Recensione del Sony A90J: il televisore con il processore che pensa da solo
Test del prodotto

Recensione del Sony A90J: il televisore con il processore che pensa da solo

Luca Fontana
3/5/2021
Traduzione: Leandra Amato

L'OLED top di gamma di Sony si chiama A90J e vuole attirare l'attenzione soprattutto con il suo processore auto-pensante. Ma quello che trovo molto più eccitante è Bravia Core, che porta lo streaming ad un nuovo livello.

Ci sono stati anni in cui le mie aspettative per un nuovo televisore Sony erano più alte, solo stando a ciò che Sony aveva da mostrare al CES 2021 in termini di nuova tecnologia TV.

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    di Luca Fontana

Certo, è stato annunciato un nuovo processore per l'A90J, il televisore top di gamma 2021 di Sony: dall'X1-Ultimate si passa al processore cognitivo XR. Secondo Sony, pensa e razionalizza come noi umani. Aha! «Blabla di marketing», penso tra me e me, lo cancello dalla mia lista «potrebbe essere interessante» e poi mi ricredo.

Sony OLED XR-55A90J (55", A90J, OLED, 4K, 2021)
TV
Etichetta energetica G

Sony OLED XR-55A90J

55", A90J, OLED, 4K, 2021

Sony OLED XR-65A90J (65", A90J, OLED, 4K, 2021)
TV
Etichetta energetica G

Sony OLED XR-65A90J

65", A90J, OLED, 4K, 2021

Ma l'altra innovazione, di cui si è parlato poco al CES, è comunque molto più eccitante: Bravia Core. Si tratta del servizio di streaming di Sony, che lascia un sacco di domande aperte, ma che ha un sacco di potenziale.

Design, connessioni – e finalmente HDMI 2.1!

Il televisore da 22 chili e 65 pollici, che Sony mi ha fornito per il test, si regge coraggiosamente sui suoi due piccoli piedini. Non è proprio il mio stile; non mi piace lo stile industrial.

Cosa ne pensi dello stile industrial?
Cosa ne pensi dello stile industrial?

Non che io non possa scegliere. Infatti, Sony ha fatto i piedini in modo da poterli attaccare al televisore anche al contrario. Quindi il pannello – lo schermo senza hardware e supporto – starebbe direttamente sul mobile TV e i piedi guarderebbero lontano dal pannello a sinistra e a destra.

Per intenderci, come si vede esposto nel negozio digitec di Dietikon.

Lo preferisco così.
Lo preferisco così.

Carino. Un concetto di design semplice. È questo che ha sempre distinto Sony. E mi è sempre piaciuto molto. Proprio perché il design «senza piedi» è fatto per un pannello OLED ultrasottile, largo 4,1 centimetri.

Nella parte superiore del pannello, dove non c'è hardware, bensì solo lo strato OLED, il pannello è addirittura spesso solo 0,5 centimetri.
Nella parte superiore del pannello, dove non c'è hardware, bensì solo lo strato OLED, il pannello è addirittura spesso solo 0,5 centimetri.

Tuttavia: il fatto di avere uno spazio di poco più di sette centimetri tra il mobile e il bordo dello schermo non è una coincidenza. Perché è lì che va la mia soundbar Sonos Arc. Grazie allo spazio, la soundbar non sporge nell'immagine. Sony ha pensato in anticipo – molto bene. La soundbar però non partecipa a questo test, quindi non si vede nelle foto. Io e te dovremo vivere con questa lacuna per le prossime righe.

Troveremo una soluzione. Infatti, mentre il televisore si distingue da davanti e dai lati con la sua eleganza semplice, ci sono numerose connessioni sul retro. Tra queste anche HDMI 2.1, che mancava nel modello precedente, l'A8. Da qui il mio verdetto di allora:

«Per cineasti, ma non per gamer».

Dopotutto, l'HDMI 2.1 è importante se si vuole approfittare dei giochi di prossima generazione. Vale a dire, risoluzione UHD con qualità HDR, 120 fotogrammi al secondo e frame rate variabile (VRR). Questo è possibile solo se le enormi quantità di dati generati dalla console di gioco collegata o dalla scheda grafica raggiungono il TV abbastanza velocemente. Occorre l'ampia larghezza di banda offerta dall'HDMI 2.1.

Così Sony si è aggiornata, fornendo finalmente un TV che può gestire la console di gioco next-gen della stessa azienda. Il produttore giapponese di televisori si risparmia così l'imbarazzo dell'anno scorso, quando sembrava che i dipartimenti di home cinema e gaming di Sony non avessero mai sentito parlare dell'esistenza l'uno dell'altro.

