Allergie e animali domestici: una relazione che può funzionare
«Per favore, per favore, per favore, prendiamo un gatto!». L'allergia al pelo animale e il desiderio di averne uno creano spesso non poche tensioni in famiglia. Tuttavia, a determinate condizioni la convivenza con un cane o un gatto è possibile.
Non sempre si può esaudire il desiderio di avere un animale domestico. Le allergie agli amici animali comportano decisioni difficili, cuori spezzati e occhi tristi.
Bisogna prendere sul serio le allergie, in quanto ogni contatto con l'animale è una sfida per il tuo sistema immunitario e per la tua salute.
Tuttavia, se il desiderio di avere un cane o un gatto è talmente forte, segui questi suggerimenti per una felice convivenza. Ho parlato con Nadia Ramseier, esperta nel campo delle allergie, di Aha! Centro Allergie Svizzera e letto la guida «Diagnose Katzenhaarallergie. Wie kann ich meinen Liebling trotz Allergie behalten?» (disponibile solo in tedesco) del Prof. Dott. Karl-Christian Bergmann.
Sensibilizzazione al pelo animale non significa necessariamente allergia
Da un punto di vista medico, in caso di allergia agli animali è chiaro: l'animale deve lasciare la famiglia e deve trovare una nuova casa. Chi sviluppa improvvisamente un'allergia al proprio gatto, si trova però in una situazione particolarmente delicata. «L'allergia può insorgere spontaneamente, anche dopo aver vissuto a lungo con un animale domestico», spiega Ramseier. Il motivo non è ancora stato chiarito in modo definitivo.
Tuttavia, chi è ipersensibile al pelo animale non per forza svilupperà automaticamente un'allergia. Il prick test ai peli di animali è risultato positivo? Il Dottor Bergmann rassicura: gli anticorpi agli allergeni del gatto possono essere rilevati sulla pelle o nel sangue, tuttavia, «si possono avere questi anticorpi anche senza sintomi. Per queste persone, avere un animale domestico non è affatto un problema».
Su 100 adulti con sensibilizzazione testata, ben il 50 percento è «dal punto di vista clinico sensibilizzato in modo naturale», scrive nella sua guida. La sensibilizzazione al pelo animale non è quindi sinonimo di allergia. Si parla di allergia solo se il risultato del test è positivo ed è accompagnato da sintomi quali rinite, prurito agli occhi o disturbi ai bronchi.
Tuttavia, è impossibile prevedere se un soggetto nel corso della sua vita svilupperà o no un'allergia. Si può rimanere senza sintomi per tutta la vita o avere improvvisamente una grave reazione allergica. Pertanto, devi considerare la situazione individualmente. Secondo il Prof. Bergmann «al giorno d'oggi è quasi sempre possibile trovare una soluzione ragionevole per le persone allergiche agli animali e per gli animali stessi».
Allergia agli animali domestici: rischi per chi ne è affetto
In ogni caso, la combinazione «animale domestico e allergia» richiede un buon supporto da parte di un team di allergologi e pneumologi. Questo perché il pericolo di sviluppare un'allergia è sempre il cosiddetto «cambio di piano»: un passaggio dalle vie aeree superiori a quelle inferiori fino all'asma allergica. Una malattia in cui le vie aeree sono permanentemente infiammate e i bronchi reagiscono in modo molto sensibile agli allergeni ambientali. In Svizzera, un bambino su dieci e un adulto su quattordici soffre di questa malattia respiratoria cronica, che attualmente può essere trattata bene ma non può essere curata.
Se uno o più membri della famiglia soffrono di asma grave, la maggior parte degli esperti probabilmente consiglierà di evitare del tutto l'allergene in casa e quindi di non prendere un animale domestico.
