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Perché non dovresti mangiare frutta e verdura in scatola

Le verdure in scatola sono pratiche e a lunga conservazione. Tuttavia, uno studio condotto da Ökotest ha dimostrato la presenza di bisfenolo A in tutte le lattine di mais analizzate. Perché l'assunzione di questa sostanza chimica è motivo di preoccupazione e come ci si può proteggere.

I pomodori pelati, i fagioli e il mais in scatola vengono spesso utilizzati in cucina, come ingrediente di base per un sugo di pomodoro, la pizza o l'insalata. Le verdure in scatola sono versatili, veloci da usare e si conservano a lungo. Ma c'è un problema: il tanto dibattuto bisfenolo A (BPA) contenuto nelle lattine e quindi anche nel cibo in scatola. Purtroppo, questa sostanza chimica è presente in concentrazioni superiori a quelle che fanno bene alla salute. Lo dimostrano due test condotti, tra l'altro, da Ökotest, che hanno rilevato quantità discutibili di BPA sia nel mais in scatola che nei pomodori pelati.

Cosa è il bisfenolo A e perché è un problema?

Da tempo ormai, gli effetti del BPA sono argomento di dibattito tra gli esperti. Sebbene esistano numerosi studi che si occupano di questa sostanza, i risultati sono talvolta contraddittori, ambigui e spesso non riproducibili. Il BPA è una sostanza chimica industriale utilizzata nella produzione di materie plastiche (policarbonato). Si trova in molti prodotti di uso quotidiano, dai cucchiai da cucina alle borracce di plastica. Come componente delle cosiddette resine epossidiche, il BPA viene utilizzato anche come rivestimento interno delle lattine.

Il problema è che il BPA ha un effetto ormonale e, secondo l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), rappresenta un rischio per la salute se entra in contatto con gli alimenti.

I gruppi di ricerca sospettano che il BPA imiti l'effetto degli estrogeni nell'organismo e possa quindi interferire con esso. Potrebbe aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e obesità. Il BPA potrebbe avere effetti sul sistema immunitario anche in piccolissime quantità. Nel 2023, a seguito di una nuova valutazione, l'EFSA ha raccomandato di ridurre drasticamente la dose giornaliera – il cosiddetto valore TDI (Tolerable Daily Intake) – da 4 microgrammi a 0,2 nanogrammi.

Quanto bisfenolo A c'è nelle lattine?

Lo studio condotto dalla Stiftung Ökotest nell'estate del 2024 mostra un quadro allarmante: in tutte le 21 lattine di mais analizzate sono stati misurati livelli di BPA molto elevati. Per una persona di 60 kg, il consumo giornaliero di soli 50 grammi di questi prodotti supererebbe di molte volte la dose giornaliera tollerabile stabilita dall'EFSA. Il prodotto più contaminato superava questo valore di addirittura 400 volte.

Divieto di BPA nell'UE: le lattine sono ora sicure?

Dall'inizio di quest'anno, l'uso del BPA nel rivestimento interno delle lattine per alimenti è stato vietato in tutta l'UE. Ma ci vorrà ancora del tempo prima che i cibi in scatola dell'era del BPA spariscano dagli scaffali dei supermercati e, soprattutto, da tutte le dispense. Inoltre, la sostanza è vietata nel rivestimento interno, ma non nella verniciatura esterna, dove spesso si utilizza la resina epossidica. Durante la produzione, piccole quantità di BPA possono essere trasferite al rivestimento interno tramite la contaminazione incrociata. Anche il processo di sterilizzazione è problematico: durante il riscaldamento fino a 120 gradi, le sostanze chimiche indesiderate passano dal rivestimento della lattina al prodotto alimentare.

Svizzera: graduale divieto di BPA

In Svizzera, dal 2017 il BPA non può più essere utilizzato nei biberon. Nel 2020 è stato introdotto il divieto di utilizzare tale sostanza chimica per la carta termica, usata ad esempio per le ricevute e i biglietti dei parcheggi. Attualmente non esiste una valutazione da parte delle autorità elvetiche, ma è probabile che la Svizzera adotterà il nuovo regolamento dell'UE, poiché in passato le disposizioni in materia sono state spesso armonizzate con quelle europee.

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Come ridurre l'assunzione di BPA ogni giorno

  • Meglio scegliere le conserve in vetro che quelle in lattina. I barattoli di vetro non contengono sostanze nocive. Conserva i vasetti in un luogo buio, in modo che le sostanze nutritive e le vitamine si conservino meglio e più a lungo.
  • Consuma frutta e verdura di stagione. Il mais fresco può essere anche sbollentato e congelato per averlo a disposizione tutto l'anno.
  • Evita i cibi in scatola, soprattutto quelli acidi come i pomodori pelati o la frutta.
  • Non riscaldare gli alimenti in contenitori di plastica che possono contenere BPA.
  • Evita il più possibile gli imballaggi in plastica e se proprio, cerca di acquistare solo quelli contrassegnati con «BPA free». (Tieni comunque presente che l'etichetta «BPA free» non significa automaticamente che il prodotto sia privo di sostanze nocive. Spesso vengono utilizzati altri bisfenoli, i cui rischi sono ancora meno studiati).

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