Inchiesta contro Microsoft: l'autorità commerciale statunitense critica le pratiche aziendali
Le pratiche commerciali di Microsoft nelle aree delle licenze software, dell'intelligenza artificiale e dei servizi di cybersicurezza potrebbero essere illegali. L'azienda è ora oggetto di un'importante indagine per violazione delle leggi antitrust. Anche la Federal Trade Commission sta criticando la mancanza di consapevolezza della sicurezza.
La Federal Trade Commission (FTC) ha avviato un'indagine su Microsoft. L'attenzione è rivolta alle violazioni della legge antitrust, in particolare in relazione alle licenze software, ai servizi di cybersicurezza e ai servizi di cloud computing. Questo è quanto riportato da Bloomberg con riferimento a diverse fonti anonime che hanno familiarità con la questione. Anche il portale The Verge conferma questa notizia.
Secondo le loro informazioni, le autorità di vigilanza antitrust hanno condotto interviste in questo contesto per più di un anno e hanno prodotto un documento che specifica quali informazioni Microsoft deve consegnare alle autorità. Secondo Bloomberg, il documento comprende diverse centinaia di pagine. Né Microsoft né la FTC vogliono rilasciare dichiarazioni in merito.
Cosa c'è esattamente in gioco?
Un punto chiave dell'indagine è l'abbinamento del software di produttività e sicurezza di Microsoft (Office) con la sua soluzione cloud Azure. L'indagine ha preso slancio in seguito a diversi incidenti critici di sicurezza verificatisi negli ultimi anni. Ad esempio, la disabilitazione della chiave master per l'ambiente cloud di Microsoft da presunti hacker cinesi o gli eventi relativi a "Crowdstrike".
La Cyber Safety Review Board del governo statunitense è giunta successivamente alla conclusione che Microsoft ha posto troppa poca enfasi sulla sicurezza. Ciò è rilevante anche per le autorità inquirenti, poiché Microsoft riceve regolarmente contratti dal governo degli Stati Uniti, compresi quelli che riguardano la sicurezza nazionale e che generano miliardi per l'azienda. Allo stesso tempo, la FTC teme che questi problemi di sicurezza possano avere "effetti a cascata sull'economia (...) se il mercato del cloud si concentra". I concorrenti e i clienti si sono già lamentati del fatto che i termini di licenza e i pacchetti di servizi software di Microsoft limitano la libera scelta e sono quindi anticoncorrenziali. A questo proposito, il software di sicurezza Entra ID - ex Azure Active Directory - è oggetto di indagine da parte della FTC.
Già il quinto caso contro Microsoft
Non è una novità per l'azienda di Redmond nello stato di Washington. Già negli anni '90 aveva dovuto affrontare un'indagine. All'epoca, si trattava dell'abbinamento del sistema operativo Windows con il browser Internet Explorer. La vicenda si concluse con un'azione legale antimonopolistica da parte del Dipartimento di Giustizia.
Negli ultimi anni, tuttavia, anche altre aziende sono state al centro dell'attenzione della magistratura statunitense, come Meta, Amazon, Apple e Google. Non è ancora chiaro se e come la situazione cambierà quando la FTC tornerà sotto la guida dei repubblicani. Da un lato, le indagini del DOJ (Dipartimento di Giustizia) - come quella contro Google - sono già state avviate durante la prima presidenza di Donald Trump. Tuttavia, il Presidente eletto ha recentemente parlato contro lo smembramento delle grandi aziende tecnologiche al fine di mantenere la competitività degli Stati Uniti.
Da quando ho scoperto come attivare entrambi i canali telefonici sulla scheda ISDN per ottenere una maggiore larghezza di banda, sperimento con le reti digitali. Con quelle analogiche, invece, da quando so parlare. A Winterthur per scelta, con il cuore rossoblu.