Perché il naso produce tanto muco quando si ha il raffreddore?
Il mal di gola è molto fastidioso, ma il dover soffiarsi continuamente il naso lo è anche di più. Tuttavia, oltre a mettere a dura prova i tuoi nervi, ha anche una funzione importante.
«Sta girando qualcosa». Le fredde giornate invernali sono arrivate e con esse anche i raffreddori. Ospiti indesiderati di cui nessuno sente la mancanza, che come regalo portano un sacco di muco.
Cos'è il muco e a cosa serve?
Tutte le cavità del corpo sono ricoperte da membrane mucose che si rigenerano, mantengono la superficie idratata e proteggono il corpo da eventuali patogeni. Ed è qui che entra in gioco il muco. Viene prodotto dalle cellule ghiandolari e rilasciato attraverso le ciglia della membrana mucosa. I suoi componenti principali sono un gel viscoso a base di acqua, sali, glicoproteine e lipidi.
Le cellule ghiandolari del naso e della gola producono costantemente una quantità adeguata di muco, anche quando non siamo ammalati. Questo mantiene le membrane mucose idratate e agisce come barriera naturale che impedisce a corpi estranei e agenti patogeni di penetrare nell'organismo. Se qualcuno ti starnutisce addosso o attraversi una nuvola di polvere, le ciglia della membrana mucosa intrappolano le particelle estranee che in seguito vengono trasportate dal muco verso la gola, per essere ingerite ed espulse. Questo meccanismo protettivo naturale fa sì che i patogeni non riescano a raggiungere i polmoni.
E in caso di raffreddore?
L'aria secca, il naso freddo, il fumo, la disidratazione o semplicemente un sistema immunitario indebolito possono compromettere questa funzione protettiva della mucosa. Pertanto, per gli agenti patogeni è più facile penetrare e scatenare un'infiammazione. In risposta, il corpo aumenta la produzione di muco per allontanare i germi. Se questa protezione non è sufficiente, si attivano anche le cellule di difesa dell'organismo che combattono virus e batteri. Questo rende il muco viscoso e assume un colore verde-giallognolo. In seguito si manifesta anche la tosse con l'obiettivo di espellere il più rapidamente possibile i corpi estranei intrappolati nel muco.
A causa dell'infiammazione, possono essere necessarie due o tre settimane prima che le membrane mucose si sgonfino e la produzione di muco torni alla normalità.
Come prevenire il raffreddore
Evitare del tutto il raffreddore, non è possibile. Tuttavia, puoi attuare delle misure preventive. Contrariamente a quanto si pensa, il raffreddore non è causato solo dalle basse temperature o dalle correnti d'aria, bensì dalla trasmissione di agenti patogeni da persona a persona. Vestirsi bene in inverno, serve a poco se passi una serata romantica davanti al caminetto con una persona raffreddata. Numerosi studi hanno dimostrato «l'innocenza del freddo».
Tuttavia, si presume che la causa dell'aumento delle infezioni in inverno sia correlata alla mucosa nasale. A causa del freddo, la mucosa è meno fornita di sangue e tende a seccarsi. Di conseguenza, nel naso ci sono meno cellule di difesa, il che facilita la penetrazione dei virus.
Per garantire una sufficiente idratazione delle vie aeree superiori, è necessario bere acqua a sufficienza, componente principale del muco, e respirare con il naso. In questo modo l'aria viene preriscaldata e una gran parte delle particelle presenti nell'aria filtrata. Se la gola è secca e irritata, un umidificatore può essere d'aiuto. Anche fare delle inalazioni ripristina il normale funzionamento delle membrane mucose. Da non sottovalutare il fumo che mette a dura prova il meccanismo di difesa naturale. Le particelle contenute nel fumo sovraccaricano le mucose e creano le condizioni ideali per la proliferazione dei germi.
Nonostante i tuoi sforzi di prevenzione, hai comunque preso il raffreddore? Non ti resta allora che leggere i consigli della mia collega Anne Sandner.
Dipingere le pareti prima di lasciare l'appartamento? Preparare il kimchi in casa? Saldare il forno da raclette rotto? Riesco a fare tutto da sola? Non so, ma tentare non nuoce!