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Recensione

Aaargh! «Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii» è un sogno piratesco meraviglioso

Domagoj Belancic
18/2/2025
Traduzione: Leandra Amato

«Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii» è una folle avventura in alto mare nonché un must per tutti gli appassionati di pirati.

«Per lo scrigno maledetto di Davy Jones, a cosa ho appena giocato!?», penso mentre concludo la mia avventura piratesca nell'ultimo gioco «Like a Dragon» dopo circa 25 ore. È assolutamente folle e mi bombarda con un'incredibile quantità di elementi di storia e gameplay in un lasso di tempo davvero breve.

Se ti piacciono le avventure all'arrembaggio, preparati a issare immediatamente la bandiera pirata e salpare con «Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii».

Pirata dal nulla

«Pirate Yakuza in Hawaii» è uno spin-off della lunga serie di giochi di combattimento giapponese «Like a Dragon». Assumo il ruolo del leggendario yakuza Goro Majima, che si ritrova sulla costa di una piccola isola vicino alle Hawaii senza alcun ricordo.

La piccola isola è terrorizzata da aspiranti pirati. Anche se Majima non sa più nulla della sua precedente vita da gangster, riesce ancora a farsi strada senza sosta a suon di pugni. Così uso la forza per liberare l'isola dalla piaga dei pirati e per scovare un tesoro leggendario che si dice giaccia da qualche parte nei mari hawaiani.

Chiunque si metta contro Majima si becca una raffica di pugni in faccia.
Chiunque si metta contro Majima si becca una raffica di pugni in faccia.
Fonte: Domagoj Belancic

Per una bizzarra catena di coincidenze, Majima stesso diventa il capitano di una nave pirata e parte alla ricerca dell'epico bottino.

Tra loro ci sono alcune conoscenze incontrate sull'isola, primo fra tutti l'ex pirata Jason Rich, suo figlio Noah e il loro simpatico gatto domestico Goro. I due piccoli furfanti mi hanno conquistato con il tempo.

Dai, portiamo un bambino piccolo in una pericolosa spedizione di pirati. Cosa potrebbe mai andare storto?
Dai, portiamo un bambino piccolo in una pericolosa spedizione di pirati. Cosa potrebbe mai andare storto?
Fonte: Domagoj Belancic

I giochi di «Like a Dragon» sono noti per il loro mix unico di umorismo assurdo e narrazione drammatica. Con «Pirate Yakuza in Hawaii», il focus sull'assurdo è inizialmente esagerato per me. L'appariscente mondo dei pirati ha poco a che fare con le oscure storie di gangster dei giochi passati. Con l'avanzare del gioco, tuttavia, scopro sempre più easter egg e collegamenti con la storia generale della serie. Nel complesso, da fan di lunga data, sono soddisfatto, anche se la storia non raggiunge veramente l'apice che ha reso la serie così famosa.

Se non hai mai giocato a un gioco «Like a Dragon», «Pirate Yakuza in Hawaii» è una buona introduzione alla serie, anche se non del tutto rappresentativa. Senza alcuna preconoscenza della vita da yakuza di Majima, puoi immedesimarti ancora meglio nella storia dell'amnesia.

  • Guida

    «Like a Dragon»: una guida per principianti ai migliori giochi a cui (forse) non hai mai giocato prima

    di Domagoj Belancic

Cercare tesori e affondare navi

Majima trascorre gran parte della sua avventura piratesca in alto mare. Sulla sua nave, la «Goromaru», esploro i gruppi di isole intorno alle Hawaii. Nelle aree di gioco aperte ci sono tesori di ogni tipo da saccheggiare e oggetti da raccogliere.

Se vedo un'isola dall'aspetto sospetto, getto l'ancora e lascio la nave con il mio equipaggio. Le isole stesse non sono mondi aperti, ma livelli lineari in cui stanno in agguato ostili ciurme di pirati. Se sconfiggo tutti i bucanieri su un'isola, posso mettere le mani su un grosso bottino.

Pirati malvagi si frappongono tra me e il mio tesoro.
Pirati malvagi si frappongono tra me e il mio tesoro.
Fonte: Domagoj Belancic

Mentre viaggio da un'isola all'altra, mi imbatto continuamente in navi nemiche che mi attaccano. Le battaglie navali sono un punto di forza del gioco: veloci, caotiche e meravigliosamente irrealistiche.

La mia enorme nave pirata sembra più un piccolo motoscafo manovrabile grazie ai controlli in stile arcade. Con il turbo, accelero con potenza per un breve periodo e mi faccio largo tra le armate nemiche con facilità.

Posso personalizzare l'aspetto della Goromaru con vari oggetti cosmetici. Think Pink!
Posso personalizzare l'aspetto della Goromaru con vari oggetti cosmetici. Think Pink!
Fonte: Domagoj Belancic

Per l'offensiva, ho a disposizione cannoni laterali e una mitragliatrice posizionata a prua della nave. Majima può anche lasciare il timone della nave in qualsiasi momento per attaccare le navi nemiche direttamente dal ponte con dei lanciarazzi (!).