L'A90J di Sony non ha bisogno di nascondersi in termini di connettività:

  • 2 porte HDMI 2.1 (solo una con eARC)
  • 2 porte HDMI 2.0
  • 1 uscita Toslink
  • 3 porte USB 2.0
  • 1 porta LAN
  • Google Chromecast integrato
  • Compatibile con Apple Airplay
  • Modalità «Auto Low Latency» per gamer (ALLM)
  • VRR sarà rilasciato tramite aggiornamento del firmware (data: sconosciuta)
Ha qualche porta in più sul lato.
Ha qualche porta in più sul lato.

Passiamo all'immagine.

L'immagine UHD: nitida e naturale

Cominciamo con «Jurassic World – Il regno distrutto», che utilizzo per tutte le mie recensioni TV. L'ho visto su così tanti TV che riconosco subito i punti di forza e quelli deboli dell'immagine.

La prima scena:

Niente scalda il cuore più del sorriso di un t-rex.
Niente scalda il cuore più del sorriso di un t-rex.
Fonte: UHD Blu-ray, qualità Dolby Vision. Minuto: 00:05:07

Mi piace la calda tonalità Dolby Vision. Fai attenzione al piacevole verde lussureggiante della giungla sullo sfondo. Ciò che non andrebbe bene in questa scena sarebbe una macchia verde più turchese. È già successo prima. Soprattutto se nel TV sono impostate temperature di colore troppo fredde.

Sony A90J
Sony A90J
Fonte: Aprile 2021

Qui, però, il verde è giusto. E mi piace che l'immagine non sia troppo sgargiante. Permette persino di vedere i dettagli nella luce arancione dei fari in alto a sinistra. Anche nelle zone scure dell'immagine. Le papille sulla lingua del dinosauro, per esempio. O la pelle coriacea. Bello e vivido. Solo nelle fauci qualche dettaglio di troppo scompare nel perfetto nero OLED. In questo caso, i televisori LCD più luminosi sono di solito meno aggressivi.

Tuttavia: se puoi scegliere, opta sempre per la versione Dolby Vision dei film. Un esempio:

Dolby Vision
Dolby Vision
HDR10, Modalità vivida
HDR10, Modalità vivida

Come la notte e il giorno. I colori ricchi e brillanti in modalità vivida HDR10 fanno sembrare l'immagine Dolby Vision più debole. Ma in realtà, ai miei occhi, è esattamente il contrario: l'immagine è più calda, meno sgargiante e molto più naturale; proprio come il colorista di Hollywood intendeva sul suo monitor calibrato.

Passiamo alla scena successiva.

Tanti bei colori.
Tanti bei colori.
Fonte: Disney+, qualità Dolby Vision. Minuto: 01:14:08

Non esistono molti film più colorati di «Guardiani della Galassia Vol. 2». E ancora meno scene che servono l'intero spettro di colori come questa. Nota il contrasto tra il cielo blu dell'oceano e il campo rosso-arancione del pianeta Ego, che è anche la sua stessa coscienza. Sullo sfondo il sole, attorno ad esso ciuffi di nuvole in cui si mescolano l'azzurro e l'arancione del cielo e dell'inferno.

Grandioso.

Sony A90J
Sony A90J
Fonte: Aprile 2021

Ciò che mi colpisce di questa scena è la naturalezza, nonostante i colori brillanti. Ciò che mi impressiona un po' meno, invece, è la sfumatura delle tonalità.

Confrontalo con il Philips OLED 805.

Philips OLED 805
Philips OLED 805
Fonte: Novembre 2020

Certo, è una critica di alto livello. Prima di tutto, bisogna davvero guardare da vicino. Ma, e l'ho già scritto nella recensione del televisore Philips, il processore del Philips OLED non mostra timidezze. Dove Sony differenzia a malapena tra il blu e il rosso, Philips ottiene anche un po' di verde in mezzo.

Inoltre, i fili d'erba nel rosso pittoresco della superficie del pianeta sono un po' gialli, meravigliosamente disegnati in modo nitido e il sole sullo sfondo rimane splendidamente riconoscibile come una sfera all'orizzonte. L'A80J di Sony non ha fatto così bene in questa scena.

Ma passiamo alla scena successiva.

