Il mondo ha bisogno di altri giochi fuori di testa come «Kunitsu-Gami»
Recensione

Il mondo ha bisogno di altri giochi fuori di testa come «Kunitsu-Gami»

Domagoj Belancic
26/7/2024
Traduzione: Martina Russo

L’action game strategico «Kunitsu-Gami: Path of the Goddess» non è perfetto. Ma è stupendamente folle. Sembra uno di quei titoli dell’era della PS2 noti a pochi eletti. Mi piace da morire.

Mi capita di ripensare spesso ai «bei vecchi tempi» del mondo del gaming. In particolare, all’era della PS2, dell’Xbox e del Gamecube, in cui anche i grandi studi AAA ogni tanto si cimentavano in progetti AA più piccoli. Giochi con un budget limitato e un respiro contenuto che nonostante le evidenti limitazioni risultavano molto divertenti.

«Kunitsu-Gami: Path of the Goddess» mi ricorda un po’ quei giochi. È un misto tra un gioco di strategia e un hack’n’slash. Sembra quasi un cult dell’era della PS2 noto a pochi eletti e rivisitato per le console moderne. E mi piace da morire. Il mondo ha bisogno di più giochi come «Kunitsu-Gami», cazzarola!

Oh, miaddea!

«Kunitsu-Gami» è uno di quei giochi il cui gameplay loop è difficile da descrivere. Non perché sia particolarmente complesso, ma perché è particolarissimo.

Degli orribili demoni ispirati alla mitologia giapponese infestano una montagna e i villaggi circostanti. Di giorno, degli organismi simili a piante spuntano dal terreno e distruggono la natura e gli insediamenti umani. Di notte, i demoni scatenano il caos e attaccano gli abitanti innocenti del villaggio. Per sconfiggere i mostri, devo accompagnare una dea ai piedi della montagna nei panni del suo difensore, Soh. Il viaggio verso la stazione a valle è suddiviso in vari villaggi, che fungono da piccoli livelli.

Prima che inizi la battaglia notturna contro i mostri in un villaggio, di giorno devo ripulire l’area. Con la mia spada magica, rimuovo l’infestazione demoniaca che si è propagata sulle case e nella natura. Con la mia katana libero anche gli abitanti del villaggio dai ripugnanti bozzoli demoniaci. Che schifo.

Prima della battaglia, ripulisco il villaggio come meglio posso.
Prima della battaglia, ripulisco il villaggio come meglio posso.
Fonte: Domagoj Belancic

Per eliminare l’infestazione ricevo dei cristalli che uso come risorsa per aprire un sentiero sicuro per la mia dea attraverso il villaggio infestato. La bella signora, infatti, non cammina normalmente sulla terra, figurati. L’obiettivo è portare la sacra pulzella a un portale torii infestato, in modo che possa usare i suoi poteri magici per ripulire completamente il villaggio dai demoni.

Preparo la strada per la dea.
Preparo la strada per la dea.
Fonte: Domagoj Belancic

Al tramonto inizia la festa

Il problema di tutta la storia è che la dea avanza con una lentezza incredibile mentre il tempo passa inesorabilmente. Al tramonto, i maledetti torii si attivano e ogni sorta di bestia demoniaca striscia fuori dai portali magici con l’obiettivo di uccidere la dea. Che per la paura si paralizza e non si muove più.

Orrende creature.
Orrende creature.
Fonte: Domagoj Belancic

Nella mia funzione di protettore divino, massacro i mostri con la mia katana e difendo la dea. Al mio fianco combattono anche gli abitanti del villaggio che ho liberato durante il giorno. Con i cristalli magici che ho raccolto li trasformo in potenti guerrieri – sempre che non abbia usato tutti i cristalli per preparare il sentiero alla dea. Ma ogni volta che faccio fuori un nemico la mia scorta di cristalli si rimpingua.

Diversamente dal guardiano Soh, non controllo direttamente gli abitanti del villaggio ma do loro soltanto delle istruzioni. In qualsiasi momento posso mettere in pausa il frenetico trambusto sullo schermo per impartire ordini e posizionare strategicamente il mio mini-esercito. Il gioco è un mix tra tower defence e hack’n’slash. È una combinazione bizzarra, ma incredibilmente divertente che risulta anche nostalgica per la sua eccentrica unicità.

«Kunitsu-Gami» è anche un gioco di strategia.
«Kunitsu-Gami» è anche un gioco di strategia.
Fonte: Domagoj Belancic

Il gioco migliora man mano

Se all’inizio le mie opzioni strategiche sono relativamente limitate, a ogni missione giocata ottengo nuove abilità. E sblocco continuamente nuove classi per gli abitanti del mio villaggio. I miei preferiti: il gigantesco lottatore di sumo, che si comporta come un carro armato e attira i nemici verso di sé, e l’asceta che rallenta i demoni con i suoi incantesimi.

Uso le piattaforme per le classi di combattimento a distanza con arco e frecce.
Uso le piattaforme per le classi di combattimento a distanza con arco e frecce.
Fonte: Domagoj Belancic

Con le risorse che ho conquistato faccio salire di livello le classi e sblocco nuove abilità. A circa metà gioco ottengo anche la possibilità di dotare il mio personaggio di nuove abilità. Il custode impara nuovi stili di combattimento, combinazioni e persino attacchi a distanza. A questi si aggiungono altri oggetti equipaggiabili che posso utilizzare per sferrare attacchi speciali o per sfruttare abilità passive.

