
Retroscena
Glossario moda: cosa significa «Brat Girl Summer»?
di Laura Scholz
Una borsetta è una borsa per le mani, le spalline sono cuscinetti per le spalle e una fascia è, ehm... A cosa serve e da dove diavolo ha preso il nome?
Più spesso le parole parlano chiaro o si spiegano da sole. Non è così nel caso della fascia. Il Ken di Barbie ne indossava uno. Anche all'epoca, il termine era un mistero per me. Credo che la versione mini di me possa essere perdonata per non saperlo. Ma ancora oggi, a distanza di circa 30 anni, non riesco a capire a chi o a cosa debba il suo nome la fascia per il ventre.
Perché si chiama così e perché non si indossa semplicemente un gilet sotto la giacca da smoking? Ecco perché: per migliaia di anni, i corpetti o le fasce in vita hanno fatto parte di molti costumi nazionali dell'Asia meridionale e del Medio Oriente. Vengono utilizzati a scopo decorativo o anche per riporre piccole armi come i pugnali. Nel XVII secolo, le fasce passarono dalla gente comune all'alta società. Ciò significava nuovi materiali di lusso come il broccato di seta o il cashmere e il passaggio a uno scopo puramente decorativo.
Nel periodo coloniale, anche gli inglesi apprezzarono il kamarband. Con le alte temperature, era molto più comodo da indossare sotto un abito o una giacca uniforme piuttosto che un gilet. Aspetta un attimo. Kamarband? Sì, è una parola persiana composta da kamar = vita e band, che è il presente di bastan = legare. Ed ecco che la parola si spiega da sola.
Quello che è successo dopo è piuttosto ovvio in termini di etimologia. Gli inglesi non solo si appropriarono dell'accessorio tradizionale, ma massacrarono anche il kamarband trasformandolo in cummerbund, prima di esportarlo in Europa. In questo paese, l'articolo di moda ebbe un vero e proprio boom e gli fu dato un nome ancora più goffo e germanizzato: Kummerbund. Divenne un must-have per apparire al meglio con uno smoking. Tra l'altro, con l'unico scopo di nascondere la cintura dei pantaloni.
Oggi, però, chi è invitato a un evento in cravatta nera probabilmente opterà per un gilet. Ma lo sappiamo tutti: è solo questione di tempo e le tendenze della moda riemergono una seconda, terza o quarta volta. Quando sarà il momento, ricordati di coordinare il tuo gilet con il papillon e il fazzoletto da taschino. Capito? Bene.
Nella serie "Fashion Lingo", cerco di far luce su oscuri regni della comunicazione. Se di tanto in tanto ti perdi nella traduzione, sono sicuro di poterti aiutare: lasciami un messaggio nel campo dei commenti.
Immagine di testa: SpotlightSempre pronta per ascoltare buona musica, fare viaggi memorabili e brindare in compagnia.