Sony A90J
Sony A90J
Fonte: Aprile 2021, Fonte: Disney+, qualità Dolby Vision. Minuto: 00:56:47

Fantastico. La scena fuori dal palazzo di Ego, immersa nel rosso del tramonto, esplode di rosso saturo, disegnando la pelle di Drax con dettagli nitidissimi ed evidenziando persino i suoi tatuaggi rosso sangue. Confrontandolo con altri produttori, ho un nuovo preferito per questa scena.

LG GX
LG GX
Fonte: Agosto 2020
Panasonic GZC2004
Panasonic GZC2004
Fonte: Giugno 2020
Philips OLED 805
Philips OLED 805
Fonte: Novembre 2020
Samsung Q95T
Samsung Q95T
Fonte: Gennaio 2021, HDR10

La cosa più vicina all'immagine di Sony è il GX di LG, i cui colori più caldi mi piacciono molto, ma sono un po' meno naturali. Il GZC2004 di Panasonic è il più potente, ma è troppo giallo. Anche Philips affonda completamente qui; da dove arriva quell'esagerata tinta verde? Il Q95T di Samsung fa un ottimo lavoro, ma senza Dolby Vision, l'immagine è un po' troppo fredda per i miei gusti.

Il processore che pensa come te

Prossima disciplina: il processore. Sony installa un nuovo processore dopo tre anni dall'X1 Ultimate: l'XR. Secondo Sony, questo pensa e razionalizza come noi umani. Per esempio, quando vediamo gli oggetti e ci concentriamo inconsciamente su certi punti. Il processore riconoscerebbe questi «punti di messa a fuoco» grazie all'intelligenza cognitiva e ottimizzerebbe l'immagine di conseguenza.

Quello che sembra un bla bla di marketing terribilmente vuoto non è poi così lontano dalla realtà. In effetti, io stesso uso la metafora del processore come un cervello televisivo. Il suo compito principale è quello di ricevere, elaborare e visualizzare i segnali delle immagini. Elaborare significa rilevare la scarsa qualità dell'immagine e migliorarla.

Come quando guardi ad esempio «The Walking Dead». La serie è stata volutamente girata su pellicola da 16 mm, per creare la sensazione di un mondo post-apocalittico grazie alla granularità antiquata e al rumore dell'immagine.

Sony A90J
Sony A90J
Fonte: Netflix, qualità HD SDR. Minuto: S7E1, 00:02:30

Il processore riconosce immediatamente il segnale dell'immagine HD come di scarsa qualità, lo migliora, rimuove il rumore, smussa i bordi e migliora i colori. A questo scopo, il processore XR calcola le informazioni dei pixel mancanti. Per esempio, cerca la zona scura tra Negan (a destra) e Rick (a sinistra).

Mi piace molto di più di quello che fa l'X1 Ultimate con la stessa scena.

Sony A8
Sony A8

C'è molto meno rumore. Il nero è molto più ricco. L’immagine colpisce di più. Il processore XR traccia anche meglio i contorni e i dettagli sono più nitidi. E tutto questo senza un black crush visibilmente maggiore, cioè l'inghiottimento dei dettagli sulle superfici scure.

Il nuovo processore fa il suo dovere.

Anche nella gestione dei movimenti. Non sto parlando del calcolo intermedio dell'immagine che è impopolare tra i puristi, che rende i movimenti sempre più fluidi, in stile soap opera – chiamato motion processing; intendo il tempo di risposta dei pixel. Descrive quanto tempo impiega un singolo pixel per cambiare il suo colore. Se il pixel non cambia colore abbastanza velocemente, sembra che l'immagine abbia delle striature.

Un esempio da «1917» di Sam Mendes.

Nei miei test televisivi, non ho mai visto un processore gestire questa scena senza striature intorno agli elmetti dei due soldati. Da una parte c'è il bordo duro e d'acciaio, dall'altra il sottobosco, i rami e dettagli senza fine – e tutto questo in un movimento costante e lento. Troppo per la maggior parte dei processori.

Che altro? Gaming. Un buon processore è anche caratterizzato da una buona modalità di gioco, che riduce notevolmente l'input lag, essenziale per il gioco. Questo viene fatto riducendo o addirittura spegnendo completamente i processi di miglioramento dell'immagine non necessari per il gioco, in modo che il processore del TV elabori l'immagine più velocemente.

L'A90J di Sony mi rende felice. Con l'input lag tester di Leo Bodnar misuro un ritardo d'ingresso medio di 16,23 millisecondi in modalità gioco, senza riconoscere perdite troppo gravi nella qualità dell'immagine.

