Counter-Strike 2» arrivò finalmente sul mercato, molti si infuriarono. Soprattutto perché alcuni problemi non erano stati risolti. Ma credo che Valve abbia fatto un buon lavoro nel complesso, aggiornando e migliorando il gioco. Tuttavia, la community degli e-sport è ancora frustrata, a causa dei continui problemi e della consapevolezza che il prossimo grande torneo è dietro l'angolo.

Quali sono i più grandi potenziali di miglioramento al momento?
Ad esempio, esiste ancora un problema di clipping. Se si salta su un bordo, a volte si rimane bloccati. Il movimento è uno degli elementi più centrali del gioco. Se ti blocchi nel momento cruciale e perdi un duello, ti arrabbi. Se corri accanto a un altro giocatore, si verificano anche effetti di clipping occasionali. Questo non esisteva in «CSGO». Inoltre, molti vorrebbero che i movimenti fossero più fluidi. E poi, naturalmente, ci sono le prestazioni. «CS2» richiede molto più hardware di «CSGO». A meno che tu non abbia un PC mostruoso, è difficile far girare il gioco alla massima potenza.

Preferisco di gran lunga che si cambi tutti insieme. Anche se dovremo soffrire per qualche mese, finché il gioco non sarà in buone condizioni.
Mathieu Quiquerez

I professionisti non giocano sempre ancora con una risoluzione bassa e in formato 4:3? Allora i requisiti devono rientrare nel quadro di riferimento.
Nel frattempo, un numero sempre maggiore di persone è diventato amico del formato 16:9. Alcuni giocano anche in risoluzione full HD. Tuttavia, esiste ancora un nucleo resistente di giocatori professionisti che giocano con un formato 4:3 e un'immagine distorta nonostante un monitor 16:9. Lo fanno da anni e non sono disposti ad adattarsi.

Ti ha sorpreso la sostituzione di «Counter-Strike GO»? Da esterno, ho pensato che sarebbe continuato come le vecchie versioni.
In realtà, no. «Counter-Strike 1.6» e «Counter-Strike Source» esistevano contemporaneamente. Solo «CSGO» ha standardizzato tutto. Valve voleva evitare di dividere ulteriormente le community. Se «CSGO» fosse ancora giocabile, ci sarebbero diversi tornei e tutto sarebbe più complicato. Credo che volessero evitare una situazione del genere. Personalmente non ho alcun problema al riguardo. Preferisco di gran lunga che si cambi tutti insieme. Anche se dovremo soffrire per qualche mese, finché il gioco non sarà in buone condizioni.

Qual è la tua mappa preferita da giocare?
Avrei voluto dire Inferno. È stata la mia mappa preferita per anni. Ma «CS2» l'ha completamente rovinata. Questo mi rende triste. Spero che Inferno risorga dalle ceneri e torni a essere una mappa cool. Fino a quando non accadrà, io dico «Nuke». Mi piace molto vedere la mappa. Offre qualcosa per tutti e può essere utilizzata in vari modi. Non esiste un solo modo per affrontarla.

Per «CS2», Valve ha rielaborato le mappe in misura maggiore o minore. La nuova versione di Inferno non piace affatto a Mathieu.
Per «CS2», Valve ha rielaborato le mappe in misura maggiore o minore. La nuova versione di Inferno non piace affatto a Mathieu.
Fonte: Valve

Hai giocato il tuo ultimo torneo professionistico sei anni fa. Ti manca?
Se mi chiedi se mi mancano l'intensità o i momenti salienti della mia carriera professionale, allora sì, certo. Mi manca il cameratismo, viaggiare e vivere tutti questi momenti insieme. Mi mancano le emozioni forti, giocare sul palco e l'adrenalina. Quello che non mi manca sono i sacrifici che ho dovuto fare e le molte ore che ho investito. Ecco perché per me è stata una decisione sensata quella di ritirarmi nel 2018. Ho preso la decisione giusta. Ma se avessi una bacchetta magica e potessi tornare a essere un giocatore professionista per un giorno o una settimana, probabilmente lo farei. Una volta che ti sei innamorato di questo tipo di competizione, non te ne liberi più.

Se vuoi ancora più «Counter-Strike 2», dai un'occhiata alla dodicesima edizione del Digitec Playground. La grande finale offline si svolgerà a Zurigo il 20 aprile. Il torneo sarà moderato e analizzato, tra gli altri, da Remo Blaser. L'esperto e caster di «Counter-Strike» è da anni parte integrante della scena e-sport svizzera.

Tutte le informazioni sul torneo e sulla registrazione sono disponibili in questo articolo:

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