Baggianata o rimedio: quali proprietà ha l'ashwagandha?
Retroscena

Baggianata o rimedio: quali proprietà ha l'ashwagandha?

Anna Sandner
4/6/2024
Traduzione: Sanela Dragulovic

L'ashwagandha è parte integrante della medicina tradizionale indiana. In questo Paese si può acquistare anche sotto forma di capsule o di tè. Le proprietà della pianta aiutano davvero contro lo stress, l'ansia e l'insonnia?

L'ashwagandha (scientificamente: Withania somnifera), nota anche come ginseng indiano, ciliegia d'inverno, uva spina velenosa, è una pianta utilizzata da secoli nella medicina tradizionale indiana, in particolare nell'Ayurveda. Il nome «ashwagandha» deriva dal sanscrito e significa «odore di cavallo». In realtà, si riferisce al suo effetto rinvigorente. Nella tradizione ayurvedica, l'ashwagandha è utilizzata come tonico, afrodisiaco e per trattare vari disturbi. Si dice che ripristini l'equilibrio del corpo (dosha) e rafforzi l'energia vitale (ojas).

Efficacia provata scientificamente

La popolarità dell'ashwagandha è aumentata negli ultimi anni. Questo ha attirato l'attenzione del mondo scientifico, che ha messo alla prova l'effetto biologico della pianta. Numerosi studi hanno analizzato i potenziali benefici dell'ashwagandha per la salute, in particolare il suo effetto su stress, ansia, depressione e insonnia. I risultati mostrano che l'efficacia è in parte vera, ciononostante sono necessarie ulteriori ricerche.

Stress e ansia

Diversi studi hanno dimostrato che gli estratti di ashwagandha in forma di capsule possono aumentare l'attività antistress. Un meta-studio, in cui sono stati analizzati 12 studi con un totale di oltre mille partecipanti, è giunto alla conclusione che l'integrazione di ashwagandha ha ridotto significativamente i livelli di ansia e stress rispetto a un placebo. Tuttavia, i ricercatori propongono ulteriori studi per dimostrare meglio l'efficacia clinica della pianta.

Depressione e sonno

Alcuni studi suggeriscono che gli estratti di ashwagandha possono ridurre il comportamento depressivo. È, inoltre, provato che la pianta ha un effetto positivo sul sonno. Ciò significa che è più facile addormentarsi, il sonno è più lungo e la sua qualità migliore. Questi effetti sono stati osservati sia negli animali che nell'uomo.

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Antiossidante, antinfiammatorio, antimicrobico

L'ashwagandha contiene sostanze che agiscono come antiossidanti. Questi possono neutralizzare i radicali liberi nell'organismo e quindi proteggere dallo stress ossidativo. Negli studi, l'ashwagandha è stata in grado di ridurre i danni ai grassi attraverso l'ossidazione (perossidazione lipidica) e di aumentare la capacità antiossidante. La pianta ha anche un effetto antinfiammatorio inibendo la produzione di messaggeri infiammatori come le citochine e l'ossido nitrico. In questo modo è possibile smorzare le reazioni infiammatorie eccessive e dannose per l'organismo. L'ashwagandha contiene anche sostanze che aiutano a combattere vari agenti patogeni come batteri, funghi e virus.

Maggiori prestazioni cognitive

Diversi studi hanno anche indicato che l'ashwagandha può migliorare le prestazioni cognitive e psicomotorie nelle persone sane. L'ashwagandha è oggetto di ricerca come possibile principio attivo per la prevenzione del morbo di Alzheimer. Alcuni studi hanno dimostrato che l'ashwagandha favorisce la crescita dei neuriti, le sottili proiezioni delle cellule nervose attraverso le quali vengono trasmessi i segnali tra le cellule. La pianta ha anche la capacità di attivare alcune vie di segnalazione nelle cellule nervose, che hanno un effetto protettivo in caso di ictus, ad esempio.

Integratori alimentari e dosaggio

L'ashwagandha è contenuta in molti [integratori alimentari](search?is=integratpri alimentari&q=integratori alimentari), spesso pubblicizzati come rimedio per ridurre lo stress e migliorare la salute generale. Sebbene alcuni studi abbiano dimostrato effetti positivi, non esistono raccomandazioni standardizzate per il dosaggio ottimale, il che rende difficile un'assunzione mirata.

È, inoltre, importante notare che gli integratori alimentari che mescolano l'ashwagandha con altre sostanze come vitamine, selenio o biotina non sono raccomandati. Queste miscele possono causare interazioni indesiderate e compromettere la modalità d'azione. L'ashwagandha va quindi utilizzata nella sua forma pura.

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Attenzione all'autoterapia

Oltre a tutti i potenziali benefici, sono stati segnalati anche effetti collaterali. I più comuni includono una temporanea sonnolenza lieve o moderata, disturbi gastrointestinali e feci molli. Le donne incinte dovrebbero evitare assolutamente l'ashwagandha, perché a dosi elevate può causare un aborto spontaneo. Pertanto, prima di assumere integratori di ashwagandha, è necessario consultare sempre un medico.

Conclusione: rimedio o baggianata?

L'ashwagandha non solo ha una lunga storia nella medicina tradizionale indiana, bensì ha anche mostrato promettenti benefici per la salute in studi scientifici. I risultati sono già promettenti, soprattutto per quanto riguarda la riduzione dello stress, dell'ansia, della depressione e dell'insonnia. Si consiglia tuttavia cautela, poiché sono stati segnalati effetti collaterali e il dosaggio ottimale non è ancora chiaro. La ricerca è ancora troppo limitata per un uso medico mirato, anche se l'ashwagandha ha chiaramente il potenziale per essere un promettente rimedio.

Immagine di copertina: Azay photography/Shutterstock

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Redattrice scientifica e biologa. Amo gli animali e sono affascinata dalle piante, dalle loro capacità e da tutto ciò che si può fare con loro. Ecco perché il mio posto preferito è sempre all'aperto, in mezzo alla natura, preferibilmente nel mio giardino selvaggio. 


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