Conclusione provvisoria sul processore: sicuramente un aggiornamento dell'X1 Ultimate. Ma che i miglioramenti siano dovuti a parole d'ordine come «cognitivo» e «pensa come gli esseri umani» ne dubito. Il marketing è marketing.

Ma ora: parliamo di Bravia Core...

Ok, Bravia Core è il servizio di streaming di Sony. Ho indicato all'inizio che questa è la novità più eccitante per me. Tuttavia: perché dovrebbe interessarti Bravia Core quando attualmente è solo sui televisori Sony?

Ecco un numero: 80 megabit al secondo.

Questo è il problema dello streaming: tutti i contenuti sono altamente compressi. Questo è dovuto alle velocità di dati spesso limitate tra il TV e il server dove risiede il contenuto in streaming. Per riprodurre contenuti UHD HDR senza troppa perdita visibile di qualità, è necessaria una velocità di trasmissione dati di 20-30 megabit al secondo (Mbit/s) stabile.

Sta di fatto che: molte case non possono nemmeno ottenere questa velocità di trasmissione dati. Inoltre, a causa della pandemia di coronavirus e del conseguente sovraccarico, molti servizi di streaming sono stati costretti a ridurre la loro velocità di dati a 15 Mbit/s; quindi ancora più compressione. Pertanto, è possibile ottenere una qualità dell'immagine e del suono quasi non compressa solo dai Blu-ray UHD, dove la velocità dei dati è compresa tra 108 e 128 Mbit/s.

Così, ora c'è Sony, che con Bravia Core arriva a 80 Mbit/s, mentre Netflix e Co. rimangono a guardare.

Il film Sony «Life» è sorprendentemente inquietante.
Il film Sony «Life» è sorprendentemente inquietante.
Fonte: Bravia Core, IMAX Enhanced

Ma la teoria e la pratica sono due cose diverse. Infatti, con la mia linea Gigabit, di solito ottengo solo circa 55-60 Mbit/s durante lo streaming da Bravia Core. Ciononostante: è comunque un bel po' di roba. Soprattutto rispetto ad altri servizi di streaming. Questo si riflette anche nella favolosa qualità dell'immagine. La maggior parte dei film più recenti sono in qualità «IMAX Enhanced» e con suono DTS:X. Il televisore Sony ha una modalità «IMAX Enhanced» dedicata a questo scopo.

Ci arriverò tra un minuto.

Prima però: cosa c'è su Bravia Core? Attualmente solo i film della Sony Pictures, anche se in Giappone si discute di aggiungere altri studi cinematografici. I vecchi film Sony sono gratuiti. I film più recenti costano un «token» ciascuno. Inoltre, l'accesso a Bravia Core non è gratuito. Tranne all'inizio: se acquisti l'A90J, hai due anni di accesso gratuito e dieci token. Ok per cominciare, ma in questo momento ci sono troppe domande senza risposta per dare una valutazione onesta:

  • Quanto costa Bravia Core dopo i due anni?
  • Quanto costa un token del genere?

La risposta di Sony: non ne abbiamo idea, non lo sappiamo ancora, sarà analizzato in Giappone e comunicato in seguito. Attualmente, Bravia Core è quindi più come un lettore Blu-ray UHD integrato con alcuni film.

Grazie per niente?

No, anzi. Parliamo della qualità dell'immagine e della modalità IMAX Enhanced. Ho confrontato «Blade Runner 2049» via Bravia Core con il mio «Blade Runner 2049» Blu-ray UHD.

Bravia Core, IMAX Enhanced
Bravia Core, IMAX Enhanced
Blu-ray UHD, Dolby Vision
Blu-ray UHD, Dolby Vision
Bravia Core, IMAX Enhanced
Bravia Core, IMAX Enhanced
Blu-ray UHD, Dolby Vision
Blu-ray UHD, Dolby Vision
Bravia Core, IMAX Enhanced
Bravia Core, IMAX Enhanced
Blu-ray UHD, Dolby Vision
Blu-ray UHD, Dolby Vision
Bravia Core, IMAX Enhanced
Bravia Core, IMAX Enhanced
Blu-ray UHD, Dolby Vision
Blu-ray UHD, Dolby Vision

Secondo me, la versione migliorata IMAX vince. I neri sembrano ancora più ricchi che sul Blu-ray UHD, rendendo i colori un tocco più vibranti senza renderli troppo artificiali. Non trovo artefatti che distraggono, rumore dell'immagine nelle scene scure e striature antiestetiche né sul Blu-ray UHD né sulla versione in streaming.