Miglioro costantemente l'equipaggiamento della mia nave con le risorse che trovo nell'ambiente di gioco. Vale la pena attraversare il mondo e raccogliere i vari bottini.

In effetti, è piuttosto ingiusto.
In effetti, è piuttosto ingiusto.
Fonte: Domagoj Belancic

Se la mia nave subisce un danno grave, ordino al mio equipaggio di ripararla. Majima si occupa personalmente dei membri dell'equipaggio feriti e corre sul ponte per curarli. In queste situazioni sono vulnerabile contro gli attacchi. Ma per fortuna posso far esplodere delle bombe fumogene per nascondere la mia nave e guadagnare un po' di tempo.

Posso affondare la maggior parte delle navi nemiche con le mie armi. Con le «navi boss» particolarmente potenti, la battaglia in mare è seguita da una schermaglia sul ponte della nave nemica, dove devo sconfiggere tutti i pirati nemici.

All'arrembaggio! I combattimenti a bordo delle navi nemiche sono soddisfacenti per concludere le battaglie navali.
All'arrembaggio! I combattimenti a bordo delle navi nemiche sono soddisfacenti per concludere le battaglie navali.
Fonte: Domagoj Belancic

Un sistema di combattimento collaudato con un buon pizzico di follia

Majima uccide i nemici variando tra due stili: «Mad Dog» e «Sea Dog». Nel primo, mi concentro sui singoli avversari, mentre il secondo stile è particolarmente adatto a gruppi più numerosi. In alcune situazioni, ci sono quasi un centinaio di personaggi sul campo di battaglia allo stesso tempo – più che in qualsiasi altro gioco «Like a Dragon» prima d'ora.

Fondamentalmente, il sistema di combattimento in tempo reale funziona come nei giochi più vecchi: attacco con attacchi rapidi o pesanti, schivo o blocco gli attacchi nemici. Come di consueto, con l'avanzare del combattimento si riempie una «barra del calore», che uso per eseguire finali eccessivamente brutali: una vera festa per chi ama la violenza esagerata. Majima ha ora a disposizione una sciabola da pirata, un revolver e un rampino. Con quest'ultimo hai la sensazione di essere più mobile e più veloce che mai.

Il revolver di Majima spazza via tutto.
Il revolver di Majima spazza via tutto.
Fonte: Sega

Oltre alla barra di calore, c'è una seconda barra che si riempie durante le manovre spettacolari in battaglia: la barra di follia. Quando è piena, Majima scatena attacchi speciali magici che spesso decidono l'esito della battaglia.

In «Mad Dog», l'ex yakuza evoca fino a quattro doppelgänger che combattono al suo fianco per un breve periodo. In «Sea Dog», Majima usa uno dei quattro «strumenti oscuri» maledetti: si tratta di armi leggendarie che si possono trovare nelle isole del tesoro delle Hawaii. Se suono il violino oscuro, appare uno squalo mangiatore di uomini e se soffio nell'ocarina oscura, appaiono meduse che paralizzano i nemici. Assurdo.

Gli attacchi con gli strumenti maledetti potrebbero essere un po' «too much» per i fan di vecchia data. A me sono piaciuti.
Gli attacchi con gli strumenti maledetti potrebbero essere un po' «too much» per i fan di vecchia data. A me sono piaciuti.
Fonte: Domagoj Belancic

Alla scoperta di Honolulu e Madlantis

Tra una fuga e l'altra, Majima e la sua ciurma si concedono il tempo di esplorare a piedi due aree di gioco più ampie e aperte. Una di queste aree è «Madlantis», un'enorme grotta dove i pirati della regione si incontrano per bere, giocare d'azzardo e combattere. È il luogo perfetto per trovare nuovi membri per la mia ciurma di pirati.

È impressionante passeggiare tra i vicoli tortuosi pieni di bucanieri e ballerine. Non ne ho mai abbastanza del trambusto. Anche i personaggi che incontro sono affascinanti. Prima di tutto la nobile Queen Michelle, che regna spietatamente sul trono della baia dei pirati.

Benvenuti a Madlantis.
Benvenuti a Madlantis.
Fonte: Domagoj Belancic

La seconda grande regione, Honolulu, è l'esatto contrario del mondo sotterraneo oscuro e sporco di Madlantis – ciononostante, anche qui trovo molte potenziali reclute per la mia ciurma. Conosco già la città grazie al predecessore («Like a Dragon: Infinite Wealth»). È bello tornare nel paradiso tropicale dopo un anno di assenza. Ricordo ancora vagamente alcuni luoghi e negozi e mi imbatto in vecchie conoscenze della città. È come se tornassi in una destinazione di vacanza familiare.