Gli animali domestici proteggono i bambini dalle allergie
Di solito sono i più piccoli a desiderare disperatamente un animale domestico. La notizia positiva è che «negli ultimi 10 anni i pediatri e gli allergologi hanno adottato un nuovo approccio. Non sconsigliano più l'adozione di gatti o cani per evitare allergie. Per quale motivo? I medici, in particolare i pediatri e gli allergologi, hanno constatato che un contatto precoce e frequente con gli allergeni può portare le persone a tollerarli meglio rispetto a chi vi entra in contatto solo raramente». Queste righe riprese dal libro del Prof. Bergmann fanno ben sperare.
I ricercatori di un ampio studio europeo su 22 000 bambini hanno scoperto che non esiste alcuna correlazione tra il contatto con animali come cani o gatti nei primi anni di vita (fino all'età di due anni) e la comparsa di asma o rinite allergica tra i 6 e i 10 anni. Inoltre, le allergie ai pollini sono ancora meno comuni nei bambini cresciuti in una famiglia con gatti.
Prendere un animale domestico nonostante l'allergia
Vuoi prendere un animale domestico nonostante l'allergia al suo pelo? Come già detto, è importante intraprendere questo percorso dopo un consulto medico.
1. Accertamenti allergologici
In generale, se in famiglia non ci sono persone che soffrono di allergie, si può tenere un animale domestico senza adottare particolari misure. La situazione è diversa se nella tua cerchia familiare qualcuno soffre di allergie o a soffrirne sei direttamente tu. «Se si soffre di allergie come il raffreddore da fieno, il rischi di svilupparne altre aumenta», afferma Ramseier. Per escludere possibili pericoli, richiedi un consulto da un allergologo.
Come nel caso delle allergie al polline, oggi è possibile trattare le allergie al pelo animale con l'immunoterapia allergene-specifica (AIT), nota anche come desensibilizzazione. L'agente patogeno viene iniettato in piccole dosi per un periodo di tre-cinque anni, in modo da abituare lentamente il sistema immunitario.
In passato, questa forma di terapia è stata ripetutamente criticata perché sovraccaricava il sistema immunitario. «Sconsigliare l'immunoterapia si basa su vecchie paure», spiega Bergmann. Questo perché i moderni vaccini con i cosiddetti depigoidi del pelo di gatto sono considerati sicuri, soprattutto se vengono assunti per via sublinguale, cioè sotto forma di gocce o compresse, e non iniettati.
Se gli accertamenti medici per l'immunoterapia sono stati chiariti, Bergmann ritiene che sia un'opzione da prendere in considerazione. Nella sua guida dice: «Si potrebbe provare l'immunoterapia PRIMA di adottare un gatto. Se i sintomi scompaiono o si alleviano quando si entra in contatto con un gatto, si potrebbe vagliare l'idea di prendere un gatto proprio. Tuttavia, è necessario continuare l'immunoterapia anche quando il gatto è in casa».
2. Conoscere l'animale prima di adottarlo
La reazione a un animale è molto individuale e può essere testata facilmente.
«In generale, le reazioni allergiche si verificano più frequentemente con i gatti che con i cani. La ragione di questa differenza non è nota», afferma Ramseier. «Il carico di allergeni varia da razza a razza. In generale, le femmine e i maschi sterilizzati espellono meno allergeni attraverso la forfora, la saliva, il pelo, l'urina o le lacrime. E i cani a pelo corto producono più allergeni di quelli a pelo lungo».
Per poter valutare in anticipo la tua reazione, l'esperta consiglia di trascorrere del tempo con l'animale o addirittura di portarlo a casa per qualche tempo prima di prenderlo. Anche se non si manifestano sintomi, il rischio di sviluppare un'allergia in seguito non è escluso. Tuttavia, le probabilità sono basse. L'esperta del Centro Allergie Svizzera sottolinea che «attualmente non esiste una razza di cane o di gatto che sia ipoallergenica e che possa essere raccomandata senza riserve ai soggetti allergici».