Quest'ultima è la vera sorpresa.

Questo è esattamente il tipo di problema che sarebbe normale nel contenuto compresso. Ma non qui. In breve: sono entusiasta. Peccato, sembra che il Bravia Core rimarrà un'esclusiva Sony per i prossimi anni. E quando penso a tutte le domande senza risposta, penso che Sony sappia esattamente quale potente pezzo di tecnologia abbia a disposizione, ma semplicemente non sa ancora cosa vuole farci.

Bel suono e interfaccia utente completamente nuova

Il suono è dannatamente buono. Dopotutto, Sony non usa altoparlanti tradizionali dal 2017. Non nei suoi televisori OLED. I suoi pannelli ultrasottili hanno troppo poco spazio per gli altoparlanti per far vibrare l'aria in modo che il suono si diffonda decentemente nella stanza.

Invece, due attuatori da 20 watt fanno vibrare la superficie dell'immagine. Inoltre, ci sono due subwoofer da 10 watt sul retro, che forniscono una buona quantità di bassi. Tutto sommato un sistema audio 2.2.

Il concetto di suono di Sony si chiama «Acoustic Surface Audio+» e sostituisce facilmente una soundbar media – un enorme complimento da parte mia. Odio il suono sottile e metallico della maggior parte degli altoparlanti TV. Tuttavia, Acoustic Surface Audio non è ancora un sostituto per un sistema completo di home cinema con suono surround.

Infine, qualche parola sulla smart TV. L'A90J di Sony non ha più Android TV, ma l'ultima interfaccia utente di Google, che è basata sul vecchio Android TV: Google TV.

Perché questa innovazione? Android TV è stato sviluppato come software open source per le smart TV. Google TV, d'altra parte, dovrebbe funzionare su quanti più dispositivi intelligenti possibile. Così anche su smartphone e tablet. Oppure sul nuovo Chromecast.

Cosa significa questo per l'A90J?

Sembra che non sia cambiato molto. L'interfaccia utente sembra un po' diversa. Più ordinata. Google TV, tuttavia, proprio come qualsiasi altro sistema operativo per smart TV, è un luogo da cui si accede ad applicazioni come Netflix, Amazon Prime, Disney+ o il Play Store. Una nuova caratteristica è che sotto la linea «Continua a guardare» dovrebbero esserci tutti i film e le serie che hai iniziato ma non ancora finito. Dovrebbero. Da me si vede solo il contenuto di Disney+. Niente roba che ho iniziato su Netflix o Prime Video.

Spero si tratti solo di problemi iniziali.

Un'altra innovazione dovrebbero essere i suggerimenti. Da me, ad esempio, vedo «Queer Eye» su Netflix e «Harley Quinn» sull'app video-on-demand di Google. Quindi raccomandazioni da tutte le app installate, basate sulle mie abitudini di visualizzazione su tutte le app installate.

Capisci in che direzione sta andando Google.

Voglio dire, sì, c'è un'altra azienda statunitense che monitora le mie abitudini di visione tramite un algoritmo e suggerisce i contenuti di conseguenza. Netflix, Disney e Amazon fanno lo stesso. Non posso ancora dire quanto sia buono questo algoritmo, però. Sembra che le raccomandazioni attuali siano dei colpi a vuoto. Ma non ho ancora potuto testare l'A90J abbastanza a lungo – due, tre settimane – per aspettarmi suggerimenti realistici.

Ma se le cose vanno lisce, come dice la teoria, Google TV dovrebbe evitare molte serate noiose in cui la ricerca di nuovi contenuti richiede più tempo del contenuto stesso.

Conclusione: un inizio di successo

Sony apre la stagione dei test televisivi del 2021 col botto. L'A90J convince su tutti i punti. Che si tratti di contenuti UHD HDR, di aggiornare fonti di bassa qualità o di giocare, Sony ha fatto piccoli ma visibili passi avanti ovunque rispetto all'A8.

La ciliegina sulla torta è Bravia Core. Per me, si tratta dell'innovazione più eccitante. Un servizio di streaming che non arriva agli 80 Mbit/s pubblicizzati – almeno non da me – ma ha ancora velocità significativamente più elevate rispetto alla concorrenza. E con essa la migliore qualità di immagine e suono. Tuttavia, attualmente ci sono più domande senza risposta che contenuti – contenuti Sony Pictures, per essere esatti.

Ciononostante: vediamo cosa ha da offrire la concorrenza per controbattere.

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La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore dei film e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot». 


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