  • Recensione

    «Like a Dragon: Infinite Wealth» non ha paura di passare per un gioco stupido

    di Domagoj Belancic

Le missioni secondarie che trovo nelle due aree di gioco sono assurde, come è tipico della serie. Mi occupo di contratti per le taglie, completo un seminario sulle risorse umane per capitani di navi pirata e aiuto un ricercatore a sviluppare un auricolare per comunicare con gli animali.

Proprio quello che si fa alle Hawaii.

Qui sto picchiando un orso polare scappato dallo zoo per calmarlo.
Qui sto picchiando un orso polare scappato dallo zoo per calmarlo.
Fonte: Domagoj Belancic

Non mancano nemmeno i minigiochi, molti dei quali sono stati riciclati da giochi passati o hanno ricevuto un nuovo tocco piratesco: fare go-kart, consegnare cibo, giocare a baseball con palle di cannone e barili esplosivi... Una selezione folle che non stanca mai.

Tuttavia, l'attrazione principale tra le attività secondarie è sicuramente il Colosseo dei pirati di Madlantis, un campionato in cui posso competere contro altri pirati in battaglie navali sempre più brutali e farmi strada fino a diventare campione.

Gioco per la fama e l'onore nel Colosseo dei pirati.
Gioco per la fama e l'onore nel Colosseo dei pirati.
Fonte: Domagoj Belancic

Debolezze tecniche e ritmo irregolare

Anche con «Pirate Yakuza in Hawaii» non è tutto oro quel che luccica. La folle avventura dei pirati ha i suoi maggiori punti deboli in termini di ritmo e realizzazione tecnica.

Nonostante la durata relativamente breve, il capitolo sul bucaniere Majima è ricco di diverse meccaniche di gioco. Questo significa che iniziare con innumerevoli tutorial è piuttosto difficile. Inoltre, la storia impiega un po' di tempo per introdurre tutti i personaggi importanti e creare suspense.

Ho ottimizzato rapidamente la mia nave e la mia ciurma. Fin troppo rapidamente.
Ho ottimizzato rapidamente la mia nave e la mia ciurma. Fin troppo rapidamente.
Fonte: Domagoj Belancic

In contrasto con l'inizio lento, sbloccare le abilità e potenziare le armi più avanti nel gioco è troppo facile per me.

Equipaggio la mia nave troppo rapidamente con i migliori cannoni laser e le mitragliatrici caricate a cocco. In poco tempo, la mia ciurma è composta dalle più forti canagliedella regione, potenziate al massimo livello. E le abilità di combattimento sbloccate di Majima rendono la maggior parte dei nemici degli avversari troppo facili da battere, quasi dei manichini. Anche le battaglie più difficili nel Colosseo dei pirati sembrano banali.

Le isole del tesoro sono... beh, sì. Non proprio belle da vedere.
Le isole del tesoro sono... beh, sì. Non proprio belle da vedere.
Fonte: Domagoj Belancic

La qualità della grafica varia notevolmente. Mentre Honolulu e Madlantis appaiono dannatamente impressionanti, con piccoli dettagli nell'ambiente di gioco, molti PNG e una splendida illuminazione, alcune regioni in alto mare sono più deludenti.

Alcune isole del tesoro hanno un aspetto arido e incompiuto, con texture slavate, ambienti poco dettagliati e un pop-in aggressivo. Anche il mare hawaiano non è sempre visivamente convincente. A seconda dell'angolazione della telecamera, noto artefatti sgradevoli e riflessi innaturali, dovuti principalmente all'uso eccessivo di «Screen Space Reflections». Un peccato, soprattutto in un gioco in cui è prevista molta acqua.

«Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii» è disponibile dal 20 febbraio per PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One e PC. Il gioco per PS5 mi è stato fornito da Sega.

In breve

Un sogno piratesco ricco di sorprese

«Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii» è un gioco di pirati assolutamente folle che fa centro con un mix di gameplay molto variegato. Le battaglie navali sono veloci e caotiche, com'è giusto che sia. Il classico sistema di combattimento è ancora più veloce e stravagante con nuove armi e attacchi magici.

Il ritmo irregolare e la qualità grafica altalenante non mi impediscono di consigliare il gioco a tutti i fan di pirati e yakuza. Se non hai mai giocato a un gioco della serie «Like a Dragon», con questo capitolo puoi iniziare subito perché non servono conoscenze preliminari. Per i fan di vecchia data, invece, il mix non dovrebbe essere scoraggiante, anche se sembra banale e a tratti (troppo) folle.

Pro

  • Gameplay vario
  • Battaglie splendide e assolutamente folli
  • Sistema di combattimento divertente e familiare, con nuovi colpi di scena

Contro

  • Ritmo irregolare
  • Grafica non del tutto convincente
Sega Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii (PS5, EN)

Sega Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii

Immagine di copertina: Sega

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