«Dobbiamo imparare che una sola medicina non può essere applicata a tutti»
Retroscena

«Dobbiamo imparare che una sola medicina non può essere applicata a tutti»

Janina Lebiszczak
30/10/2023
Traduzione: Rebecca Vassella

Donne e uomini sono diversi, ma questo aspetto viene spesso ignorato in caso di malattia. Tanja Volm dirige il nuovo modulo «Gendermedizin» («Medicina di genere») dell'Università di Lucerna.Una conversazione su quadri clinici, terapie e differenze sociali.

Chi acquista un farmaco in farmacia riceve un preparato con un dosaggio specifico. Non importa se la persona è alta, pesante o anziana, se è di sesso maschile o femminile, non importa quali altre caratteristiche la contraddistinguono. Tutti ricevono lo stesso farmaco. È relativamente ovvio che, di conseguenza, molte persone consumano principi attivi con un dosaggio troppo alto o troppo basso per loro. La dottoressa Tanja Volm, medico e direttrice del modulo «Gendermedizin» dell'Università di Lucerna, sta studiando il perché di questa situazione e come si potrebbe migliorare, cioè come i trattamenti medici potrebbero essere adattati alla singola persona. Tuttavia, ci sono molte altre caratteristiche distintive oltre al genere biologico o sociale:

Signora Volm, perché la medicina di genere è così importante?

Tanja Volm: Si tratta di imparare che la medicina, che è stata sviluppata principalmente per gli uomini bianchi per varie ragioni, non è automaticamente trasferibile alle donne nello stesso modo. Dobbiamo imparare che le persone sono diverse e che una sola medicina non può essere applicata a tutti. La medicina di genere si concentra sull'uomo e sulla donna, ma occorre tenere conto anche delle differenze di età, etnia, peso corporeo, ambiente sociale, ecc. La medicina di genere è quindi un'area che ci indirizza verso la medicina personalizzata e ha tre punti focali: la medicina di genere classica si occupa delle differenze tra uomini e donne nella diagnosi e nel trattamento delle malattie, nonché nella percezione dei servizi sanitari. Ciò include anche la considerazione di tutti i generi nella ricerca farmacologica.

E gli altri due punti focali su cosa si concentrano?

Il secondo punto focale riguarda le persone che non si assegnano chiaramente a un genere o non si identificano con il loro genere biologicamente assegnato. La medicina di genere si occupa di integrare queste persone nella medicina e di definire trattamenti adeguati a loro. In aggiunta, ha un aspetto psicosociale e fa parte di una visione più ampia della diversità. L'attenzione si concentra sull'analisi delle narrazioni culturali della salute e della medicina, ma anche su argomenti come la violenza domestica o il ruolo delle donne e degli uomini nella medicina.

Quali sono i progetti e le ricerche in cui è attualmente coinvolta?

L'Università di Lucerna prende molto sul serio l'argomento. Attualmente esiste già un modulo chiamato «Gender Medicine» per studenti e studentesse di medicina avanzati, offerto per la prima volta nel 2022. Un corso di «Gender Medicine» viene offerto nell'autunno del 2023 per studenti e studentesse del corso di laurea triennale in Scienze della Salute, mentre un corso di «Advanced Gender Medicine» verrà progettato per quelli del corso di laurea magistrale in Scienze della Salute a partire dal 2024. Questi corsi vengono valutati nell'ambito di un lavoro di ricerca, dove sono in corso diversi progetti di ricerca in questo settore. Un esempio è l'indagine sulle differenze di genere nell'onere che grava su chi accudisce i familiari affetti da demenza. Lo studio esamina anche l'influenza del genere dei medici sulla percezione dei pazienti riguardo ai servizi offerti e alla comunicazione dei risultati.

Perché a Lucerna?

Siamo un'università giovane e innovativa. L'attenzione all'economia, alla teologia, alla medicina, alle scienze della salute e alla psicologia permette di avere un'ampia visione dell'argomento «genere e diversità». Con la fondazione della nuova facoltà di Scienze della Salute e Medicina, siamo stati in grado di incorporare nuovi aspetti nel programma di studi, cosa molto più difficile per le facoltà già esistenti.