In sostanza, la profondità strategica dei combattimenti tower defence e del gameplay hack’n’slash cresce in modo esponenziale nel corso del gioco, senza però diventare eccessiva.

La crescente profondità strategica è davvero divertente.
La crescente profondità strategica è davvero divertente.
Fonte: Domagoj Belancic

Anche la complessità dei livelli aumenta considerevolmente. Se all’inizio c’è un solo percorso per raggiungere un portale, i livelli successivi sono costituiti da diverse sezioni e da diversi portali torii maledetti da cui la mia dea viene attaccata. Anche i combattimenti con i boss mi danno filo da torcere. Continuiamo a morire, io e la dea. Ma la cosa non mi disturba, anzi al contrario. Grazie al sistema di potenziamento flessibile, posso ritirare le abilità guadagnate in qualsiasi momento, investire i miei punti in nuovi skill e riprovare. Mitico!

In molti dei livelli successivi posso anche usare delle trappole.
In molti dei livelli successivi posso anche usare delle trappole.
Fonte: Domagoj Belancic

Un altro dettaglio riuscito è il fatto che ho un sacco di cose da fare tra una battaglia e l’altra. Ad esempio, devo ricostruire i villaggi liberati insieme agli abitanti. Di solito questo richiede tempo, che passa solo se riesci a completare un livello. In questo modo faccio dei piccoli progressi costanti e provo grande soddisfazione nel vedere crescere i villaggi. In cambio delle riparazioni vengo ricompensato con risorse preziose per gli upgrade permanenti.

Caos puro e debolezze tecniche

Trovo un po’ frustrante che il gioco a volte degeneri in un enorme caos e che spesso si perda di vista la situazione generale. Ci sono così tanti avversari, così tanti abitanti e così tanti effetti. Nemmeno la pausa tattica è di grande aiuto, e neanche la mappa d’insieme. Anche perché, con tutti quei simboli criptici e il funzionamento pessimo, è praticamente inutilizzabile.

La mappa è pessima.
La mappa è pessima.
Fonte: Domagoj Belancic

A livello grafico, «Kunitsu-Gami» si fa apprezzare per l’ottimo stile artistico. I demoni colorati e gli effetti creano un’atmosfera quasi psichedelica. Mi sembra di fare un viaggio nella mitologia giapponese sotto l’effetto di qualche droga. L’effetto tilt-shift splendidamente realizzato trasforma le scene d’azione in un diorama in miniatura. Fra l’altro, le case e gli oggetti del gioco sono stati prima realizzati come vere e proprie miniature e poi scansionati in 3D. Fighissimo!

Tecnicamente il gioco è solido, nulla di più. Sulla PS5 scorre senza problemi, ma presenta texture slavate e modelli di personaggi spigolosi. Le animazioni e gli intermezzi appaiono a volte un po’ goffi. Ma ad essere onesti, anche la grafica non perfetta fa parte del fascino di un gioco come questo. Perché «Kunitsu-Gami» non è un gioco AAA particolarmente rifinito, bensì un piccolo progetto realizzato a margine dall’editore Capcom. Cosa per cui non posso che ringraziare l’azienda. In un mondo pieno di giochi AAA costosi, generici e sempre uguali servono assolutamente più titoli sperimentali come questo.

Per qualche motivo, il cibo in «Kunitsu-Gami» sembra incredibilmente fotorealistico rispetto al resto del gioco.
Per qualche motivo, il cibo in «Kunitsu-Gami» sembra incredibilmente fotorealistico rispetto al resto del gioco.
Fonte: Domagoj Belancic

«Kunitsu-Gami: Path of the Goddess» è disponibile per PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S (Game Pass) e PC.

In breve

Un titolo noto a pochi eletti con vibes nostalgiche

Adoro «Kunitsu-Gami: Path of the Goddess». Questo gioco sembra un classico cult dell’era della PS2. Questo mix vincente tra tower defence e hack’n’slash è un vero spasso e migliora sempre di più man mano che avanzi nel gioco. Ogni tanto i combattimenti degenerano in un caos eccessivo. A livello di grafica il gioco dà un’impressione di solidità, anche se non è spettacolare.

In un mondo pieno di titoli AAA giganteschi, estremamente rifiniti e generici, «Kunitsu-Gami» è una boccata d’aria fresca da un passato videoludico più semplice. Spero di vederne altri di questi pazzi giochi sperimentali prodotti da grandi editori.

Pro

  • avvincente mix di gameplay
  • complessità crescente e spessore strategico
  • stile artistico meraviglioso

Contro

  • caos sul campo di battaglia e sulla mappa
Microsoft Kunitsu-Gami: Path of the Goddess (Xbox Series X, Xbox Serie S, Xbox One X, Xbox One S, Windows)

Microsoft Kunitsu-Gami: Path of the Goddess

Xbox Series X, Xbox Serie S, Xbox One X, Xbox One S, Windows

Microsoft Kunitsu-Gami: Path of the Goddess (Xbox Series X, Xbox Serie S, Xbox One X, Xbox One S, Windows)
Videogioco (Download)

Microsoft Kunitsu-Gami: Path of the Goddess

Xbox Series X, Xbox Serie S, Xbox One X, Xbox One S, Windows

Immagine di copertina: Capcom

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Il mio amore per i videogiochi si è svegliato alla tenera età di cinque anni con il Gameboy originale ed è cresciuto a dismisura nel corso degli anni.


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