Trattamento a casa: cosa puoi fare
I sintomi e l'intensità della reazione agli allergeni animali è una questione individuale. Inoltre, dipende anche dal tuo livello di tolleranza. Se soffri di allergia al pelo animale e vuoi comunque tenere un animale, è importante richiedere un consulto medico specializzato. I soggetti meno allergici possono provare ad adottare i seguenti metodi per ridurre gli allergeni animali e alleviare i sintomi dell'allergia.
1. Zone tabù per gli animali
Se vuoi tenere un animale domestico nonostante l'allergia, devi limitargli l'accesso agli spazi in casa. In questo modo eviti che i suoi allergeni si diffondano in tutta la casa. Se ne hai la possibilità, puoi tenere l'animale completamente all'aperto dove gli crei una bella cuccia confortevole. I cani hanno un potenziale allergenico inferiore a quello dei gatti.
Se questa per te non è un'opzione plausibile, limita l'accesso al tuo animale alla camera da letto. Qui ti dovresti poter rilassare, respirare profondamente e goderti un sonno indisturbato.
2. Igiene, igiene, igiene
Anche se gli allergeni dell'animale sono molto penetranti, una buona igiene domestica contribuisce a ridurre l'esposizione agli allergeni. Ramseier raccomanda di lavarsi le mani dopo ogni contatto con l'animale e delegare la pulizia e l'alimentazione a chi non soffre di allergia.
Consiglia anche di usare copridivani sfoderabili e lavabili per facilitare la convivenza. Pulisci regolarmente gli elementi che catturano la polvere, come tappeti o tende, o rimuovili completamente. Lava i pavimenti di casa con uno straccio umido e se hai dei tappeti, usa un aspirapolvere ad acqua con un filtro HEPA speciale. Una frequente ventilazione, un purificatore d'aria con filtro HEPA e una regolare pulizia di tutte le superfici dovrebbero essere la norma per le persone allergiche che hanno animali in casa.
L'ideale sarebbe che un membro della famiglia non allergico pulisse il cane o il gatto con un panno umido ogni giorno. Alcuni gatti si lasciano persino fare un bagno settimanale (come i cani). Inoltre, è meglio evitare di fumare in casa, poiché il fumo aumenta i sintomi dell'allergia.
3. Farmaci
La medicina moderna ha soluzioni per chi soffre di allergia, dice Ramseier: «Se i sintomi persistono nonostante tutte le misure adottate per ridurre gli allergeni, il naso che cola, il prurito agli occhi o gli attacchi di starnuti possono essere alleviati con gli antistaminici. Sono disponibili sotto forma di compresse, spray nasale o collirio».
L'esperta fa riferimento a un'opzione terapeutica relativamente nuova: una pastiglia da sciogliere in bocca contro la rinite allergica, scatenata dai peli degli animali. Questo medicamento è stato sviluppato alla MedUni di Vienna dal team di Erika Jensen-Jarolim, immunologa clinica.
Uno studio in camera di esposizione condotto dall'ospedale Charité di Berlino nel 2022 (la cui pubblicazione è ancora in corso) ha dimostrato che le persone allergiche al pelo animale sono state in grado di ridurre i loro sintomi di circa il 40 percento dopo tre mesi grazie alle pastiglie, senza assumere ulteriori farmaci.
«Se i sintomi persistono nonostante l'assunzione di farmaci e tutte le misure per evitare gli allergeni, si consiglia di cercare una nuova sistemazione all'animale domestico e di pulire a fondo la casa, per quanto possa essere difficile», conclude Ramseier.
Immagine di copertina: shutterstockAdoro le frasi enfatiche e il linguaggio allegorico. Le metafore intelligenti sono la mia kryptonite, anche se a volte è meglio arrivare dritti al punto. Tutti miei testi sono curati dai miei gatti. E non è una metafora, perché credo che si possa «umanizzare l'animale domestico». Quando non sto seduta alla scrivania, mi piace fare escursioni, suonare musica attorno al fuoco o attivare il mio corpo stanco praticando sport o andando a una festa.