Quali sono quindi le differenze da considerare tra uomini e donne?

In realtà esistono differenze in tutti i quadri clinici rilevanti: nella frequenza, nei sintomi, nel tipo di terapia, nell'effetto dei farmaci. Oltre alle malattie cardiache, le differenze sono molto comuni anche nelle malattie mentali e psichiatriche, come anche in quelle immunologiche. Esistono differenze importanti anche per quanto riguarda le malattie infettive.Prima di tutto, le donne hanno un assetto cromosomico diverso: 2 cromosomi X; mentre gli uomini hanno un cromosoma X e uno Y. Le donne hanno una «composizione» ormonale diversa da quella degli uomini, che comporta differenze nel fisico, nel metabolismo, negli effetti dei farmaci, ecc. Molti argomenti della medicina di genere hanno origine qui. Le donne, inoltre, vivono spesso una socializzazione diversa rispetto agli uomini.

Quindi la differenza non è solo nelle dimensioni e nel peso?

No, assolutamente no. Anche la malattia di una donna alta ha un aspetto molto diverso da quella di un uomo.

Farmaci e terapie alla prova: perché è più difficile condurre studi clinici con soggetti di sesso femminile?

Le donne non sono partecipanti ottimali per studi clinici pilota. Potrebbero essere incinte e i loro livelli ormonali, che cambiano ciclicamente, richiederebbero un'attenzione particolare. Tuttavia, queste difficoltà non devono far sì che i farmaci non vengano testati sulle donne. Gli esami corrispondenti devono includere le donne se il farmaco viene prescritto anche alle donne.

La medicina di genere aiuta anche gli uomini?

Non sono solo le donne a essere talvolta sottoposte a diagnosi o trattamenti errati; questo può accadere anche agli uomini. Ad esempio, la depressione viene diagnosticata meno frequentemente negli uomini. Uno dei motivi è che la depressione è considerata una «malattia femminile» e gli uomini non si rivolgono al medico in presenza di sintomi. Ma anche i medici interpretano i sintomi della depressione in modo diverso negli uomini che nelle donne. Questo può portare gli uomini con depressione non individuata e non trattata a commettere suicidi evitabili.Quindi la medicina di genere non si focalizza solamente sulle donne, ma rende giustizia alle differenze tra le persone, con particolare attenzione al genere.Inoltre, non si tratta di una specialità, ma di un complemento alle specialità esistenti. I nostri studenti e medici impareranno a considerare il sesso delle persone come parte della loro specialità. Impareranno inoltre a riconoscere le disuguaglianze legate al genere nella salute e nella medicina, ad esempio nell'area dell'origine sociale ed etnica, e ad affrontarle in modo appropriato.

Può farci un altro esempio che dimostri l'importanza della medicina di genere?

L'infarto. La nostra società sembra essere convinta che l'infarto sia una malattia degli uomini. L'uomo stressato che dorme troppo poco e lavora troppo. Di conseguenza, i sintomi tipici derivano dal quadro clinico maschile: dolore al petto che si irradia al braccio sinistro. Se le donne hanno un infarto, è più probabile che sia caratterizzato da dolori addominali e malessere generale. Tuttavia, proprio perché ci si concentra così tanto sul quadro clinico maschile, gli attacchi cardiaci nelle donne vengono spesso scoperti in ritardo.

P.S.: le donne hanno maggiori probabilità di morire dopo un infarto rispetto agli uomini, come hanno confermato molti studi, incluso questo. Al contrario, secondo questo studio, il tasso di mortalità delle donne colpite da infarto diminuisce se vengono curate da medici uomini che esercitano con colleghe donne o che hanno curato più pazienti donne in passato.

Immagine di copertina: shutterstock

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Janina Lebiszczak
Autorin von customize mediahouse

Vivi guardando le cose da un punto di vista insolito: temi come la salute, la sessualità, lo sport e la sostenibilità, possono essere scoperti anche in modo rilassato ma con la dovuta attenzione, con una buona dose di autoironia e sempre con una strizzatina d'occhio. 


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